I sovietici costretti ad abbandonare la testa di ponte sul Tibisco

I sovietici costretti ad abbandonare la testa di ponte sul Tibisco Imo. battaglia. d'Unt/lievia I sovietici costretti ad abbandonare la testa di ponte sul Tibisco Fronte Orìent., 23 novembre, Il generale sovietico Mali- novsky continua a gettare valanghe di uomini e macchi- ne nella battaglia d'Ungheria senza riuscire a volgere la si-tua-zione a suo favore. Da dieci giorni infuria, ormai, questa tremenda battaglia cui partecipano aerei, uomini e carri, in una lotta senza soste cui posta finale è la conquista di Budapest. La Wehrmacht e le « Honved » che, con l'ininterrotto appoggio dell'aviazione germanica, hanno contenuto e ricicciato tutti gli assalti nemici, riportando una serie di indiscussi successi difensivi, hanno scritto pagine di eroismo cementando nel sangue la comune volontà di difendere la capitale magiara. Gli attacchi dei bolscevichi vanno sempre- più perdendo di intensità e, nelle ultime venti quattro ore, si sono accentra frati nella zona Hatvan-Gyon uyos senza, tuttavia approda<re a nessun risultato. A nord-est di Tokai gli ungheresi hanno ridotto in larga misura la testa di ponte aiwersaria sul Tibisco ed i resti del presidio bolscevico, serrati in esiguo spazio sulle sponde del fiume, sono ora minacciati di annientamento. In Curlandìa i combattimenti, pur essendo tuttora violenti, non hanno più quell'asprezza impressa loro nei giorni precedenti dai sovietici. Nell'i parte meridionale della penisola di Sworbe la guarnigione germanica combattendo accanitamente ha resistito anche ieri con successo agli attacchi concentrati del nemico.

Luoghi citati: Budapest, Mali, Ungheria