Le strade verso iI crinale appenninico sbarrate da cortine di fuoco

Le strade verso iI crinale appenninico sbarrate da cortine di fuoco Romba il cannone fra le valli dei monti etruschi Le strade verso iI crinale appenninico sbarrate da cortine di fuoco Fronte Italiano, 16 sett. La pressione nemica m tutto il fronte appenninico si è intensificata ieri, male/rado la imponenza delle falcidie cui le formazioni dell'Armata britannica sono state soggette nelle prime giornate della grande offensiva verso il crinale dell'Appennino'etrusco e, anche gli ultimi combattimenti, si sono conclusi con un nulla di fatt0 perl'avversario che alimenta di continuo le sue file con muodì mezzi e che nella sua supremazia di «omini, cui ri ed aerei vede le uniche sue possibilità di successo. Per la conquista delle strade, che dal versante settentrionale dell'Arno si arrampicano sino al dorsale appenninico er scendere poi, coinè afluenti di un unico grande fiue, verso l'Emilia e il piano, l Comando alleato adotta nci tattica che è impostata sull'impiego in massa di grandi forze, senza tenere conto alcuno delle perdite, e svolge i suoi attacchi con una serie in calzante di manovre n.Wir«»'/-ai lati delle urtate pnncipalxA. - 1 * - r ■ i evitando, per quanto possibile, l'attacco frontale che, sin dalle prime ore, si è rivelato infruttuoso. Ma, anche ieri, la difesa è stata strenua e non sono valsi i bombardamenti a tappeto, gli attacchi a vólo radente degli aerei, i martellamenti di artiglieria che metro per metro grandinavano il terreno di proiettili, per aprire la strada agli assalitori e, dalle pieghe montane, dalle postazioni in caverna, dai picchi dove impossibile sarebbe parso il portanti un cannone, nulle ondate nemiche è caduta una continua pioggia di fuoco e di ferro che r.e ha frenato e irrestato ogni impeto. A nord di Firenze le formazioni alleate, che dopo cinque attacchi consecutivi erano riuscite a fare irruzione da una parte e dall'altra della strada*, del Col di Giogo, nella tarda serata di ieri sono state nuovamente respinte sulle posizioni di partenza, mentre fanterie nemiche che avevamo tentato di aggirare la linea di sbarramento, sono state annientate nel corsoci violenti e sanguinosi combattimenti spesso corpo a corpo. Anche un assalto tentato dagli~inglesi con forti gruppi corazzati sulla strada di Borgo San Lorenzo, è riuscito completamente vano e i carri armati, i cannoni e le autoblinde del nemico, martellati da- tutti i lati, sono stati m gran parte dispersi. Nel settore adriatico il nemico continua il suo sforzo per allargare il fianco sinistro del suo cuneo sulla piana costiera. xcendono di continuo"sulle col-\He combattimenti cruenti si ac-j line che si addossano ai margini orientali del Montefelt.ro, dove unità inglesi ed indiane, con l'appoggio di pqfenti forze corazzate, tentano invano di aprirsi un varco nelle linee germaniche. Cunei nemici infiltratisi in profondità nel teatro principale delle operazioni sono stati distrutti con immediati contrattacchi o respinti fino al punto di partenza, da granatieri del Reich e, attorno a due villaggi più volte pas¬ sati di mano e nelle strade di San Lorenzq^in Campo, si combatte strenuamente. Lungo la litoranea gruppi di truppe paracadutiste germaniche, che da quattro settimane si trovano impegnate in violenti combattimenti difensivi, hanno respira, durante l'intera giornata di ieri, poderosi attacchi che gli inglesi hanno lanciato con l'appoggio di potenti concentramenti di forze.

Luoghi citati: Emilia, Firenze