Vani assalti nemici alla linea difensiva

Vani assalti nemici alla linea difensiva La battaglia di Budapest Vani assalti nemici alla linea difensiva a Fronte orient.. 18 novembre. La grande battaglia all'est di Budapest — l'obiettivo principale di tutti gli sforzi nemici da diverse settimane a questa parte — continua « feroce », Il generale sovietico Malinowsky gioca, il tutto per il tutto: ha lanciato nella mischia le sue forze umane migliori, sguarnendo altri settori operativi e vuotando gli accantonamenti delle retrovie. Ma, nonostante la violenza delle ondate d'assalto il fronte non flette. Anche in queste ultime ventiquattr'ore 1 sovietici hanno cercato con particolare accanimento di migliorare le loro posizioni, incontrando sempre ja più accanita resistenza, dalle pendici meridionali delle montagne del Matra (alto 1010 metri, a T0 chilometri ad est di Budapest) fino alla pianura che orla il corso del Danubio. Specialmente nella vallata dell'Eger, che è un piccolo tributario del Tibisco, e nella depressione del Sajo, a sud di Miskolc, il Comando nemico accelera i tempi lanciando puntate energiche in avanti per aprirsi un varco nella regione delle foreste a nord dei due centri citati. I bolscevichi hanno potuto ottenere qualche infiltrazione, ma le formazioni tedesco-ungheresi hanno sferrato immediatamente dei contrattacchi, con l'appoggio di potenti formazioni aeree, olio scopo di portar via di nuovo ai sovietici quei guadagni territoriali che essi hanno realizzato a prezzo di perdite elevatissime.

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