Churchill ha evitato la crisi per una parola ma Stalin continua a guadagnare dei punti

Churchill ha evitato la crisi per una parola ma Stalin continua a guadagnare dei punti / laburisti si sono "rammaricati,, invece di "deplorare,. Churchill ha evitato la crisi per una parola ma Stalin continua a guadagnare dei punti Stoccolma, 13 dicembre. A Londra l'agitazione degli ambienti politici per le varie situazioni di urto anglo-sovietico venute a crearsi nei vari Paesi europei continua ad acuirsi. Il problema greco è stato oggi l'argomento principale di discussioni al congresso del partito laburista. Esso ha dato nuovamente motivo a vivaci manifestazioni del generale malcontento dei lavoratori britannici nei confronti del Governo Churchill, in merito all' atteggia- mento assunto nella questioneIgreca. A questo proposito, so- no state presentate ben dieci diverse mozioni, la maggior | parto delle quali seno state respinte dal comitato esecutivo del partito por il loro carattere troppo radicale. Mosca silura Teheran ^nniii.nto ni «i ,.„'„,. I i - conciliante, in cui « ci si ram marica » l'atteggiamento del Governo e si chiede che tutto il possibile venga fatto per comporre il conflitto greco. Questa mozione è stata presentata dal vice-segretario Greenvood ed appoggiata dai Ministro del Lavoro Bevin. Entrambi gli oratori, pere, sono stati quasi costantemente interrotti e rimbeccati dai de legati presenti i quali supera- vano il migliaio. Il capo dei minatori Bevati, fra lo acclamazioni dell'oppo- sizione, ha dichiarato che l'ap provazione unanime della mo zione del comitato esecutivo avrebbe avuto effetti deplorevoli per il prestigio del partito laburista nel mondo. Fra apolausi entusiastici agli ha affermato che il congresso deve « deplorare » l'atteggiamento del Governo nella, questione greca ed insistere perchè i membri laburisti in seno al Gabinetto esercitino un'influenza più decisiva sulla politica estera del Paese. Greenwood si è visto costretto a ricordare ai delegati che la crisi greca non costituisce un'.occasione per prendere posizione definitiva contro Churchill. Il dibattito attuale deve essere piuttosto ispirato alla causa del popolo greco ed al suo avvenire. Si deve a Greenwood se la mozione del comitato esecutivo e stata finalmente appro- 137 OOo" 2-455000 voti contl° . Cosi, è passato il « rammariS°» ed è stata bocciata la « deplorazione ». Cosi, come accennavamo ieri, per una parola, la posizione dei Ministri laburisti e, quindi, del Gabinetto Churchill è rimasta intatta. La «deplorazione* infatti, avrel.be comportato le dimissioni di Bevin e C. e di conseguenza avrebbe imessó in crisi l'intero Gabinetto. Circa l'invio di Mac Millan Ministro britannico nei- il ijp' vanto, ad Atene, il Daily Mail Iriferisce, intanto, che egli si'preparava a partire per gli Stati Uniti, quando ricevette da Churchill l'ordine di recarsi in Grecia. Sabato sera Mac Millan era a Londra nell'attesa di partire per via aerea diretto a Washington, dove avrebbe dovuto discutere con il Dipairtimento di Stato americano gli sviluppi della situazionejin Italia. All'ultimo momento il Primo Ministro gli ordirò di abbandonare il progetto e di partire in aereo per Ater.'e., dove doveva incontrarsi coi Maresciallo Alexander. Circa il patto degollista-sovietico, poi, mentre il londine- se Daily Te'.egrapli riceve da Parigi che, in virtù del nuo vo patto, « la Francia non do vrà partecipare a coalizioni I tale auspicato da Londra, cu che possano essere interpretate dal Cremlino come dirette contro l'Unione sovietica », i corrispondenti svedesi da Ber1 &Satfat ™e,sotto una forma ocf un'altra auspicato da Londra, ero potrà contare solo agli effetti propagandistici presso l'uomo della strada, ma non avrà alcuna portata pratica ». D'altra parte si ritiene a Berlino poco probabile che gli Stati Uniti siano propensi a contrarre verso la Francia obblighi analoghi a quelli assunti verso Mesca. La vittoria ottenuta da Stalin sul campo di¬ \ plomatico francese prova, se condo gli osservatori germa nici, che il predominio milita ' re britannico in Francia, " o in Francia, in | Italia ed in Grecia non è stato sufficiente per permettere a Londra di affermarsi politicamente in queste zone che pure erano state assegnate Hgli inglesi fin da Teheran. E' notorio, del resto, che anche in queste zone d'influenza britannica gli agenti del Comintern sono attivissimi» sebbene il Governo sovietico ufficialmente si mostri completamente estraneo ad essi. Tito e i polacchi E', infine, interessante notare che Mosca, dal canto suo, non tollera alcuna interferenza propagandistica di terzi nelle zone che le sono state attribuite dalla Conferenza di Teheran. Nei Paesi sottoposti all'influenza sovietica, infat ti, i russi si sono assicurato il monopolio della politica estera, e della politica interna oltre alla direzione militare. Lo prova, del resto, la recente espulsione di funzionari americani dalla Bulgaria. La sola regione rimasta esclusa dalle decisioni di Teheran, e cioè la Jugoslavia, è controllata in misura crescente da Mosca con mezzi indiretti. Informazioni giunte a Berlino dicono che le truppe britanniche non sono state autorizzate a metter piede in territorio jugoslavo. Anche le truppe sovietiche si astengono dall'intervenire in Jueoslavia, ma I Mosca si è già saldamente sta'bilita in questo Paese attra. verso In divisioni di Tito ed il « Governo provvisorio jugoslavo » costituito oggi da T'to e da Subascic è stato formato solo dopo precisi accordi raggiunti col Cremlino. A Berlino si rileva, inoltre, che, come noto, il Comitato polacco di Lublino ha deciso di considerarsi come sola autorità legale della « Polonia liberata » ed ha preannunziato la conclusione di un trattato ski » che quest'ultimo con l'Unione sovietica. La corsa Maura=Negrin Nei circoli politici berlinesi si giudica che questo atteggiamento non costituisce affatto una sorpresa e si osserva che indubbiamente Churchill prevedeva già questi avvenimenti, in quanto egli si è astenuto dallo stabilire contatti con il nuovo capo del governo emigrato di Londra, Arciszew- sembri ora propenso ad inta volare altre trattative con l'Unione sovietica non ha per gli osservatori berlinesi alcuna importanza, in quanto che sembra evidente che non si avranno più trattative, nò a due, nè a tre, o a quattro. L'avvenire della Polonia sarà ora deciso solamente tra Mosca e Lublino. In queste condizioni, è facile capire che i risultati corrisponderanno al cento per cerfto alle aspirazioni del Cremlino. A conferma di ciò, giunge qui notizia che il presidente del Comitato di Lublino, Berut, ha reso noto che, con ogni probabilità, verrà costituito a Lublino, per la fine dell'anno, un « governo provvisorio polacco ». Alla domanda se il « governo di Lublino » accoglierà Mikolajczyk, Berut ha risposto che ciò dipenderà dal Mikolajczyk stesso. Altre voci inquiete, frattanto, giungono da Ankara, ove, in questT giorni, ha avuto luogo uno scambio di vedute fra il Governo turco ed i diplomatici « alleati » in merito al problema della politica mediterranea. Si attende ora un rapporto dell' Ambasciatore turco a Mosca sulle conversazioni franco-sovietiche e ci si chiede se, contemporaneamente alla richiesta d'apertura dei Dardanelli, la Russa non intenda anche esigere una base navale nel Mediterraneo. Circa il gioco spagnolo, infine, mentre si apprende che Samuel Hoare, dopo il colloquio con Franco, si è incontrato col Ministro degli Esteri Lequei-ica ed è partito stasera per Londra, v'è da rilevare come la corsa Maura-Negrin continua. Da Parigi, infatti, si telegrafa che Maura è partito per i Pirenei e. contemporaneamente, che Negrin avrà in Francia il già annunciato e poi smentito incontro con Idalecio Prieto e Martinez Barrio. Naturalmente, tutto ciò mentre da Madrid si continua a smentire fermamente ogni situazione pericolosa e si sorride alle strombazzature sulle dimissioni cii Franco.