La città di Salonicco è in mano all'«Elas»

La città di Salonicco è in mano all'«Elas» LA GUERRA IN GRECIA La città di Salonicco è in mano all'«Elas» Alexander e Me. Miliari sono giunti ad Atene Ankara, 12 dicembre. La situazione in Grecia volge sempre più sfavorevolmente per gli inglesi, nonostante i rinforzi che questi hanno fatto affluire. I partigiani occupano ora tutte le alture dominanti la capitale e controllano anche metà dei quartieri centrali della città. Nei sobborghi meridionali — informa l'Exchange Telegraph — gli insorti si sono impadroniti di sei alberghi che hanno sistemati a difesa piazzando cannoncini e mitragliatrici sui tetti. In Piazza dell'Armonia, nome che oggi è cosi ih contrasto con la realtà, quasi al centro della città, si sono svolti scontri accaniti. I cannoni da 75 dell'Elas hanno ripreso stamane dallo stadio il bombardamento su più vasta scala causando alcuni morti e molti feriti. Nella notte si era avuta una battaglia durata tre ore fra i britannici installati nel palazzo delle Poste e gruppi di partigiani che occupavano il Municipio; sono intervenuti i carri armati che hanno aperto il fuoco contro il palazzo, la cui ala sinistra era in fiamme, ma stamattina i ribelli hanno rioccupato i resti delledificio Le forze regolari greche hanno dovuto "abbandonare dopo dura lotta il carcere civile e cosi i partigiani hanno potuto liberare gran parte dei detenuti. Numerosi funzionari governativi sono stati arrestati dagli Elas e sostituiti con altri favorevoli agli insorti. Nonostante l'attivo intervento dell'aviazione, gli inglesi vanno cedendo terreno nella capitale di fronte agli attacchi dei comunisti. Le zone che erano state rastrellate negli ultimi giorni sono ora nuovamente controllate dai partigiani che vi hanno compiuto vaste infiltrazioni. Le cose non vanno meglio al Pireo, dove il palazzo della Marina è stato preso sotto il fuoco dei mortai dell't, Elas ». A Salonicco va ancor peggio, poichlè l'« Elas » domina incontrastata ed avrebbe instaurato un regime comunista. Secondo l'Exchange Telegraph le stesse autorità inglesi hanno dovuto collaborare con gli insorti per evitare che la popolazione venisse ridotta assoluta-mente alla fame. Il comandante inglese si sarebbe trovato in questa necessità poiché in tutta la zona non c'è più un funzionario che abbia il coraggio di esporsi a favore del governo di Papandreu. Notizie allarmanti giungono anche dall'Epiro, dove le forze anglo-greche, scarse di numero, sarebbero state sopraffatte dai partigiani. Frattanto trattative sarebbero in corso tra il generale Scobic e la B/fw. Infatti la Rcnter informa che l'ufficio britannico per gli affari esteri ha pubblicato stasera un rapporto del generale Scobie riguardante le trattative con Porphyrogennis, rappresentante della Elas. Scobie avrebbe posto alla Elas le condizioni seguenti: 1) Poiché in seguito all'accordo di Caserta tutte le truppe della Elas si trovano sotto il suo comando, esse devono eseguire i suoi ordini; questi ordini sono sempre gii stessi, vale a dire, evacuare l'Attica; 2) La Elus dovrà ordinare a tutti i partigiani della sua organizzazione sia in Ate ne che a! Pireo, di sospendere la resistenza e consegnare le armi. Più precisi particolari saranno ancora dati a questo riguardo. Il numero dei partigiani della Elas è conosciuto e pertanto se la consegna delle armi non avrà luogo in misura soddisfacente, questa condizione non sarà considerata come soddisfatta. Per tentare questa soluzione Mac Millan è giunto questa sera ad Atene assieme ad Alexander, al quale Churchill ha dato istruzione di porre termine al più presto alla guerra in Grecia.

Persone citate: Churchill, Millan, Papandreu

Luoghi citati: Ankara, Atene, Caserta, Grecia, Salonicco