I particolari dell'efferato delitto

I particolari dell'efferato delitto I particolari dell'efferato delitto sto la vita al Prefetto Manganici lo ed ai euoi compagni di viaggio, si sono appresi nuovi particolari. II Prefetto è stato assalito presso il casello di Hondissone versoreoceco- le ore 12 del giorno 14. insieme al suo autista, al brigadiere Gabriellini e ad una signora che avevo chiesto un passaggio in macchina per raggiungere Torino. Portati in località. Mazze, pressò un cascinale vicino al fiume Dora, iquattro infelici furono barbara-mente percossi e uccisi con un colpo alla nuca. Le salme furono poi gettate nella Dora. InmicdiHtanicnte si ' dirigeva verso la località ove era stato compiuto jl misfatto, un reparto armato di tì.N.R., Guardie del Duce, fascisti torinesi della brigata Nera « Ather Capelli » e fascisti fiorentini, agli ordini del nostro '0 le del Commissario federale di Firenze dott. Polvani. Conosciuta la bieca volontà dei ribelli di non restituire le salme ed avuta l'indicazione che esse, già ricuperate, si trovavano ne! cimitero di Vallo, i Commissari federali lo raggiungevano allo scopo di impossessarsene, ma trovavano invece predisposta un'imboscata, che però riuscivano a sventare energicamente. In questa occasione veniva catturato abbondante materiale automobilistico abbandonato poco prima dai fuori legge, il cui capo, autore dell'uccisione del Prefetto Manganiel'o, veniva inseguito, sfuggendo tuttavia miracolosamente alla cattura. Catturati elementi che avevano dato ospitalità ai ribelli, la spedizione si portava a Rondissone Qui il dott. Solarci riuniva i prò prii uomini e. convocati i parroci dei paesi della zona noncnè i ! maggiorenti, imponeva un ultimaI tulli di due ore per il ricupero delle salme. I partigiani, che avevano ancora tentato, attraverso intermediari, di porre delle condizioni, erano così costretti a restituirle senz'nitro; tre. e non quatt.'o, essendo stata una trascinata via dalla corrente della Dora. La spedizione, portatasi sul luogo dell'eccidio, provvedeva nlla repressione nel cascinale ove il dottor Manganiello era stato ucciso. Tutte 'e altre operazioni hanno avuto luogo unicamente contro elementi direttamente responsabili o corresponsabili dell'eccidio. Quando le salme, allo scadere dell'ultimatum, furono portele nella piazza antistante alla chiesa di Rondissone. In popo'azione, tre-pidante per quanto avrebbe potuto accadere al paese a cagione del bieco settarismo partigiano, si riversava nella piazza al completo, portando fiori e benedicendo i Caduti. TJna commissione di cittadini rivolse anzi al dott Solare le seguenti parole: «Noi abbiamo conosciuto i ribelli, conosciamo oggi voi di fronte a queste tre salme. Vi assicuriamo che l'episodio ci ha aperto gli occhi ed abbiamo capito da che parte sta la giuBta causa ». Prima di partire con le salme alla volta di Torino veniva dato -1 il saluto al Duce al quale i mi o o o a i o liti e la popolazione rispondevano con una sola voce. Delle manifestazioni di devoto omaggio del popolo seguite all'arrivo delle salme a Torino, ove era stata predisposta 'una camera ardente nei locali della Federazione Fascista Repubblicano, abbiamo già riferito nelle nostre edizioni di ieri

Persone citate: Ather Capelli, Duce, Gabriellini, Manganiello, Polvani

Luoghi citati: Firenze, Rondissone, Torino