Brutale baratto tentato da Churchill

Brutale baratto tentato da Churchill Brutale baratto tentato da Churchill Polonia e Grecia nel discorso del "Premier 09 Sacrificando apertamente i polacchi Londra cerca' di ottenere da Stalin l'abbandono dell'azione anti-britannica ad Atene - In Jrafalgar Square i comunisti, gridano: "Giù le mani dalla Grecial„ Stoccolma, 18 dicembre. Continua, acuita dopo le dichiarazioni di Churchill ai Comuni sulla Polonia, l'agitazione negli ambienti politici inglesi sulla situazione politica europea attuale. Da Reuter stessa, nel commentare l'esposizione di Churchill, scrive che « il tragico decorso delle trattative polaccosovietiche » ha lasciato l'impressione che tale sfavorevole risultato era divenuto molto più che « una minaccia potenziale all'accordo tra gli alleati ». Tale impressione si è rafforzata quando Churchill ha diretto uj appello a Stalin e a Roosevelt per provocare un urgente incontro a tre. La Reuter aggiunge che «il dibattito sulla questione greca e su quella polacca ha accentuato il senso di disagio » del mondo politico londinese. Da Ginevra, intanto, si riceve che la stampa svizzera dedica particolare attenzione alle parole del discorso con le quali il «Premier» ha dovuto confessare, sia pure con tutte le necessarie cautele, la probabilità di un conflitto con l'Unione Sovietica. Il « Premier » ha testualmente detto: « Un'altra guerra, specialmente una guerra ideologica, significherebbe la rovina, forse per molti secoli, della civiltà. E' con-, tro tale pericolo che questo Governo ha lavorato e ci sforziamo sinceramente e fedelmente di continuare a. lavorare ». Da Berlino si apprende poi che, commentando il dibattito ai Comuni sulla Polonia, l'Agenzia Internazionale di Informazioni scrive: « Le dichiarazioni di Churchill sono le più brutali, che il Governo britannico abbia fatte finora sulla questione polacca. Il Primo Ministro britannico ha nettamente affermato che il capo del nuovo Governo polacco, Arciszewski, è per la Gran Bretagna " persona non grata ". Dopo queste dichiarazioni non è più possibile dubitare che esistano strette relazioni fra la questione greca e quella polacca. Le parole pronunciate da Churchill non erano dirette alla Camera dei Comuni, e tanto meno alla Polonia, ma, ' soprattutto, a Mosca, e con esse il Governo britannico ha fatto sapere al Governo dell'Unione Sovietica che esso è utvAmqgdqdutcbpcpvdverGsi disinteressa definitivamente j de'la Polonia nel caso in cui Mosca mantenga il suo dìsin teressamento per la Grecia. « Alla Camera dei Comuni è stata fornita la prova vera ed efficace di come, in virtù della Conferenza di Teheran, alla quale Churchill ha fatto allusione, le grandi Potenze possano trattare, come meglio a loro garba, i piccoli popoli che si trovano nella loro sfera di interessi. « La Polonia è stata sacriitcata, ma l'Unione Sovietica non è, però, ancora soddisfatta. Si sarebbe dovuto supporre che la soppressione del problema polacco avesse servito' a rafforzare lo spirito di colla borazione fra gli " alleati ", ciò che non è, perchè Churchill ignora sempre le intenzioni delle, Armate rosse. Egli ha fatto sapere che non è possibile allestire un nuovo incontro fra i rappresentanti delle tre grandi Potenze, incontro che, come ognuno sa,v avrebbe dovuto aver luogo, al più tardi, per Natale; ed il Primo Ministro britannico si è abbassato al puntò da far sapere che sarebbe disposto a recarsi in qualsiasi purto del mondo, se i suoi due " alleati " si degnassero di andarvi essi pure. «La dichiarazione di Churchill in merito alla Polonia dimostra, inoltre, che, mancando l'appoggio degli Stati Uniti, la posizione britannica nella poetica europea, ohe è già molto debole, si indebolisce ancora di più. « Per la prima volta, un membro eminente dei Governi "alleati" ha' dichiarato che questa guerra sarà seguita da una pace che comporta dei considerevoli cambianti territoriali alle spes* dei presunti vinti. D'altra parte, la Carta Atlantica stipula tassativamente che gli "alleati",— e quindi anche la Gran Bretagna e la Polonia — non hanno delle aspirazioni territoriali; quindi la messa funebre letta t da Churchill allErtndipendenza della Polonia è stata anche una messa funebre per la Carta Atlantica. « La dichiarazione di Churchill, colla quale il Governo britannico ha reso note, per la prima volta, una parte dere condizioni di pace, ha reso al popolo tedesco lo stesso servizio reso' dalla pubblicazione del Piano Morgenthau. Tuttavia il Piano Morgenthau ncn era che un progetto, mentre che la dichiarazione di Churchil, riguardante la cessione di- tutta la parte orientale della Germania ad una Poloniar-r*costruita, è una decisione d?l Governo della Gran" Bretagna e, secondo Churchill, anche una deciBione del Governo sovietico.*- « Con una Gran Bretagna guidata da Churchill — conclude l'Agenzia Internazionale di Informazioni — nessuna intesa è possibile: la dichiarazione di venerdì le ha nettamente e chiaramente dimostrato >. Abbacchiatissiml, intanto,- 3Ì mostrano i polacchi di Londra che da due giorni non fanno che riunirsi e discutere, onde trovare un'imposaibile via d'uscita alla tragica situazione in cui il loro protettore ha messo loro e la Polonia tutta. Come fatto termometrico della situazione, ad ogni mo- j do, viiienequi considerata la di chiaraz'one di Bidault, il mi o' nistro degli esteri degollista, che, reduce fresco fresco da Mosca, ha detto che il governo di De Gaulle « allaccerà talune relazioni col'Comitato polacco di Lublino », ciò per stabilire relazioni regolari con quelle che sono «le autorità della Polonia ». Circa le ripercussioni in Inghilterra del conflitto divampante in Grecia, infine, la JSeuter informa che parecchie migliaia di persone si sono riunite ieri mattina in Trafalgar Square, dove era stata organizzata una dimostrazione che aveva per motto: « Giù le mani dalla Grecia! ». Alla manifestazione hanno assistito deputati laburisti e membri del partito comunista e di quello del Commonwealth, i qu3ri hanno arringato la:folla. I d!m'ostranti inalberavano grandi cartelli con scritte di questo genere: «Nessuna protezione britannica ai fascisti greci! », « Lasciate la scelta ai Greci! « Churchill definisce ribelli gli E.A.M.; essi seno degli eroi!'». Fra gli oratori era lord Strabolgi il quale ha detto: «In questa guerra si sono incoraggiati i partigiani; perchè altrimenti la guerra regolare si sarebb» allungata per vari mesi. Ora non possiamo tollerare che si debba agire in questo modo nei loro confronti, al solo scopo di mantenere il dominio'di Churchill!». Lord Strabolgi ha solo èìA menticato, mentre parlava che Churchill non è altro che il capo e l'esponente della Gran Bretagna e degli inglesi'che ne detengono le ricchezze, e ne guidano le sorti.