I bilanci e la questione fiscale

I bilanci e la questione fiscale In tema di socializzazione I bilanci e la questione fiscale i n In un nostro — riteniamo — non dimenticato articolo di alcuni mesi fa, apparso su " La Riscossa » a proposito della distribuzione degli utili, avevamo sostenuto questi concetti: a) che il bilancio delle aziende socializzate non dovrà più essere il solito bilancio c< ad usum delphini », ma do. vrà esaere un oliando vero e reale, non soltanto nella forma ma nella sostanza; b) che, pertanto, i componenti dei Consigli di Gestione ed i Sindaci non debbano più far uso dei soliti espodien. ti per mascherare gli utili, onde ingannare gli azionisti e lo Stato; c) che, ove I su detti deprecati sistemi continuassero ad essere posti in essere, la socializzazione si tradurrebbe in una inutile e dannosa com. media. Tutto ciò è talmente evidente che non ha bisogno di commento. Ed ora che la socializzazione delle imprese è stata — sia pure parzialmente — tradotta neua realtà dei fatti, questi problemi diventano più che mai di attualitàMa poiché siamo uomini abituati a vedere le difficoltà pratiche dei problemi in discussione ed a considerare i medesimi sotto i diversi loro aspetti, una domanda viene spontanea: è possibile- alle Imprese socializzate, allo stato attuale della legislazione e della consuetudine fiscale italiana, presentare veramente dei bilanci reali e sinceri? Dobbiamo onestamente rispondere che ciò non è possibile. Non è possibile perchè i gravami fiscali in atto hanno tangenti così alte che assorbirebbero gran parte dei redditi delle imprese, e, quindi, gli utili destinati alla rimunerazione del capitale e del lavoro. Non è possibile — ancora — perchè il fisco parte dal presupposto — vero, d'altronde, nelle circostanze che si sono create in questa materia — che le aziende presenti, no dei bilanci alterati. Non è possibile — infine perchè le aziende, per la flfèssa ragione, sono costrr^Q a camuffare i loro bilar^ Den sapendo che il fisco t a priori, li giudica falsi e tali li colpisce, ' anche quando — rara avis — s^róo veri. Ora si pi^6 ben dire che è giunto il inomento di guardare in faccia la realtà. E' giun. to II frtomento di far cadere le impalcature, le soprastrutture^ le menzogne, gli artifizi. Se si vuole dare al lavoro ed al capitale la loro giusta rimunerazione, traendola dai reali redditi dell'azienda, sen za dover ricorrere ai soliti vieti espedienti contabili che falsano i bilanci e costringono a sottomani di varia natura, bisogna che i bilanci delle aziende socializzate siano veri e reali e che il fisco non ponga in dubbio tale sincerità e che le tangenti che colpiscono il reddito siano equamente ridotte. Noi che sosteniamo questi principi di equità e di sincerità sin dagli anni della nostra pensosa giovinezza, principi ribaditi poi nel 1938 ufficialmente, in occasione del Congresso internazionale di Contabilità (tenutosi a Berlino alla presenza di esperti di tutto il mondo, in un ambiente veramente confortante e accogliente), possiamo dire che la tesi modestamente sostenuta da chi scrive, allora rappresentante — con altri colleghi — la nostra Italia al Congresso, aveva ottenuto una vasta eco di consenso. Siamo però nello s'esso tem. po pronti ad ammettere che la realizzazione di questo progetto da tanto tempo analizzato e accarezzato, non si presenta di facile soluzione. Si tratta di superare delle mentalità, dei sistemi, dei principi. Si tratta di rivoluzionare la legge fiscale. Si tratta di abituare gli uomini del mondo economico ad essere sinceri e leali. E tutto ciò, è facile comprenderlo, non è superatale senza difficoltà. Ma è chiaro d'altronde che o questo è il memento per passare alla attuazione del progetto oppure c'è da disperare per sempre su tale possibilità. E' indubbio altresì che questa annosa questione ne coinvolge molte afltre, prima Ara tutte quella che impone una sostanziale revisione alle norme di legge che regolano la tecnica della formazione del bilancio annuale, le quali, per quanto siano già state abbastanza compiutamente ammesse dal nuovo codice del lavoro (art. 2423, 2424, 2425 2426, 2427, 2428, 2429, 2430! sono tuttavia, a parere dello scrivente, ancora insufficienti agli effetti di una ottima redazione di bilancio. In sostanza, la questione ora agitata, va oonsideirata e risolta anche sotto il profilo di nuove e più rigide norme per la compilazione del bilancio, nonché da una più efficace opera di revisione dello stesso, da parte dei sindaci o da altri esperti. Comunque tutto ciò che in questa materia si può fare, per tentare di sanare il permanente conflitto tra fisco ed aziende onde porre la questione su un piede di sincerità, deve essere tentato con tutte le forze, per il bene della co;lettività. Su questo argomento e relativamente a nostre personali proposte, torneremo e scrivere prossimamente. Mario Bodo

Persone citate: Mario Bodo

Luoghi citati: Berlino, Italia