Primi risvegli

Primi risvegli Primi risvegli Le notizie che giornalmente riceviamo ci informano che, in molte località, i renitenti, isolati o a gruppi incominciano a presentarsi sempre più numerosi per inquadrarsi nei ranghi degli italiani che, col lavoro e con le armi, vogliono far si che la loro Patria vini e 'orni ad occupare quel posto che le assicurava dignità e rispetto fra gli altri popoli del mondo. La clemenza del Duce im offerto a chi è ancora in grado di redimersi la pos. sibilità di riprendere una vita onorata fra gli altri cittadini e di- compiere il proprio dovere per trarre la Patria dal profondo abisso in cui l'ha piombata il tradimento. Questa clemenza ha già trovato una eco nel cuore di molli renitenti e sbandati che vi hanno risposto col loro ravvedimento. Altri e più numerosi vi rispondi ranno m questi giorni che rimangono prima del termine fissa, to dal decreto di amnistia. Chi è tormentato aal dubbio e dall'indecisione ha ancora il tempo per fare un esame di cosciènza, onde non doversi poi pentire amantTnente domani >-- non aver upprofittuto dell'ultima occasione offertagli per togliersi da una situazione che potrà condurlo alle più gravi conseguenze. La clemenza è dei forti c non bisogna calcolare su una sua ripetizione; vi è un limite a tutto, anche alla pazienza di chi lui voluto essere longanime, considerando le eccezionali ctrcos.anzv che hanno portalo molti giovani a straniarsi d<tl loro imperioso dovere. Per tenere questi giovani lontani dalle schiere del lavoro e del combattimento, V insidiosa propaganda nemica e di coloro che le sono asserviti ha insinuato che la Repubblica Sociale non possiede la forza per punire coloro che la tradiscono; mi l'esperienza ha dimostrato il contrario. Prima Domodossola ed- ora Alba, ripresa d'assalto in poche ore da agguerriti reparti della Repubblica non ostante l'accanita resisten¬ za incontrata, devono aprire gli occhi anche ai cicchi. L'azione repressiva si va ogni giorno sviluppando ed intensificando per stroncare senza pietà ogni conato di ribellismo. Perciò un giorno o l'altro giungerà a scovare nei loro prudenti nascondigli anche tutti coloro che, pur non militando nelle bande, si sono dati alla macchia per sottrarsi al richiamo della Patria. Allora la giusta punizione non potrà più essere evitata e, data la natura del reato e l'insania di chi avrà voluto persistervi, non sarà certamente lieve: e le conseguenze ricadranno anche sulle famiglie, disonorate dalla caparbietà e dall'incoscienza di questi loro indesiderabili componenti. Animo, dunque, o giovani sbandati! Presentatevi fino a che ne siete in tempo, il lasciar trascorrere il dicci novembre senza aver risposto all'ultimo appello potrà esservi fatale, mentre con un gesto risoluto e schietto potrete godere domani l benefici di un'esistenza onorata e laboriosa nel consesso di tutti gli italiani, liberati dagli invasori.

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Domodossola