CONSTATAZIONI sulla campagna di Francia

CONSTATAZIONI sulla campagna di Francia CONSTATAZIONI sulla campagna di Francia li vallo atlantico è stato su. pevate; se non «a proprio un bluff ». diranno i P1U- ce\\° qualcosa di Sdegnato a lo ''nn0 i/affermazione è falsa, perchè il vallo ha restatilo per Ifn due mesi all'impeto di una cinquantina di divisioni anglo-americane ed «ordite non riparabili, co- foro nerdite non npar me le stesse comunicazioni ufficiali nemiche hanno dovu 10 riconoscere per Slu="n carsi dinanzi all'opinione pubblica e permettendo al comando tedesco di orientarsi *ui possibili sviluppi dell azione. P II vallò atlantico è stato attaccato nel punto nel quale ai fini strategici poteva dare ed ha dato, invero, ì maggiori risultati e cioè sulla direzione più breve che conduce a Parici Ma, in fondo, cosa era il vallo atlantico, se non una solida e spessa corteccia intorno ad un ampissimo quadrilatero, 11 cui perimetro era lungo migliaia di chilometri e che una volta inciso nel punto di maggiore rendimento e prodotta un'ampia falla dava modo ad un ampio dilagamento che rendeva naturalmente sterile tutto il resto della costruzione ? Di qui l'insistere del nemico nella stessa direzione più redditizia che si cercava di ampliate. Era logico quindi che tutte le sistemazioni difensive del sud-ovest dovesse ro essere abbandonate, mentre quelle del sud-est dovessero rispondere al concetto di armonizzarsi alla difesa che veniva svolta a nord, tanto che ben altrimenti tenace sa rebbe stata la difesa a sud, se le armate del maresciallo Blaskowitz non fossero state costrette ad accordare il loro operato con le azioni delle armate del nord. Ed il terreno con le catene della Provenza, del Delfinato, della Savola ad oriente e delle Cevenne ad oc. cidente della valle del Rodano si prestava a meraviglia per ostacolare qualsiasi avanzata verso nord. Tutto ciò naturalmente appare catastrofico agli ignari di cose militari ed ai molti che giudicano ormai la Germania come spacciata. 10 farò loro un semplice ragionamento: la Germania doveva per molivi di prestigio tenere occupata tutta la Francia e fortificare tutte le sue frontiere marittime e terrestri, tranne quella alpina, disperdendo le sue forze per una estensione approssimativa di 2500 chilometri che ora saranno ridotti a poco più di 500, tanto che le armate di .von NiUge saranno in grado probabilmente con le loro sole forze di tener testa all'avversario, perchè il terreno è l'otto da continui corsi d'acqua, da boschi ed a sud-est è coronato da alture di notevole altezza, costituendo cosi una linea continua che dalla Mosa si porta ai Vosgi con una zona particolarmente fortificata fin dal 1914. Assistiamo quindi ad una corsa veloce a chi arriverà prima alle frontiere dell'Est. Gli anglo-americani mirano ad annientare le armate tedesche, prima che si possano attestare sulle linee prestabilite; i tedeschi con soste continue e successivi sbalzi si spostano indietro reagendo sistematicamente ed infliggendo dure perdite all'avversano che deve pa gare a prezzo di sangue ogni sbalzo in avanti. 11 programma anglo-ameri cano è evidente: annientare l'esercito tedesco prima che possa sistemarsi su posizioni preparate, in modo da trovare in seguito libera la via del Re no; i tedeschi si prefiggono invece di risparmiare uomini ed energie e di guadagnare tem po, perchè fidano su i nuovi armamenti e sulle riserve che vengono ad essere disponibili Morale: il coefficiente tempo non è più dalla parte degli anglo-americani e soprattutto degli inglesi per due ordini di ragioni: una di carattere mili tare, l'aitra di carattere politico. Gli inglesi, dopo le esperienze fatte 4 finalmente » sulla loro pelle, hanno un terrore dei nuovi armamenti; avvezzi a far fare la guerra agli altri paventano terribilmente un ul teriore salaFso, sono cioè seriamente preoccupati degli ulteriori effetti della rappresaglia n. 1, la quale, nonostante tutti 1 bombardamenti di di sturbo continua a vomitare fuoco con un crescendo continuo, tanto che attualmente sono utilizzabili solo i porti che si trovano a nord della linea Yai'diff-Hull e se si procederà di questo passo tutta l'Inghilterra e la Scozia saranno battute e gli Inglesi si troveranno nelle condizioni di quegli individui, che trovandosi in un '"ngio antiaereo bombardato, a,quale siano rimasti ostruiti g« ingressi e dove le tubature fieli aequa siano rotte, minacciano di affogare Ma vi è anche una ragione "i carattere strettamente Bollico e cioè che la guerra dal punto di vista affaristico (ed e_questo il solo lato che interi in?1 1Ing'lilterra) è un com1 irin fallimento, perchè ormai l'in, ilro ad ogni inglese che 'Inghilterra lavora per la prima volta nella sua storia per "egli interessi stranieri: nordamericani o russi, ma non certamente inglesi; le sue colonie ■s°n ipotecate o comperate od 0.r,'"Pate dai nuovi padroni statunitensi, i quali arrogantemente glielo fanno capire in Ultu i modi; l'Inghilterra che Per secoli aveva lottato per la, sua insularità contro le poten-. — i------ cugini%™S^h^Srj da padroni in casa sua con il loro esercito, non solo, ma con compagnie radiofoniche ame- ^!cane a carattere permanente Cbe attra VPrc-, la nnAa n 1 H jje attraverso le onde elettri cne diffondono sull'Europa i 'oro programmi politici e commerciali, erme se l'Inghilterra losse uno dei 48 Stati della Lonfederazione.- Quindi bisogna far presto; è necessario schiacciare la Germania per i primi di ottobre, perchè il bilancio è fallimentare; si minaccia di rimanere in camicia in caso di guerra vittoriosa — grida Churchill; aggiungasi il terrore per i nuovi mezzi di rappresaglia preannunciati dalla Germania, onde la necessità di occupare al più presto le officine ove questi ordigni si fabbricano. Qualche mese fa si osava scherzare in Inghilterra su i nuovi mezzi di guerra germanici; oggi non si fa più dell'ironia di cattivo gusto, perchè l'opinione pubblica non Ut tollererebbe. Consideriamo invece quali sono gli interessi tedeschi: raccogliersi dietro la linea di. difesa di cui ho fatto cenno ed attendere che gli angloamericani esauriscano il loro potere offensivo, salvo in un secondo tempo scaraventarsi .addosso con tutte le riserve che si sono venute a costituire con gli elementi tratti dal sud della Francia, e dalle unità non impiegate nei settori ove il nemico non ha nemmeno tentato di attaccare e dalla Germania stessa. Questi mezzi sono ultra potenti e pare che il servizio informazioni inglese ne sia venuto a conoscenza senr.a però poter determinare di quali mezzi si tratti e cosi non essendo riuscito 11 colpo di Stato dei 20 luglio, se non dovesse riuscire l'offensiva gli inglesi considererebbero d'aver perduto la guerra definitivamente. Se noi ricordianio la difesa russa di Stalingrado mentre le truppe tedesche dilagavano nel Caucaso si comprenderà che il possesso definitivo di un territorio è sempre subordinato all'annientamento dell'esercito avversario. Ma ciò per quanto si riferisce all'esercito tedesco è di là da venire. Intanto ad Oriente, tranne in Romania, ove, avvenuto un processo di collasso di ordine politico simile al nostro, hanno sopperito il valore dell'esercito tedesco e di quello ungherese, tutto il fronte è fermo e pare quasi che i russi prendano fiato per vedere meglio quello che succede ad occidente. L'esercito tedesco può permettersi il lusso di un altro anno di guerra di posizione in terreno preparato e di dissanguare il nemico a piacere; può l'esercito angloamericano fare altrettanto? Non vi è nulla di peggio del fare delle profezie in tem po di guerra; le hanno fatte uomini politici che avevano elementi nelle loro mani ben maggiori dei miei e con pes simi risultati. Ma non vi è dubbio che questo è il punto cruciale della storia europea. Io non mi meraviglierei se, qualora le cose andassero ancora peggio per l'Inghilterra, come questa affannosa ricerca immediata di una soluzione favorevole tende a dimostrare, essa si rivolgesse per una mediazione a Mussolini come nel 1938. Quell'aurora che sembrerebbe oggi follìa auspicare potrebbe essere oggi più vicina di quanto noi stessi fedeli di un'Italia libera non potremmo sperare. Certo ogni italiano ragionevole, che sappia mettersi al di sopra delle piccole questioni personali e dell'odio di parte e voglia guardare con occhio sereno tutto ciò che accade, deve riconoscere che ancora oggi in questa apparente incertezza e mentre gli avvenimenti sembra debbano precipitare ai nostri danni, Mussolini rimane « la migliore carta e * l'unica » che ancora noi possiamo giuocare. Egli è l'unico uomo che ancorò ci permetta di attraversare una frontiera a viso alto .lenza dovere arrossire di fronte ad amici ed a nemici per trattare la difesa dei nostri giusti e legittimi interessi. Solo chi ha conosciuto il prestigio di una Nazione attraverso il nome di un uomo, particolarmente alHestero fra italiani e stranieri, può comprendere il * sale » delle mie parole. Attendiamo quindi sereni l'esito della grande battaglia che si combatte in Francia anche per noi; non facciamo deduzioni catastrofiche inutili e non creiamoci euforie anticipate; osserviamo con quanta serenità l'esercito tedesco combatte nel suo sesto anno di guerra e si appresta alla prova e pensiamo che anche un'armata italiana, Ma. pur piccola, lo fiancheggia desiderosa, di cimentarsi per riaffermare il diritto solenne di un popolo tradito alla vita. Maurizio Bassi dcsmsddsgt

Persone citate: Blaskowitz, Churchill, Maurizio Bassi, Mussolini, Pate