IL BOLLETTINO GERMANICO

IL BOLLETTINO GERMANICO IL BOLLETTINO GERMANICO Berlino,"23 novembre. Dal Quarrier Generale del Fiihrer, il Comando Supremo delle Forze Armate Germaniche comunica: L'impeto del grande attacco nemico nella zona di Aquisgrana, dopo una temporanea attenuazione, ha nuovamente assunto una grande violenza nella giornata di ieri. Le nostre truppe hanno resistito ulteriormente a durissime prove ed hanno conservato le loro posizioni. Il presidio della città di Eschweiler, alla quale il nemico aveva potuto accostarsi da tre lati nel corso di precedenti combattimenti e a prezzo di sanguinose perdite, si è sottcatto all'accerchiamento in conformità degli ordini ricevuti e si è sganciato, attestandosi isu una posizione di sbarramento ad oriente della città. Nella prima settimana della nuova battaglia difensiva presso Aquisgrana il nemico ha perduto complessivamente 320 carri armati e almeno ventimila uomini. Anche le nostre perdite non sono state lievi, rna sono tuttavia di gran lunga inferiori a quelle americane. Aliquote della guarnigione di Metz hanno resistito in accaniti combattimenti nelle case al nemico che ieri ha potuto avanzare fino al centro della città. In Lorena l'avversario mantiene la sua pressione nelle medesime zone d'attacco dei giorni precedenti. Ad oriente di Saarborg esso ha potuto varcare il confine tra la Lorena e l'Alsazia con avanguardie corazzate. Zabern è stata perduta. Nei Vosgi occidentali continuano combattimenti locali con battaglioni nemici che insistono negli attacchi, soprattutto ad oriente dell'alta Meurthe. La cittadella di Belfort ha resistito a tutti gli attacchi avversari. Le forze del nemico isolate nella zona MUlhausenBasilea, sono state attaccate da nostre riserve locali. Il nemioo ha cercato invano, nella giornata di ieri, di sfondare il nostro sbarramento fra le pendici meridionali dei Vosgi e il confine svizzero per ristabilire i collegamenti con le sue formazioni circondate. Il fuoco delle nuove telearmi germaniche è stato diretto ieri sulle zone di Londra, Anversa e Brusselle. Nel settore adriatico del teatro di guerra dell'Italia centrale, l'attività dell'artiglieria e dell'aviazione da battaglia del nemico ha raggiunto ieri una violenza raramente riscontrata in precedenza. Nella notte, alla luce dei proiettori, l'avversario è nuovamente passato all'attacco, con epicentri presso Forlì e sulla costa. Accaniti combattimenti si sono accesi soprattutto in una zona d'infiltrazione a nord-ovest di Forlì. Dalle teste di ponte sul Danubio, nell'Ungheria meridionale, vengono segnalati nuovi attacchi bolscevici, tuttora in corso, che hanno permesso al nemico di guadagnare terreno. La decima giornata delia battaglia difensiva dell'Ungheria centrale è terminata con un nuovo e completo successo difensivo delle nostre formazioni di carri armati e di fanteria, efficacemente appoggiate dall'arma aerea. A nord-est di Budapest e nella regione di Gyongyòs, forti attacchi dei bolscevici sono stati frustrati. Reparti dell'Esercito hanno distrutto 29 carri armati, mentre 35 sono stati messi fuori combattimento dall'aviazione da battaglia e dal l'artiglieria contraerea. Nostri contrattacchi hanno permesso di migliorare le posizioni e di annientare forze nemiche disperse. La testa di ponte sovietica sul Tibisco, a nord-est di Tokai, è stata eliminata da una divisione ungherese, e ridotta ad una esigua striscia sulla sponda. A sud-ovest di Ungvar sono falliti anche ieri i tentativi di sfondamento compiuti da parecchie divisioni sovietiche. L'aviazione ha martellato efficacemente avanguar die corazzate nemiche e il traffico di rifornimenti sovietico in Ungheria. Di fronte all'incrollabile difesa delle nostre truppe, gli attacchi bolscevichi in Curlandia sono diminuiti di violenza. Un saliente avanzato del fronte è stato arretrato, secondo gli ordini ri¬ cevuti, e il nemico incalzante è stato respinto. Nella parte meridionale di Sworbe la guarnigione, appoggiata dal fuoco delle nostre forze navali, ha continuato a mantenere le sue posizioni in duri combattimenti contro attacchi concentrati del nemico. Davanti alla costa orientale della penisola, forze di protezione della Marina da guerra hanno affondato una motosilurante sovietica. Terroristi dell'aria americani hanno attaccato la Germania meridionale, sganciando bombe su diverse città. A Monaco, la Chiesa di Nostra Signora è stata colpita in pieno e gravemente danneggiata da bombe dirompenti. Altri monumenti culturali sono stati danneggiati. Le forze della difesa antiaerea hanno abbattuto 19 aeroplani nemici fra cui 15 quadrimotori da bombardamento.

Persone citate: Belfort, Metz