I franco-americani fermati sui primi tornanti del Monginevro

I franco-americani fermati sui primi tornanti del Monginevro La zona di Brianzoli nuovamente al centro della lotta I franco-americani fermati sui primi tornanti del Monginevro Fronte francese meridionale, 14 settembre. La pressione franco-americana contro i passi del confine alpino continua aspra ed energica, ma i germanici, con ugual tenacia, si oppongono in tutte le zone di combattimento agli attacchi avversari. Nei loro tentativi di trovare un varco nel saldo schieramento tedesco le truppe di Patch spostano continuamente l'epicentro dei loro sforzi. Dopo le battaglie a Sospetto, al Colle della Maddalena e sul Moncenisio, i francesi e gli statunitensi hanno ripreso t loro attacchi contro il Monginevro. Briancon è stata nuovamente teatro di lotte uccanitissi- me. Dai margini orientali della città gli attaccanti si sono spinti lungo la strada del passo italiano, ma già ai primi tornanti le batterie divisionali germaniche ed i mortai con il loro fuoco micidiale, disperdevano il grosso delle fanterie nemiche. Solo pochi uomini sono giunti a contatto delle postazioni tedesche di armi automatiche e sono stati facilmente respinti dagli « AlpenjdgW ». Combattimenti di minor intensità harno pure avuto luogo nei pressi di Lanslebourg. ai piedi del Colle del Moncenisio, ad ovest del Colle della Maddalena e a Sospetto. Anche qui le puniate avversarle contro le fortificazioni tedesche sono siate nettamente stroncate, il più delle volte, grazie al solo intervento dei cannoni. I pezzi della Wehrmacht hanno pure bersagliato con il loro preciso tiro le retrovie e molestato i movimenti delle forze nemiche. Sempre enigmatica appare la ragione dell'assenza di Stalin dal convegno ed anche Early, segretario di Roosevelt, alle domande rivoltegli dai giornalisti in proposito, se l'è cavata invocando la scappatoia del «segreto militare». Egli ha, però, ammesso che la conferenza avrebbe dovuto svolgersi a Fairbanks, nell'Alaska, ma che anche qui Stalin si è rifiutato di intervenire. Allora si è scelto Quebec. Circa la guerra nel Pacifico, si afferma, intanto, da più fonti che un contrasto sarebbe sorto fra Churchill e Roosevelt sul nome del comandante supremo « alleato ». Roosevelt l'avrebbe spuntata nell'imporre un comandante americano, ma anche su questo non si sarebbe raggiunto l'accordo. Il Presidente, infatti, punterebbe su uno dei due ammiragli King e Nimitz, fautori di un immediato attacco navale alle isole giapponesi ed alla costa cinese, mentre Churchill sosterrebbe la candidatura del generale Mac Arthur, fautore di una lenta riconquista delle Filippine e dell'Indonesia nrima del tentativo di sbarco in Giappone. Uno > Siiermarni ; francese. distrutto sul fronte (Foto Stoditòerg). fGÌNÉVRA/ ■M 0 25 1ÒP Bonneii'lle SV\ZZER& '-.g.s.bernardo .•*' o Chamonix0 ^..CEHVifio-' Anriecv m bianco Chat-llon I •'RS.BtRvtAMO _o^-" Mbertviile Aosta «Si Bourg -.(sbA . Il) WStiersM^ JyìwoV wouctH'Sio: ~Wyaroì5 MOMGmEVHO^ (cj-v TORINO Brianco9 "^Pine/òlo * l'Bra ' P.MA00ALÌM» wonerojpssano' .Oeinon7erYC[i<j>eo Barcellonette-.

Luoghi citati: Alaska, Aosta, Bra, Filippine, Giappone, Indonesia, Moncenisio, Torino