Churchill e Eden ripartiti alla volta di Londra

Churchill e Eden ripartiti alla volta di Londra Il fiasco del Premier con i rivoltosi greci Churchill e Eden ripartiti alla volta di Londra Due fucilate contro il Primo Ministro inglese Pessimismo ad Atene sulla soluzione conciliativa -Un terzo dell'Epiro occupato dall'*Elas* ì durante Ankara, 2S dicembre. Il rombo delle artiglierie è cont'nuato intenso ad Atene la notte di mercoledì •? nella mattinata di oggi, giovedì, salvo brevi interruzioni. Così informa la Reuter, la quale aggiunge che gli edifìci del centro della città sono stati scossi da una fortissima esplosione avvenuta in uno dui quartieri esterni. Lo scoppio delle grar.ate era accompagnato dal tiro delle mitragliatrici. Le -stesse fonti britanniche informano poi che nell'Epiro ] le forze monarchiche del generale Zervas continuano a ritrarsi sotto la forte pressione delle forze dell'irJifls ed hanno dovuto sgombrare Igrumenitza. Un terzo della regione è già nelle mani degli uomini aeìVElas. Si ha notizia che due colpi sono stati sparati ieri in dire- zione dell'automobile blindata 1 del primo ministro. Uno è passato a circa 20 metri dall'autoveicolo e l'altro ha colpito una ragazza ohe si trovava in fondo alla via e che è stata soccorsa poco dopo e trasportata all'ospedale su una autoambulanza. li jrcn. Alexander ed il gen. Scobie erano accanto a Churchill quando è sfuggito per un caso ai proiettili dei franchi tiratori dell'Elas. Churchill stava per entrare nell'automobile blindata e sostava davanti alla porta dell' ambasciata britannica quando un franco tiratore dall'altro lato della strada Kiffissia apriva il fuoco con un fucile mitragliatore contro la porta dell'edificio dell'ambasciata britannica. Una donna groca che era in istrada 200 metri più oltre è stata ferita. Soldati britannici di servizio all'esterno dell'edificio hanno risposto al fuoco con armi automatiche. Nulla si sa anco'a circa, le conclusioni della conferenza, che avrebbe terni nato i lavori con una nota piuttosto indefinita. Mentre sono allo studio i termini p?r li conciliazione, si ha notizia che !e pi-oposte dell'Elas sarebbero le seguenti: 1) formazione di un nuovo gabinetto con larga partecipazione digli esponenti dei « ironie (iena resistenza »; ?i scioglimento della guardia nazionale greca ed 'epurazione nei si.ttori politico, amministrativo e militare; 3) istituzione di una reggenza. I capi politici greci, contra- riamente a quanto si spera ancora a Londra circa la conciliazione, manifestino tutto il loro pessimismo, ritenendosi inaccettabili le proposte deM'È/as nella forma attuale, poiché la loro accettazione porrebbe il Paese sotto la dominazione degli estremisti. L'unico risultato finora ottenuto è quello di aver adottato all'unanimità la reggenza, che anche Churchill e Eden avrebbero raccomandato al re di accettare. Frattanto la guerra civile continua e non si vede per ora una via di uscita alla tragica situazione greca. Secondo una notizia diramata alle 17 di oggi dalla radio londinese, Churchill e Eden hanno ripreso la via di Londra. Poco prima della loro partenza essi hanno avuto un nuovo colloquio con l'Arcive- scovo Damaskinos. Churchill ha fatto ampie dichiarazioni alla stampa ateniese minacciando severe rappresaglie militari se i partiti non accetteranno le richieste di Scobie. Dopo aver detto che spera che la conferenza condurrà ad una soluzione, ha ag¬ giunto che «se cosi non fosse le truppe britanniche che sono qui e in viaggio si renderebbero padrone di Atene e dell'Attica ». Egli ha detto inoltre che la questione greca verrà discussa alla conferenza dei « tre grandi alleati », che spera abbia luogo presto e ohe comunque non è in discussione il ritorno del re fino a dopo il plebiscito. Interrogato se vi fosse qualche probabilità di amnistia per i capi dell'Elas Churchill ha risposto che « ov-viamente se si avrà la cessa-zione dei combattimenti non dovrebbero esserci proscrizioni da nessuna parte. Ma se non si raggiungerà nessun accordo i cannoni continueranno a tuonare come adesso. he>loUr£Pe nS„g0nr1abHe,rami0 ,qUeStP zone e no, stabiliremo la paceha ^to"MKfflSÌi& ra non se ne andrà fino che livecchi rancori da ambo le parti non saranno cessati. Se 1 grecì non potranno trovare da soli una soluzione, potrà es-isere necessaria una forma di. Associazione internazionale^per la Grecia. Come si vede, Churchill non ha potuto dissimulare il fiasco della politica britannica in Grecia.

Persone citate: Churchill, Damaskinos

Luoghi citati: Ankara, Atene, Grecia, Londra