L'America sulle vie dell'Inghilterra

L'America sulle vie dell'Inghilterra L'America sulle vie dell'Inghilterra La politica di Washington nei riguardi dell'India Significato de!-1 l'invio rji un ambasciatore •- Il console generale in Siria e Libano \T(Dal nostro inviato) ISTANBUL dicembre [Wendell WiUkie,'inviato ape-\mdate di- Roosevelt, nello scorsosettembre, lasciata che ebbe lo,Turchin. parlò a Beirut, a Gerii- mip„,„,„ % „ R,,„rii,H dei arando\l«Sri^rt sobbarcato ìnfmVriZi «orVeooendS *Iì£k3EK*£ Scoto7dfm?-\vte^^SoSrf«&.oliste . non aaopeio proprio Ldipe"'' parole, ma fece capire mente anche altro, e cioè che or mai tutto dinende riunii Stati U-[Mi e non dalla Gian Bretagna ' "sua ^HaXe«rfél.TC Londra "--'chèverim^ediraU di fare ilWii\ptiagfZii7X leti m pregò India. ^ \L3 ItlISSIOne di PhllipS 'Im.mnniiin.tB intnttt cola ««-'X Z n \J Wenàell Wiù.^/eie avesse■ promeZo aalì in- diani crime aveva m-nmeito naivambì libertà fi ^ioano verrino nell'aiuto ameri-'&W>.J>ZtWm*«tJti£0_ r>n?n dubM'sonno, perfino nell'aiuto ameri- caio, anzi1 nell'aiuto delle demo-acrazie, i cui obiettivi di (,»emilrisponderebbero esattamente a\spo tali concelli accusano di ricatto chi combatte per la libertà propria. forse perchè gl'indiani erano rimasti delusi a sentire chet\v;iii-;e ,j,i,„f„ a T.rvnnte la\|*^~"^" " ZJTIIlH ' Tiirchia, la Rtissia e la Cina — mluinl(eliminava dall'itinerario la lermata nella loro terra, Roosevelt ™ è adesso decso a mandare laggiù, un rappresentante peraonaie permanente, il signor Plul- lips, che conserva il titolo tenutili antimamente a Roma ed è cosi [r« P""io ambasciatore mai m- Avtato in parti dell'Impero bri- ! ctannico dagli Stati Uniti, usi ■ tLjno ad nq},; „d accreditare deilIministri. Èra del resto tempo, per\a l'America, di impostare i rappor-nti diplomatici con l'India sopra r base di reciprocità, giac-\ttore britannico Halifax, e rap-\apresenti non il Congresso e tair '»« l'ammini- sion, sulla scala i cui gradini piii\velevati sono occupati dal Vana-hoVl e dall'Australia. Dicono che i\l^azionai<sti indiani abbiano ao-ÌDooW° la nomina di Phillips con nriserbo perchè Londra se n'è pcompiaciuta, ma siccome sì trai- gn0 costretta a far buon viso aldcattive, nior.n. i nazionalisti aa-\ Mo in India e che in ogni caso'.sla nomina è un indizio dell'ivi- sno costretta a far buon viso a taattivo gioco, i nazionalisti a -\ .'l™.W»",* essenziale è quelhAcche Vambaaciatore farà arrivali-Gnoi ripensiamo circostanza, al corrispondente'cdel Times, che mesi f„, telegra-\'tando dall'India in America, as--csenva: '< La mia conclusione c I che se U Gran Bretagna, o me-\rglio ancora gli Stati Uniti in col-iivlaboruzione con la Gran Breta-'pgna, compissero uno sforzo serio -red onesto per risolvere il prò- Rblema indiano, la cosa sarebbe I dpossibile ». ib• rDue abiti a Confronto [f.... ;, \cNei confronti'dì questo problc-\ama la pubblica opinione america- na ha di regola assunto una ar- Mudine anti-tnglese, provocata dal ragionamento che se la Gran Bretagna rivedesse la sua sorpassata mentalità imperialista e facesse giuste concessioni ai popoli che invece desidera mantenere nello stato di coloni, la sua posizione verrebbe garantita da forze interne tali da non costringere l'America a partire ogni tanto in guerra per aiutarla a rimettere sulla testa — adoperiamo l'espi essione del geopolitica americano professor Renner — una corona mondiale che non e più sua. Gl'inglesi affermano che sono stati gli americani di passaggio per l'India a diffondere, ritornando in patita, superficiali e pericolose e che vi- fe^JS^^S We insolite umiliazioni che na icampo aiplomatico, data la po- ìtenza del loro paese, mai più si darebbero immaginate, e se vn „Uamo fermarci al vestito come ,/ ( 'rfj mran„„e mettete una \% vaJ5lò< scalniciato ed w¥nd% W kc ra7 idee i ceversh gli americani "residenti I i» inaia non riversano mai la responsabilità della ■atMàOàmVstilla politica britannica; ma a)1.iche se è vero, come ha asserito] si'r Alfred Watson, che l'Ameri-\ ca non sarebbe rimasta sorpresa del fiasco della missione Cripps se non fosse stata ingannata per lunghi anni, non c'è dubbio che questa sorpresa costituisce un fattore del quale Roosevelt deve tener conto. Giacché, dato e non concesso che in Inghilterra e in America tuttora esista democrazia nel senso classico della parola, la concezione americana della democrazia mai più potrà esser detta calcata siili' inglese. Gli ambasciatori americani alla Presentante di Roosevelt, affi, c" "d d' Anthony Eden.asjn-. "'"-rcssione di fi e con uno sguardo vi do merf(;e ,dca assa' vw,m """ . c,,,.ei gj rifiutassero d'indossare i;nlifnn„e, perchè il coniando \irftannico voleva mandarli a Il giuoco nel Levante Surrur.', che in Palestina gì' ',,lh',,'" ,„ £„;,,,. " „/»_„,,„ XI LSr» „„„„,, „,, „,0j; ,„„„ "^J'Vto ilt , i ° V -'P.ne- di Washington, hanno su bito avuto la garanzìa richiesta 0"0 «'■>>"> .'"<""-'" norncwii \e sono quindi corsi ad arruolarsi «««« otto o diecimila volontar £ftc ronllono |c"e « '".'""»'° battere so/o in \c<""' '"m >'°" "vanno sullo svi¬ , Zuppo della guerra nessuna in- ' fluenza decisiva, però per-il pre \stigio dell Inghilterra l'eptsnam Zia HJi'finportnnsn. e grande. Doli biamo infatti ricavarne la col!rlusione — alla quale di sfuggilf" accennammo altra volta — ]cZie su quelle che l'Inghilterra '.riteneva le sue strade imperiali }or/or" incede, risoluta e franca, .l'America. Rammenterete cosa 6 successo !in Siria: nell'estate de! 1940. ces ! sata la resistenza del generale 1 Dentz, Il paese venne occupate ;<fn forze britanniche e deganlli ste e De fìanìle riuscì a far met 1 fere, al posto di Ucntz. ch'era Alto commissario in nome di Vi din. il generale Catroux, in tal ,mono sperando di salvare per la ,,,„„ Francia questo tei-ritorio che - com'è noto — Parigi Ze „e,.„ ,,„/„ ,„ „„ ,„ttnfa. to P(md pocn. e « vero aove.r m,,ore deì territorio si rivelò il \generale inglese Spears. mentre ! ,,„„,,,,„ amministrazione frunce L vehiva metodicamente angli- Uzzata mediante la sostituzione d| funzionari e l'Inghiltei-ra as¬ sumeva l'Intera gestione finanziarla ed economico, cosicché il popolo capiva che la vera padrona ^^«rrkr^^Sn, % .allarga i cordoni della borsa. E torà siamo a un nuovo mutamen'.to aetia situazione, grazie alia nomina del signor Gorge Wads Worth ad agente diplomatico a- mericano in Siria e in Libano, do- ue nel passato l'America non tonne che dei consoli senza particolari attribuzioni. Il signor George Wadsworth (che agli 11 di dicembre del '41, al momento della lottura aei rapporti diplomatici fra Italia e America, si trovava a Roma come incaricato di affari) ha trascorso molti anni a Beirut, a Istanbul, in Egitto, a Teheran e a Bucarest ed ha quindi una conotevole del sud-est euse Washing- n *' -suo Prim? noscenvi notevole del ropeo c del levante: se tonJa ^Uo in Ini a a Damasco, noi possiamo ritenere che in avvenire, negli affari smani c libanesi, la parola del vàntag'gio a stabilire con Wuds- hoòrth rapporti analoghi a quelli che il suo rivale ammiraglio Darlan ha stabilito nell'Africa del nord col generate Eisenhower, per non venir meno alla sua an gìofobia e vedendo nella carta a- di salvezza per la Francia. Anche a Teheran gl'inglesi — come in Transsi sentono più signori e soli: le truppe russe si sono ritirate verso il nord, ma al saive*za per * Anche a Teherc come noli Irak. ci Giordania — non conomico e consigliarlo in mate- di bilancio, di ban-. di commercio. 'ia fiscale che e di trattati II signor Arthur C. Millspaugh, rl,e già fu nell'Iran nel 1922 alla iesta d'una missione finanziaria, parte per Teheran con una schiern di collaboratori. Si direbbe che Roosevelt veda nell'indebolimento dell'egemonia britannica un obìettivo al quale sia utile aspira- re comunque possano andare te [faccende; e si può aggiungere \che la Gran Bretagna se ne ren- \ae pei-fetta-mente conto, ma fa bisce e tace, non potendo, per ora, che fare l'alleata fiduciosa e sottomessa. Al resto penserei Giove. Italo Zìngarelli »-♦♦ _