LA PROVA

LA PROVA LA PROVA Che Elvira fosse innamorata di Juan Alagem lo dicevano tutti, a Melilla; tutti tranne l'interessato che negava ostinatamente, non so se per modestia o per prudenza. Era un uomo sui quarantacinque, d'aspetto imponente, con capelli di un biondo rossiccio e naso arrogante. Un uomo con un passato che viveva ormai di ricordi, da quando s'era ritirato a vita privata dopo un lungo soggiorno ad Alhucemas. Di là aveva portato un giovane mulatto di forse quindici anni, alto, sucllo, con degli occhi malinconici e una figura che s'indovinava fusibile come un giunco sotto le giacche di lino bianco che Alagem gli faceva confezionare "dal primo sarto della città. Lo presentava come suo figlio adottivo. Le signore chiedevano al giovane Baldassarre : — Preferite Alhucemas o Melitta ? — nell'intento di farlo arrossire, e una volta ottenuto lo scopo gli sorridevano con tenerezza pressoché materna. Non Elvira.' Costei rideva apertamente quando il ragazzo le parlava d'amore, qualche volta s'inquietava perfino : — Ma ho dieci anni più di voi! Sono vedova, sono una donna passata, Baldassarre. — Siete la più bella di Melilla. A quest'affermazione ella non protestava. Lanciava lino sguardo allo specchio, sorrideva... Tutto ciò non era fatto per calmare gli ardori del figlio adottivo di Alagem. — "Vi amo, Elvira. — Io no. Egli chiedeva desolato: ;— Perchè no? — Perchè sì, caso mai. Non vi amo, Baldassarre. Mi piacciono i biondi, ecco perchè. Siete contento adesso che lo sapete? Stavolta era lui a lanciare un'occhiata allo specchio, alla sua zazzera ricciuta color dell'ebano. Ella amava i biondi ! Ahimè ! Chi non prendeva sul serio quella passione era Alagem. [Vedeva spesso Elvira Cardenas, ma la guardava distrattamente ed evitava di restar solo con lei. Una volta, scherzando, le chiesa quali fossero le sue intenzioni nei riguardi di Baldassarre. Il poveretto perdeva il sonno e l'appetito ! — Non so che farci — disse lei secca, e gli voltò le spalle. Mezz'ora dopo Alagem la scovò nella veranda, con l'inseparabile Baldassarre. Si -alzarono in piedi confusi corri'; due scolari, Elvira battè il ventaglio di trina sul polso dell'adolescente ridendo nervosamente. Disse : — Fareste questo per me, Baldassarre?! Sareste un eroe... Ma non lo farete. Poi si volse ad Alagem e lo pregò di non mancare al ballo che avrebbe dato in casa sua fra una quindicina di giorni. Quell'uomo (modesto o prudente?) s'inchinò in silenzio ma non promise nulla. ** Il ballo riusci la più bella festa della stagione. Tutta la società elegante di Melilla era presente, più due o tre personalità straniere di passaggio e un ex-ministro che prendeva sul serio la sua parte di genius loci. V'era anche Alagem, felice di ritrovare alcuni vecchi amici e di riparlare dei bei tempi in cui era addetto all'Ambasciata. Elvira aveva un abito di trina bianca e dei gelsomini nei capali incantevole. Però mancava Baldassarre, e la sua assenza fu molto commentata. Alle undici gli ospiti si sparsero nel giardino e l'or chestra tacque: si udiva il bisbiglio delle conversazioni, qualche risata sommessa, la voce grave di Alagem che raccontava un incidente diplomatico carotatogli anni prima per via di un suo articolo stampato all'estero. E poi, a un tratto, un fremito passò nella folla, un lungo respiro di attesa... Sulla soglia della palazzina, leggiadro e inverosimile nella 6ua giacca bianca ben tagliata, stava il giovane Baldassarre, col cappello in mano e la testa dritta, lucente di riccioli d'oro. Tutte le sfumature del biondo si mescolavano in quella chioma crespa. — Buon Dio, m; par di so- gnare ! balbettò Alagem. La risata scoppiò fragorosa, unanime, irresistibile. Il vecchio ministro si chinò a sussurrare qualcosa all'orecchio di sua moglie che dapprima arrossì come una vestale e poi rise anch'essa, coprendosi il viso con ie mani. ' Guardavano tutti Elvira. La quale guardava Alagem con un sorriso di sfida. ** La coBa fece per un bel po' 1« snPRfi della conversazione, a Melilla. Alagem era furioso : parlava di mettere il ragazzo in collegio, di schiaf- feggiare il parrucchiere che aveva commesso il reato, di dare una lezione a Elvira... Si appigliò a questo partito. Funereo nell'abito d'alpagi nera che indossava soltanto nelle cerimonie ufficiali, andò dalla giovane vedova. — Perchè avete fatto que sta cattiva azione? — Perchè... perchè... Ah, glie l'avrebbe detto lui, perchè! Per malvagità, per beffarsi di un povero ragazzo che aveva il 6olo torto di amarla come uno stupido, quasi che lei fosse la più bella donna del mondo o almeno di Molilla. Così dicendo le venne vicino e la guardò in un modo che l'atterrì più di tutte le sue minacce. Però, però ! La più bella donna di Melilla lo era senza dubbio. Chiese,, con maggior dolcezza : — E' stato per questo o per semplice vanità? — E' "stato perchè volevo che vi accorgeste che qualcuno può fare delle stupidaggini per me. — Elvira ! — Juan ! — Come siete cara. — Come siete sciocco. Due mesi dopo si sposava no. Baldassarre venne spedito a Madrid per completare i suoi studi. A chi si meravigliava di quel matrimonio, Aiagem diceva sospirando: ' — Mi sono sacrificato per Baldassarre. Che volete, quando si adotta un ragazzo si assumono verso di lui dei doveri, delle responsabilità. L'unico modo per rendere Elvira innocua era di sposarla: ebbene, io l'ho sposata. D. Eusebi j

Persone citate: Elvira Cardenas, Eusebi

Luoghi citati: Alagem, Alhucemas, Madrid, Melilla