Churchill in secondo piano ai colloquii di Quebec

Churchill in secondo piano ai colloquii di Quebec Churchill in secondo piano ai colloquii di Quebec Lisbona, 18 settembre. Come era previsto,- i colloquii di Quebec si sono conclusi con un breve comunicato in cui, fatta eccezione per un accennoiiill'azlone contro il Giappone, ''n resto si limita al soliti accenni alla decisione di vincere ed alla cordialità delle conversazioni. La «Rcuter», per parte sua, riferisce che 1 capi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna si sono impegnati a lanciare un « attacco fulminante » contro il Giappone al termino della guerra in Europa. Roosevelt ha dichiarato che l'Impero britonnico desidera naturalmente partecipare a questo attacco. Al che Churchill ha risposto: « Noi vi parteciperemo con un numero di forze in rapporto alla nostra forza nazionale ». Roosevelt ha fatto osservare, inoltre, che le azioni che hanno luogo nel Pacifico saranno complicate. « In conseguenza di ciò sarà necessario tenere conto in maniera conveniente — ha aggiunto Roosevelt — dei problemi relativi al comando ed alla strategia. Pur potendosi disporre di truppe e di materiale in quantità sufficiente, il problema sussiste sempre per trasportare tutto quanto necessita nei teatri di operazione ». Nei circoli neutrali si osserva che « poca chiarezza » vi è in tutta la conferenza e nelle sue conclus'oni ufficiali e si sottolinea, ad esemplo, che Eden è arrivato a Quebec quando 1 collociuli fra Churchill e Roosevelt erano già finiti. Anche dalle fonti anglo-americane si apprendono poche cose precise. Il « Times », ad ' esempio, riferisce che l'inviato speciale del « Baltimore Sun » dà una versione tutta nuova i. e poco lusinghiera dei piani coi quali Roosevelt è arrivato a Quebec. Egli è Paul V/ard, giornalista molto esperto, ed afferma che Roosevelt avrebbe voluto persuadere Churchill a non partecipare alla campagna contro 11 Giappone. Roosevelt si sarebbe servito di Morgenthau per far comprendere agli inglesi che essi non sarebbero capaci di finanziare una slmile impresa. Ward spiega che solo gli americani sono in condizioni di mettere in linea contro il [ Giappone il materiale navale 9 necessario e che gli inglesi po- ; trebberò limitarsi ad eseguire 1 « in ultimo le sole operazioni di rastrellamento >, di minor ampiezza, nel Pacifico meridionale. Il che per gente che spera di riconquistare Hong , Kong e Singapore 6 poco al- || legro. I Tutti i giornali di qui, intanto, pubblicano da Berlino » un commento del « D.N.B. » #in cui, tra l'altro, si osserva 'v che il ruolo particolare che ■'.Churchill sembra aver sostenuto alla Conferenza non è passato inosservato a Berlino ed emerge, non soltanto nel comunicato finale, ma anche nei primi commenti già pervenuti. Da essi risulta che Churchill, con una chiarezza che non sembra suscettibile di maggiore accentuazione, è sta- I to relegato in secondo piano. La pretesa degli Stati Uniti di assumersi ormai la direzione di tutte le questioni po, litiche e militari è riflessa in maniera solare nel cato.' comuni- A conferenza finita