Due proclami del Führer all'esercito e al paese

Due proclami del Führer all'esercito e al paese aimIm'iwizio niBjm nuovo Aimo Due proclami del Führer all'esercito e al paese Al COMBATTENTI: "Dal Nord della Norvegia sino al confine spagnolo le divisioni germaniche attendono l'attacco nemico. Esso sarà sbaragliato,,! AL POPOLO L'inverno potrà essere duro ma non ci colpirà più dell'anno scorso : dopo riprenderemo la marcia per il nostro- avvenire Dal Quartier Generale deireFuhrer. vitH FUhrer ha lanciato alle Forze si.Armate germaniche il seguente siaOrdine del giorno: « Soldati. Allorquando io vi diressi l'ultimo appello di Capodan- mnano sul nostro fronte all'est, si era abbattuto un inverno pari nella sua rigidezza ad una catastrofe della natura. Quanto voi doveste soffrire, o soldati del fronte orientale, lo sapete voi stessi. I pensieri delle mie notti insonni erano presso di voi. Che si sia riusciti a scongiurare la catastrofe napoleonica che ci si voleva infliggere, si deve al vostro valore, alla vostra capacità, alla vòstra fedeltà e alla vostra saldezza. « Voi, o miei combattenti dell'est, in quell'inverno salvaste la Germania e l'Europa tutta, e con voi quei soldati nostri alleati che combattono spalla a spalla con noi. «Mentre voi tenevate duro, tenaci e accaniti in una lotta senza fine contro le forze della natura e le insidie di un nemico sul fronte europeo dell'est, nel paese si lavorava a tutt'uomo per la ripresa della lotta in primavera. «La vittoria sarà nostra» « Giganteschi risultati avete conseguito nel 1942. La Crimea fu conquistata e spazzata dal nemico: pericolose infiltrazioni del ne mico su numerosi punti del fronte sono state eliminate. Durante la battaglia Intorno a Karkov fu eliminata la minaccia contro il nostro fianco meridionale, e il nemico sbaragliato totalmente. « Una nuova, smisurata offensiva gli tolse quanto gli rimaneva ancora nell'Ucraina ed i suoi bacini carboniferi del Donetz. «Con questo immenso spezio che arriva fino al Volga voi combattete a fianco a fianco con le Nazioni alleate. « Per quanto dure siano e saranno queste battaglie ed anche se apparentemente talvolta può sembrare che il piatto della bi mti padadomziopohanesimceodnoavfedistcipoci hampascDdota"eFUpempenda verso il nemico, aliai nafine, e voi lo sapete meglio di tut-ideti, la vittoria sarà nostra. «Mentre voi, o miei soldati del qufronte orientale, avete sopportato!de11 maggior pese di sangue e con|stvoi tutti gli uomini e"le donne'yodelie organizzazioni che vi aiutano i quali spesso devono imbracciale il fucile, anche su altri fronti il soldato tedesco ha compiuto pienamente il suo dovere. « Dal nord della Norvegia sino al confine spagnolo le divisioni germaniche attendono l'attacco nemico. Ma se esso verrà e dove esso verrà poi possiamo solo sup daveesFUarsacaporre. Ma che esso^ dove eccomejl|(el" odmtrtapopcatucodemgstteulope lacaseuIBnmnpmeipresenti, verrà sbaragliato tutti 10 sappiamo. In poche ore Dieppe ha dimostrato agli inglesi che uno sbarco sul continente porta solo alla loro fulminea distruzione. Ed essi raccoglieranno le stesse esperienze anche su ogni altro punto. « Mentre i nostri soldati insieme con i nostri alleati — specialmente anche nell'Africa settentrionale — sostengono lotte eroiche, dei generali e degli ammiragli francesi traditori, rotto l'armistizio e venendo meno a solenni promesse e alla parola d'onore anche nei confronti del loro stesso capo dello Stato, hanno tentato di consegnare ai nostri nemici l'impero coloniale francese che vincitori avevamo lasciato alla Francia. « In pochi giorni d'accordo con 11 Duce II resto della Francia è stato occupato, la costa mediterranea della Francia meridionale organizzata a comune difesa, l'esercito e la flotta francese sono stati disarmati, Tunisi e Biserta occupate. In tal modo noi abbiamo occupato quella posizione che è di decisiva importanza per la condotta della guerra nell'Africa settentrionale. «Mentre voi, o miei soldati, tenete' saldamente questi fronti tanto lontani dalla Germania, voi proteggete insieme con i nostri alleati, non solo l'Europa ma la vostra Patria, il Reich germanico. « Quanto la nostra Marina faccia è cosa unica nella storia. Sommergibili e unità di superficie annientano quantità di tonnellaggio e di naviglio da guerra del nemico che le nuove costruzioni non riescono a bilanciare neanche approssimativamente. Li aviazione come voi stessi siete testimoni compie missioni prodigiose. « Voi soldati dell'esercito e delle S. S che dipendete direttamente da me, restate come prima la spina dorsale di questa titanica lotta. Il vostro valore, la vostra fedeltà, il vostro spirito del dovere, la vostra saldezza sono le basi della vittoria definitiva. Specialmente granatieri e cacciatori dei reggimenti delle divisioni di fanteria e corazzate dell'esercito ' e delle unità delle S. S. non solo avete riportato le più grandi perdite ma avete compiuto anche le più alte gesta. « Quando noi all'inizio del nuovo anno decidiamo fermamente di non ripiegare a nessun costo davanti al nemico e anzi di combattere fino a che la vittoria decisiva non sia nostra ciò avviene anzitutto in omaggio alla memoria dei nostri camerati che sino ad ora hanno immolato la loro vita per questa vittoria, ma ciò avviene anche con lo sguardo fisso sul popolo tedesco; sul suo presente, sul suo avvenire. che aspetta il nemico 'n che i nostri nemici han-i di fare del nostro po•nnunciato da numemediante pubblici ht II nemico fa- dtepqcrdìcosiggdddepopsiNqUililSsttonvpocopgatededulogegrnolaponoaldig rebbe di noi in casu di una sua vittoria all'est lo sapete voi stes- si. Quello che noi, al contrario, siamo decisi a fare dei nostri nemici, essi lo apprenderanno personalmente. « Mentre noi riandiamo con la memoria ai nostri Caduti sui fronti ricordiamo anche il valore del paese. Esso non è indegno dei soldati. Tutti 1 tentativi del nemico, suoi insani attacchi contro le donne e i fanciulli, antichi monumenti e pacifiche case di abitazione non hanno fatto vacillare il popolo tedesco. Al contrario lo hanno riempilo di quel4'ócJJ6^«3ie è necessario per poter condurre una simile lotta con prospettive di successo. <t Noi non conoscevamo questo odio specialmente nei confronti dei nostri nemici occidentali. Nulla avevamo loro chiesto che potesse ferirli o offenderli: nulla richieso di cose loro appartenenti, il no stro desiderio era di vivere in amicizia con loro. I nostri soldati, do po che l'Inghilterra e ia Francia ci ebbero dichiarata la guerra hanno eroicamente combattuto, e malgrado tutto l'odio non s'era ini padronito ancora del popolo tede sco. La rovina dei nostri antichi Duomi, i numerosi morti e feriti, donne e bambini, i sistematici attacchi contro i nostri ospedali. hanno portato ad un mutamento dei sentimenti del popolo tedesco. « Il signor Roosevelt e il signor Churchill hanno insegnato alla Germania a odiare. « Oggi il popolo tedesco nelle campagne e nelle città lavora accanitamente con la sola decisione che questa volta la guerra termini in modo da togliere per i prossimi secoli ai nemici della Germania la voglia di attaccarla ancora una volta. E i l- >poli che hanno legato il loro deotino a quello della Germania si trovano anch'essi di fronte alla stessa questione di vita o di morte. Povera Europa se il complotto giudo-pluto-bolscevico dovesse riuscire. L'Europa sarebbe definitivamente perduta. In essa però si trova la nostra patria per cui voi combattete, o miei soldati. «Il 1943 sarà duro» «Il 1943 sarà forse duro, ma certo non più duro dei passati. Se il Signore però ci ha concesso la forza' di superare gli inverni 1941 e '42 noi Faremo in grado di superare questo inverno cominciato e gli altri mesi successivi. Una cosa però ò certa: in questa lotta non ci saranno ormai compromessi. Quanto occorre all'Europa e al mondo restante non è una situazione in cui ogni venti o venticin¬ que anni le iene giudo-plutocratiche si possano scagliare ancora una volta contro il nuovo mondo pacifico e soprattutto sociale, ma un lungo periodo di tranquillità e di sviluppo indisturbato. « Soprattutto però la Germania ha bisogno delle premesse per sviluppare una collettività popolare nazional-socialista non più minacciata dall'esterno. Se questo stato e il resto dell'Europa disporranno contemporaneamente del loro spazio vitale e le basi di un garantito vettovagliamento e dei rifornimenti di quelle materie prime, senza le quali oggi non è possibile pensare alla civiltà umana allora le vostre sofferenze, o miei soldati, non saranno state vane: allora le giovani generazioni si recheranno in pellegrinàggio sulle tombe del nostri camerati caduti per ringraziarli dei sacrifici sopportati. « Combattendo per questi fini di vita e di libertà del nostro popolo e non per l'oro o per gli affari noi crediamo di poter ancora rivolgerci al Signore e impetrarlo che anche ne' prossimo anno Egli ci conceda la vittoria come negli anni passati ». « Dal Quartier Generale del Fiihrer, 1 gennaio 191(3. Firmato: ADOLFO HITLER ». tento ma lo hanno anche posto al rendimento in grande misura: grazie soprattutto al lavoro dei contadini germanici d'ambo i sessi è stato possibile assicurare il nostro vettovagliamento. I milioni di persone che lavorano nella nostra indusiiia non solo hanno provveduto del necessario le annate combattenti ma hanno anche creato le premesse per il gettito continuo della nostra aumentata produzione bellica. Quanto qui si proponga di fare l'America ci è stato detto a sufficienza dalle chiacchiere megalomani dei suoi principali guerrafondai: quello però che l'America sia in grado di produrre e quale sia il suo rendimento effettivo è da noi ignorato. Ma quanto la Germania e l'Europa però producono non rimarrà affatto ignorato nel prossimo anno anche di nostri nemici. Uno sguardo indietro in questo anno di grandi vittorie e di lotti titaniche impegna il Paese a peti sare in prima linea al suoi sol dati; dovunque essi siano schierati essi hanno aggiunto nuove paginedi gloria al libro della Storia tedesca. Le loro gloriose battaqlic sono rese note dai Bollettini straordinari e dai Bollettini del Comando Supremo delle Forze Ar mate. Quanto però essi soffrano e sopportino il Paese non può misu tarlo. All'inizio del nuovo anno mi impegno di porgere il »iio rin graziamento per tutti gli eroismi e l'attività di cui hanno dato prò va il paese e il fronte poiché io stesso non sono altro che uno dei molti membri Si questo popolo. Quel che mi innalza, sulla massa dei miei concittadini è soltanto l'onore di poter essere il loro condottiero. Le loro sofferenze sono le mie, allo stesso modo in cui la mia fierezza e la mia letizia sono la fierezza e la letizia del popolo intero. Il singolo passa sempre: solo la collettività deve rimanere. E noi ad essa dcdicliia mo tutte le nostre energie nel prossitno anno e ciò deve essere il nostro giuramento del lo gCn. unto 1943. Solo allora noi possiamo osare ìcome sempre di impetrare dal Si- gnore di non negarci l'aiuto che ci ha dato sonora. L'inverno potrà essere duro via esso non ci colpirà più ampiamente dell'anno scorso. Dopo di esso verrà l'ora in cui riunendo tutte le forze riprenderemo la marcia per assicurare la libertà e con essa l'avvenire e l'esistenza al nostro popolo. Allora finialmente crollerà come prima in questa lotta una potenza che, lo isappiamo, non sarà la Germania, Ul pol>olo tedesco resterà intatto l'7»esia volta per ultimo. Esso finalmente avrà quella lunga pace che noi agogniamo per la grande opera di ricostruzione delta no. stra stirpe. Questo sarà l'unico compenso degno dei nostri eroici caduti.

Persone citate: Adolfo Hitler, Churchill, Durante, Roosevelt