Un inesorabile cerchio di fuoco si è chiuso attorno ai nemici che avevano occupato monte Battaglia

Un inesorabile cerchio di fuoco si è chiuso attorno ai nemici che avevano occupato monte Battaglia I granatieri del Reich al contrattacco sull'Appennino Un inesorabile cerchio di fuoco si è chiuso attorno ai nemici che avevano occupato monte Battaglia Il fronte adriatico si flette senza infrangersi sotto la pressione dell'avversario - Un battaglione britannico annientato nei pressi di Savignano Fronte Italiano, 29 settembre. Nel settore adriatico la grande battaglia ha nuovamente assunto una estrema violenza. Da ormai 55 giorni, inglesi, canadesi, neozelandesi, indiani e greci tentano con fanterie e formazioni corazzate di sfondare il fronte tedesco o di travolgerlo e chiuderlo in una morsa per annientare le formazioni germaniche. Centinaia di migliaia di granate sconvolgono pressoché senza interruzione, il terreno conteso e alzano nembi di polvere sulle valli che si stendono come banchi di nebbia. Mentre i serventi delle batterie britanniche si avvicendano senza interruzione ai pezzi che eruttano un continuo vulcano di fuoco, stormi di aerei si susseguono su obiettivi prefissi cercando, con il lancio in massa e su punti localizzati di una pioggia ininterrotta di bombe e di bidoni di fot foro, di aprire una breccia alle ondate degli assalitori. Nella notte, che neppure con il calar del sole la battaglia concede un attimo di respiro, centinaia di riflettori sciabolano di luce le posizioni tedesche, su cui si gettano a valanga le fanterie e i gmppi corazzati. Sotto questa enorme pressione le truppe di Kesselring hanno dovuto cedere terreno, ma manovrando con anioni di tattica mobile riuscivano ugualmente a conservare l'omo, geneità del fronte che, contorcendosi e incurvandosi sotto gli attacchi concentrati, riusciva ugualmente a mantenersi legato impedendo ogni infiltrazione e ricacciando l'avversario davanti alle nuove posizioni. Nei pressi di Savignano un intero battaglione che aveva fatto irruzione nelle linee tedesche è stato accerchiato ed annientato; trentaquattro carri armati e mezzi corazzati sono rimasti incendiati sul terreno e parecchie centinaia di prigionieri sono cadute in mano ger7nanica. Nelle montagne appenniniche le truppe anglo-ameria?. ne che cominciano a rivelare sintomi di esaurimento per l'eccezionale sforzo compiuto, hanno continuato i loro attacchi con intensità di gran lunga inferiore a quella dei giorni precedenti e ulteriori guadagni faticosamente ottenuti dall'avversario ai due lati del- la strada di Imola sono stati annientati nella, serata. Attorno a Monte Battaglia, occupato ieri dall'avversario, il forte gruppo degli occupanti è stato sorpreso da un poderoso contrattacco germani. co e si trova- ora completamente accerchiato. Disperati tentativi di sortita- sono stati frustrati e i granatieri germanici, che continuano a guadagnare terreno verso la cima, serrando sempre più il cerchio.H firenzeL -IBtìLf ^?S£asa&io U 'aslelf/owntliùfo . „1 V eC\ Montevarchi, 5RN0 S'Gimìo-rtsnOa ■^ivwoKtneToXjjrt^J ■AREZZO km.0, 10 20 30 AQ

Persone citate: Kesselring, Savignano, Savignano Fronte Italiano

Luoghi citati: Arezzo, Montevarchi