La capitolazione di Churchill sulla questione della Polonia
La capitolazione di Churchill sulla questione della Polonia ECHI DEI COLLOQUI DI MOSCA La capitolazione di Churchill sulla questione della Polonia Stoccolma, 23 ottobre. Gli echi dei colloqui di Mosca, improvvisamente troncati con la partenza di Churchill e Eden per Londra, continuano a sottolineare il nuovo scacco britannico di fronte al Cremlino. Dice ad esempio il severo organo domenicale inglese Observer: « La conferenza di Mosca non ha avvicinato, il conflitto russo-polacco alla sua soluzione. La controversia ha sempre la stessa acuità di prima in tutti i suoi principali argomenti. Dalle fasi dei colloqui tra Stalin e Churchill, si poteva aver riportato l'impressione che si sarebbe ben pre.sto usciti dal ginepraio. Si imponeva che ilGcverno so vi|t1co sarebbe stato pronto a I , nell'ambito dei poteri conferi \US^ da' gabinetto polacco di riconoscere il Governo polacco ed a ristabilire con esso delle relazioni. Le probabilità di un accordo sono, però, svanite, quando la discussione è entrata nella questione terrS toriale. Stalin avrebbe insistito perchè Mikolaiczik riconosca immediatamente la « linea Curzon » come frontiera orientale della Polonia, ma, Londra, Mikolaiczik non ha accettato che una linea di de mareazione provvisoria, chie dendo che la iproblem-a della frontiera sia fetta «no ana nne deua soluzione del i ~'Sullo stesso argomento, da Madrid si ha, poi, che il Pueblo, fra l'altro, scrive: « I comunicati pubblicati a Mosca ed a Londra sono sufficientemente chiari perchè ci si renda conto che, malgrado i negoziati si siano protratti per più di una settimana, non è stato f:itto alcun passo decisivo in avanti e tanto meno si è pervenuto ad un ao cordo. Mosca ha mantenuto il!suo punto di vista. Sembra | che la prossima seduta ai Comuni debba costituire per Churchill] un problema di non facile soluzione, perchè in essa egli non potrà sorvolare sulla questione polacca con le solite parole vuote di significato di «progressi importanti raggiunti ». Da Berlino si ha, Intanto, che, alla Wilhelmstrasse, si dichiara: « Il comunicato relativo ai colloqui di Mosca tra Churchill e Stalin è una prova del fatto che l'Unione Sovietica era decisa a bolscevizzare gran parte dell'Europa e che Churchill ha dovuto dare il suo consenso. La questione più difficile non ha potuto essere risolta: l'Inghilterra ha definitivamente abbandonato la Polonia ». Della capitolazione di Churchill si ha prova anche in un discorso radio-diffuso dell'esiliato re Pietro di Jugoslavia, in cui il risultato delle trattative di Moscai è commentato in un modo molto interessante. In questo discorso non si accenna più alle truppe nazionali serbe, ma solo all'esercito rosso ed all'esercito del Jospi Drosx-Tito. Re Pietro ha, soprattutto, sottolineato « l'incomparabile a-uto fraterno dei Sovieti » ed espresso « la sua profonda riconoscenza » verso Tito e Stalin.
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