L'arcivescovo Damaskinos nominato Reggente della Grecia

L'arcivescovo Damaskinos nominato Reggente della Grecia L'arcivescovo Damaskinos nominato Reggente della Grecia Scarse probabilità di una soluzione concordata del contlitto - Immutata asprezza dei combattimenti a e e l i e i , a r o o , Ankara, 30 dicembre. La questione greca rimane stazionaria e il viaggio di Churchill non è valso a farle fare qualche passo avanti. Anzi, le notizie odierne da Atene dicono che colà si è molto pessimisti circa la possibilità di un armistizio da concludersi in un prossimo avvenire. A modificare tale situazione non vale nemmeno l'accettazione da parte di Re Giorgio del principio della reggenza, di cui si ha avuto oggi notizia e che verrà affidata all'Arcivescovo Damaskinos. Questi, la cui nomina gli è stata comunicata direttamente dal Re con ,un telegramma, presterà probabilmente domani giuramento alla costituzione nella Cattedrale di Atene. Secondo informazioni della stampa britannica, Papandreu starebbe per rassegnare le dimissioni e si limiterebbe ora al disbrigo degli affari di ordinaria amministrazione. Oggi è stato annunciato ad Atene che il Comitato centrale del■f'M.S» inviato una nota a t/hurchill, ma finora non se ne conosce il contenuto. La popolazione ateniese e rimasta gravemente delusa dal fatto che nem- '"ifS0^ " Yiaf&io di Churchill ha portato a quell'armistizio che tanto auspicava per porre fine alla terribile tragedia in cui si dibatte ormai da tanti giorni. Frattanto continua la lotta e per le vie di Atene sono comparsi anche del carri armati àell'Ela3, che non sono altro che dei Sherman tolti agli inglesi dai rivoltosi nei recenti scontri. Oggi il rombo delle cannonate è stato anche superiore alle giornate precedenti, il che indica come per ora non vi sia* nessuna possibilità di una soluzione concordata del conflitto. Dall'Epiro intanto si apprende che il generale Zervas, il quale ha ripiegato con i resti delle sue forze sulla penisola di Prevesa., non è riuscito a portare In salvo più di 3000 uomini, i quali stanno ora evacuando la penisola stessa per mezzo di imbarca zioni. Dal Peloponneso setten tnonale giunge notizia che a Patrasso la situazione è attualmente assai tesa. Mentre i capi delVElas han no tratto nuovo prestigio dalle isconfitte subite da parte delle formazioni del generale Zervas nell' Epiro, si annunzia che, oltre a elementi bulgari, sono penetrate in Grecia an- che truppe di Tito per unirsi ai partigiani delVElas. In sostanza, la conclusione che oggi si può trarre dall'insieme degli avvenimenti è che il viaggio di Churchill si è risolto in un fallimento. Il Times cerca di mascherare tale fallimento scrivendo che se anche i due uomini di Stato britannici non hanno riportato immediati risultati concreti, la loro azione rimane ancora occultata, ma non tarderà a produrre i suoi effetti. Si ha infine che il giornale svizzero Berner Tageblat scrive che la simpatia dèi russi per le organizzazioni Eam ed Elas è tento evidente quanto quella di Tito verso i suoi amici greci. Si ha pertanto l'impressione — continua il giornale — che una dittatura comunista sia incompatibile con gli interessi britannici in Grecia, specialmente se si1 tiene conto delle mire moscovite sugli stretti turchi, desideri che sussistonoN sempre anche se non se ne parla apertamente.

Persone citate: Berner, Churchill, Damaskinos, Papandreu, Re Giorgio

Luoghi citati: Ankara, Atene, Grecia, Tito