La stazione di Epsom polverizzata

La stazione di Epsom polverizzata Una torni, d'esplosivo a 1200 km. all'ora La stazione di Epsom polverizzata Stoccolma, 8 novembre. Anche se Londra, almeno la parte « ufficiale » della capitale britannica, ha taciuto finora, la popolazione inglese aveva notato nuove e più preoccupanti caratteristiche nelle telearmì germaniche. Oli abi_ tanti della città, bersagliata di continuo da proiettili tremendi, avevano preso l'abitudine ai non distrarre mai completamente la loro attenzione dal possibile arrivo dei «V lr> e a casa, come in, ufficio o per la strada, mentre conversa vano, mentre mangiavano e forsanche inconsciamente nel sonno, tendevano l'orecchio per percepire il sibilo caratteristico che precedeva di pochissimo l'urlo delle sirene, il concitato gracidare degli altoparlanti: «Attenzione, "V 1" in arrivo », e infine lo scoppio pauroso. Da qualche giorno anche le più esercitate ed attente orecchie erano però sorprese dagli ordigni esplosivi, mentre i boati risnonavuno più potenti e più sinistri. La paura si impadroniva nuovamente della capitale: le imboccaturie dei rifugi erano cinte d'assedio ancor più da vicino, gli sfollamenti tornavano ad essere più tumultuosi e frenetici, i servizi irregolari, il lavoro incerto. Il Governo taceva, ma si mormorava a Londra- Oggi però ha parlato il Bollettino germanico: è entrato in scena il « V 2 » e la Reuter e le agenzie inglesi non hanno più potuto negare l'esistenza di una nuova telearma germanica, che da quasi'una settimana si avvicenda al «VI» nel martellare l'Inghilterra meridionale. Le informazioni, come del resto è logico, sono tuttavia scarse. Da Berlino il D.N.B. si limita a trasmettere: « Dopo ogni messa in azione del « V 2 », il Comanr'r> tedesco ha ricevuto dei rqf -orti diretti, che hanno coni nuoto % successi e VefficaStu, della nuova arma. In merito ai particolari tecnici di essa si può per ora affermare che non si può sentire questo nuovo esplosivo prima della sua detonazione, straordinariamente forte, ciò che forma appunto la caratteristica principale che lo differenzia dal «VI », il quale era visibile nell'aria e tanto che se ne poteva seguire la rotta ed il suo avvicinamento al presunto obiettivo. Da parte inglese ci si' sforza, per ragioni facili a comprendersi, di non lasciar trapelare all'estero notizia alcuna sulla efficacia dimostrata dal « V 2 » nella zona della capitale britannica, tuttavia i corrispondenti neutrali dilla capitale hanno ripetutamente segnalato la straordinaria potenza del nuovo esplosivo. Essi segnalano, per esempio, che la stazione ferroviaria di Epson, situata nelle vicinanze della capitale è stata completamente [distrutta. La polizia londinese vieta rigorosamente l'accesso in questa parte della città a qualsiasi persona. Si apprenda, inoltre, che i quartieri londinesi di Camberwell, Mitchell, Station Roa^l, Sidonp e Edmonton hanno subito danni straordinariamente grandi e che devastazioni simili sono state causate in numerosi altri quartieri di abitazione e in nodi stradali importantissimi. Non mancano inoltre nei servizi delle Agenzie britanniche le supposizioni e le ipotesi, che pur essendo per ora prive di solide basi, hanno induvbiamente un interesse di curiosità. Così il collaboratore della Reuter G. P. Gallagher scrive: Secondo talune informazioni, il «V 2 » potrebbe avere una gittata fra i 200 e i 300 chilometri e una carica di circa una tonnellata di alto esplosivo. Altri informatori descrivono il « V 2 » come un proiettile-razzo piuttosto lungo dotato di un governale verso la coda, come le ordinarie bombe. Qualcuno afferma che sarebbe lungo una quindicina di metri e che apparirebbe come un palo del telegrafo volante che lasci dietro di sè una scia di fuoco. Si dice che la sua velocità superi quella del suono (sarebbe perciò di circa 1200 chilometri all'ora!) e perciò esso raggiungerebbe l'obiettivo prima di essere udito ». Le considerazioni dei neutrali su tale arma concordano ncll'affermarc che essa dovrebbe alzarsi nei cieli per una cinquantina di miglia per raggiungere una distanza, considerevole e dovrebbe "per conseguenza percorrere più di 700 miglia orarie. Si pretende che basi in Germania, Olanda, Danimarca e Norvegia siano adatte ad attaccare le coste della Gran Bretagna. La paura della nuova arma si estende anche al di là dell'Atlantico, dove si afferma ufficialmente da Washington che è «possibilissimo» che i tedeschi lancino bombe volanti sugli Stati Uniti. Il Dipartimento della Guerra e della Marina statunitensi hanno fatto infine una dichiarazione in inerito alla continuazione del bombardamento delle « bombe volanti » contro V Inghilterra dopo la distruzione delle basi di lancio situate in Francia ed altrove. La dichiarazìorre dei Dipartimenti esprime l'opinione che esse possano essere lanciate da bombardieri da carico e da sottomarini.

Persone citate: Gallagher