Il barbaro eccidio dell'ultimo bombardamento sull'abitato di Genova
Il barbaro eccidio dell'ultimo bombardamento sull'abitato di Genova Il barbaro eccidio dell'ultimo bombardamento sull'abitato di Genova Genova, 11 settembre. Gli ulteriori accertamenti sull'ultima incursione effettuata in più ondate da aerei nord-1 americani la sera del 4 corr. sulla nostra città, danno un aspetto ancora più tragico al barbaro eccidio che ha suscitato nella cittadinanza un'ondata di sdegno indicibile, il quale si manifesta nel contìnuo affluire di volontari per la rimozione delle macerie. Il monumentale centro della città è letteralmente sconvolto; fra l'altro, è stata completata la distruzione del Carlo Felice e alcune bombe sono cadute persino nel lontano quartiere di Staglieno. Si calcola che le bombe di grosso calibro cadute sull'abitato cittadino superino le 150 e un episodio di particolare gravità si è verificato nel punto centrale di Genova, piazza De Ferrari, dove un grappolo di bombe è caduto davanti all'ingresso di una galleria-rifugio travolgendo quanti stavano per inoltrarvisi. Sotto le macerie, dal primi accertamenti, sono rirnajtl più di 200 civili uccisi e a diverse centinaia ascendono 1 ceriti, mentre fra 1 numerosi sepolti vivi estratti con un lavoro feb orile è stato tratto in salvo il giornalista Guido Coppini, miracolosamente Incolume, rima sto per sei ore sotterrato accanto alla madre che è, invece, deceduta. Sul terriccio che ingombra l'accesso al rifugio, nello stesso punto In cui maggiore è stato il numero delle vittime, l'Arcivescovo di Genova, cardinale Boetto, ha officiato una Messa funebre, nel corso della quale ha bollato con parole di esecrazione gli autori di questo nuovo crimine che «costituiscono l'espressione di una barbarie quale non si credeva potesse esistere in questo secolo ». Nel corso della notte seguente al bombardamento aered da caccia nemici hanno mitragliato militi dell'Unpa e volontari dei lavoro che, alla luce di riflettori, acavavano fra le macerie. iNcggiagtels
Persone citate: Boetto, Carlo Felice, Guido Coppini, Staglieno
Luoghi citati: Genova
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