I "fuori legge,, queste colombe...

I "fuori legge,, queste colombe... I "fuori legge,, queste colombe... A quanto pare il nostro articolo del 13 agosto scorso dal titolo '< Che dobbiamo ai fuori legge ? » ha pestato c non poco i patriottici calli agli illustri redattori dell'anonimo foglio comunista dal reboante e pauroso titolo « Il grido di Spartaco»; e, pertanto, direttori e redattori sono partiti lancia in resta come un sol uomo in difesa dei « banditi > da noi ingiustamente accusati di essere causa non ultima di tanti disagi ai quali è soggetta di questi tempi la popolazione torinese. Certo si è che le argomentazioni addotte dagli esimi contraddittori sono di una tale evidenza che, dopo di averne preso visione, a noi poveri tapini de La Stampa non è rimasto altro da fare che cospargerci di cenere la testa, cingere i fianchi con un rude cilicio, e prostrarci pecoroni sulla pubblica piazza per batterci il petto corani populo e chiedere scusa al colto e all'inclita di aver osato dir male di quel fior di galantuomini, di quelle anime mistiche e miti, di quelle notevoli tempre di ascetici innamorati d Italia che volgarmente vengono chiamati « fuori legge », « ribelli », x banditi », ecc. ecc.... Si sono dati alla montagna?: ma via, tutti sanno benissimo che ciò essi hanno fatto perchè chiamati da superiore vocazione religiosa a dedicarsi alla vita contemplativa per macerare le loro carni nel digiuno e nell'astinenza; ...sono soltanto degli umili e modesti seguaci di San Domenico, di San Francesco, di Sant'Antonio che, alle tentazióni del mondo ed al pericolo di dover fare la guerra sul serio, hanno preferito le valli e le giogaie alpine dove, novelli eremiti, pregano Iddio r tutte le ore del giorno e della notte per la loro Patria adorata alle cui sciagure di ieri e di oggi loro — poveri cocchi — non contribuiscono per niente, Certo i perfidi accusatori, i luridi gazzettieri, gli autentici venduti al nemico siamo noi che ci siamo permessi attribuire a mai esistite malefatte di cosi pure colombe tutti gli inconvenienti relativi al ritardo dei segnali di allarme aereo, alla mancanza di carne, alla boicottata trebbiatura, all'insufficiente dotazione di legna per il riscaldamento invernale, alla stasi cronica della circolazione tra ni viaria cittadina, agli atti di terrorismo, ecc.... ecc. E noi, come già detto, ci stavamo già avviando in mesto e ben ordinato corteo verso piazza Castello per far pubblica ammenda di tante nostre menzogne quando la nostra attenzione è stata richiamata dalle seguenti frasi ciclostilate sul precitato foglio clandestino e che qui appresso testualmente riproduciamo: cSe l'allarme non t> dato a tempo è perché ni tedeschi preme molto ili pili la produzione bèllica che la vita desìi italiani. I tedeschi nai.no benissimo tinundo gli apparec'hi ni avvicinano, lo prova il ratto ilie radio in lincila nazista dà avviso della distanza e della direzione dee'i apparecchi quando questi sono ■incora molto distanti dalla, città. I.a menzocna de! giornalista, fascista ha lo scopo di preparare un a libi ne', caso che a Torino succeda nini» a Dannine, dove, per Impedire che andasse a male una colata, 500 operai sono morti sotto il boni ha rda mento. «K' vero che i partigiani sabotano le centrali e la conduzione ilell energia elettrica; lo scopo di[•hiarato è quella ,\\ paralizzare la produzione e i trasporti bellici del tede.-.u; è questo un contributo notevole alla guerra, di liberazione. Se peti mancano le voi ture tranviarie, ciò lo dobbiamo a quel - bravi nazisti che le caricano in ferrovia, e le mandano in Germania do\e devono servire di casa al senza tetto. « IC vero che I contadini boicottar» gli ammassi del bestiame e che si rifiutano di consegnare il grano ai piedoni nazisti, è vero che i patrioti in armi li appoggiano con la forza del loro braclo armato, è loie, dovere patriottico. .Ma quando il lurido scriba due che i tedeschi non hanno bisogno del nostro bestiame e del nostro grano perche «hanno ben altre fonti di rifornimento» mente sapendo di mentire », E adesso, dopo esserci ben bene stropicciati gli occhi, vien fatto di chiederci come mai i menzogneri, i falsi e i venduti siamo noi: o che, dunque, non avevamo affermato proprio noi che tutti gli inconvenienti di cui sopra c che creano un notevole stato di disagio nella popolazione civile erano dovuti proprio ai >< fuori legge »? E' certo che, per quanto riguarda la prima affermazione risulta positivamente a tutta la popolazione di Torino «he fu 1 oppressione nazifascista a iar bombardare nel 1942-43 il centro urbano cittadino e a far macellare la popolazione civile che in Piazza Castello in via Roma ed in Piazza San Carlo si rifiutava di proseguire :l lavoro nelle importanti industrie belliche situate nelle località anzidette: cosi come è pacifico che la radio che oggi avverte questa stessi popolazione dell'avvicinarsi o meno degli apparecchi « liberatori •> parla soltanto in lingua tedesca oppunco per non rar comprendere niente a questi poveri italiani oppressi e creare uno stato di panico e ui confusione che possa facilitare i reconditi e loschi fini dei loro brutali oppressoricosicché quando quella stessa radio dice per esempio- 'Attenzione!... attenzione!... in direzione sud-est sono in volo di avvicinamento apparecchi nemici: distanza km. 20 ■■> non e che un'allucinazione dovuta a un nostro sviscerato e ben pagato servilismo per i tedeschi che ci fa sembrare che 1 avveramento venga pronunciato in lingua italiana Potenza dell'oro!... quali mai allucinazioni avvengono r.->r causa tua! Sempre in merito alla pri-

Luoghi citati: Germania, Italia, Potenza, Torino