27 Settembre 1940

27 Settembre 1940 27 Settembre 1940 I Ministri degli Esteri d'Italia e di Germania e l'Ambasciatore giapponese presso il Reich firmavano, quattro anni fa a Berlino, il Patto Tripartito che, come era specificato negli articoli di cui si componeva, contemplava l'esplicito riconoscimento, da parte del Giappone, del ruolo direttivo delle Potenze dell' Asse per il nuovo ordine In Europa, e, da parte della Germania e dell'Italia, del ruolo direttivo del -Giappone per la creazione di un nuovo ordine nella Grande Asia Orientale. Ma 11 Patto conteneva altre clausole non meno importanti, e cioè quella della reciproca assistenza contro quegli Stati che avessero mirato ad ostacolare questa azione creativa e, soprattutto, quella del reciproco aiuto militare qualora paesi che allora erano ancora estranei al conflitto avesse ro attaccata qualcuna delle tre Potenze firmatarie. Inoltre, era prevista l'adesione di altri Paesi ai concetti Informatori del Patto, al quale, infatti, aderirono successivamente diversi Stati europei ed asiatici. La solenne manifestazione che si era svolta quel giorno a Berlino aveva voluto essenzialmente rappresentare un monito soprattutto per l'America che, non minacciata in nessun modo da nessuno, andava già manifestando, attraverso il suo bellicoso Presidente — il più grande inganna teore di tutti i tempi di un popolo —, velleità ostili verso i popoli che volevano avere finalmente il diritto dì vivere in piena indipenden. za entro uno spazio sufficiente a contenerli, nutrirli e farli prosperare, senza la tutela e H. beneplacito degli anglo-sassoni, dominatori del mondo solo in virtù del sopruso e della prepotenza. La solidarietà fra i tre grandi popoli del Tripartito si è da allora manifestata in ogni occasione e infine attraverso le supreme prove del sangue versato in comune nella lotta immane contro le potenze jugulatrici e si manifesta tanto più salda e operante in questi momenti in cui le sorti del conflitto volgono apparentemente a nostro sfavore. Ma l'ultima parola è ben lontana dall'essere pronunciata e non è detto affatto che dovrà essere quella voluta dal nostri nemici. L'Italia, ha dovuto, per l'Ignobile tradimento mo- narchico-badogllano, subir» una momentanea eclissi, ma va riprendendosi e rappresenterà ancora uri fattore positivo per quella vittoria che, alla fine, arriderà ai popoli che più la meritano perchè sono daJla parte della giustizia. -—: +++ .