Il perdono segno di forza

Il perdono segno di forza Il perdono segno di forza a a o l o si si a i e ri t e ri a. te a£a o o o. c- eedi oo è an Giorni or sono alcuni gktrnuli svizzeri riportarono le interviste dei loro inviati con alcuni nuclei di fuorilegge sfuggiti alla cattura, durante un'operazione di polizia in vai d'Ossola e sconfinati in Svizzera. Poche parole uscirono dulie bocche di questi uomini delusi, proprio come succede a coloro che, dopo aver spanto ed avuto fiducia in una persona o in ini principio, vedono d'un trullo crollare tutto sotto il freddo volto dell'indifferenza. E le poche parole risuonavano rampogna per coloro che li avevano spinti alla ribel. Ione e li avevano poi abbandonali nel momento in cui più avevano bisogno di appoggio. Avevano compreso \ •'.ribelli» di Domodossola che essi nitro non erano che misere pedine nel gioco politico degli «allenti* i quali erano, e sono, pronti a buttarli a mare non appena il loro interesse immediato veniva attuato. Abbiamo voluto riportare questo episodio perchè giunga a coloro che, incauti, si sono lasciati irretire dalle fitte e sottili trame della propaganda nemica ed hanno scambiato per ideale ciò che in realtà è solo un g'oco di interessi di potenze straniere che tutto hanno da guadagnare dalla disunione e dalla lotta faziosa degli italiani. Di. sorientati in un primo tempo, vittime poi di mestatori e di delinquenti professionali, non hanno più saputo ritrovare il retto scn!ie>-o per rientrare nelle file di questo popolo che ha lottato e lotta e soffre e spera in un domani di giustizia e di libertà. Hun rivestito coll'onpello della lotta di pensiero la lotta fratricida, coll'ideule di parte l'imboscata ed il tradimento e, pur avvedendosi dell'errore commesso e riconoscendo nei capi i loschi profittatori dei | torbidi, liuti continuato per inerzia, poi per timore, la vita a, Illc"" l'etra che si rintana e [non appena sente lontana la ot r- voce delta giustizia che batte con le sue grandi ali alla rt.ccrcu di chi si è messo contro l'autorità e l'ordine costituiti. Quanti tra i cosiddetti «ri- n- ! belli », nelle notti passate al..' sé- l'addiaccio, hun pcnsuto ull'intimilà della casu, al lavoro abbandonato, alla famiglia vergognosa di avere un suo e [membro fra i fuorilegge, ai » rmenmea ra, e sa la dolci abbandoni affettivi dell'uomo pago di se, del lavoro compiuto e della propria onestà.' Innumeri, ne siamo certi, perchè innumeri sono coloro clic, non ostante tutto, sono rimasti onesti e sanno ancora inorridire dinanzi ai misfatti che vengono condannati a consumare. Ed ora, un raggio di luce, come una verde speranza, è venula ad illuminare il cammino di questi dispersi. Non più timore di castighi o di vendette giustificabili, Essi possono tornare alle loro case, possono riprendere le loro occupazioni, il loro posto in seno alla famìglia ed alla società. Possono portare la loro opera di valorosi, perchè molti di essi sono davvero valorosi, al grande lavoro di ricostruzione clic la Repubblica Sociale hn intrapreso per il benessere del popolo italiano. Pos\sono ritornale uomini, senza ii più vergogna e senza timori, e. è ii\'p^-cUlCdeTretoleTÓapodèì fa Repubblica Sociale Italiana e [garantisce loro lu sicurezza fili Sjc.„ c morule e- E ,,„„ creda\0 ,,„„.,,- onestii questi buoni, nonostante i meJsi di contatto coi malvagi, ai isoftsini. ai cavilli della propa i. h 3 gundn nemica che cerca di confondere le carte e gabellare per debolezza questo gesto di comprensione umana, di generosità magnanima. Chi [sa perdonare le offese c guardcire con occhi sci cui colui che .gli è stalo nemico, è il ntT» iforlc perchè con quitto gesto \iii generosi dimenticanza rieìscc a dimostriti! chi egli solo [v nel viro. Cristo, sullo eroico, pirdonò ai suoi crocifisso'.ri. Era il più forte e sapeva ch'essi non sapevano quello che si facevano. Erano dominati da una- diabolica volontà. Come sono dominati da un cattivo valere, uloro estianeo, i molti che oggi, di fronte a tanta fòrte generosità, piegano il capo vergognosi quasi, ma accesi da una subita gioia: che qualcuno abbia saputo comprenderli e perdonarli.

Luoghi citati: Domodossola, Ossola, Svizzera