La malafede nemica in una nota dell'organo laburista

La malafede nemica in una nota dell'organo laburista L'ITALIA E LA PACE La malafede nemica in una nota dell'organo laburista I consigli di Radio-Londra agli affamati - La borsa nera legalizzata nei prodotti farmaceutici Tangeri, 8 settembre. Il Dailg Herald, in una sua nota sul recente viaggio del Primo Ministro britannico] nelle terre invase e sulle suel parole in merito al trattamen-| to da farsi al nostro Paese dopo la guerra, in caso di una| vittoria alleata, scrive: 1«na manifestazione della tipi ca malafede ingiese. La dichiarazione di Chur-|chill.qhe l'Italia non può at- tendersi di sedere al tavolo 1 della pace a! pari delle Na- zioni unite, è stata franca e!logica. Sia che il cuore del popolo italiano fosse o non fosse per la guerra, resta che esso ha appoggiato il Gover- no che ha combattuto gli al-1teati s. Nulla di sorprendente. Se,'nondimeno, si ricordano le imbottiture di crani fatte dal-Ila propaganda anglo-america- na fino all'8 settembre 1943,1 premessa fondamentale deli tradimento regio e della beffa giocata da Londra ai danni di' una parte del popolo italiano,1 non si può far a. meno di ac cogliere questa pubblicazione dell'organo laburista che come Del resto, a Roma, la politica non ha oggi che una dehole eco e riguarda ancora i cattolici comunisti, i quali \ hanno assunto la nuova e cu riosa denominazione di <■-. Sini stra cristiana Un chiari \ mento esplicativo reca che ] l | | l'abbandono del termine « comunista » è stato suggerito dalla diffidenza delle autorità e delle masse cattoliche. La situazione alimentare continua, intanto, a tenere il primo posto nei problemi da risolvere. Dai giornali, dalle riviste e dalle agenzie di informazione, essa e passata ieri |S6ra ai fastidi di Radio-Lon dra, in lingua italiana, 1 Dopo averne constatato la gravità, l'emittente nemica !ha detto che della necessità e urgenza di rivedere il pro gramma stabilito per i soc corsi. 3i sono convinte anche le autorità alleate. Rilevato, 1quindi, che la partenza da Ro ma alla volta di Washington 'del generale William O'Dwjcr, capo del reparto economico Ideila Commissione alleata di controllo, per consegnare a 1 Roosevelt il rapporto di cui i ieri abbiamo dato notizia, co stituisce «un indizio delle pre' carie- condizioni? — accidenti 1 a%h eufemismi! — in cui si trovano gli abitanti, ii commentatore ha soggiunto che * è, tuttavia, bene che gli italiani non si facciano, al riguardo, troppe illusioni, in quanto la situazione dell'Italia occupata è così complessa, che non si pcssor.o attendere, nè sperare miracoli, e cioè una immediata distribuzione di viveri, di medicinali e Ji indumenti alla popolazione più bisognosa. Per realizzare ciò >^ occorrerebbe essere muniti di una bacchetta magica, . come nelle storie delle fate, 'per cui bisogna aver fiducia [nell'azione dell' UNRRA, l'ente preposto ai soccorsi e alla ricostruzione delle «Nazioni Unite •> (che però, come si è I visto ieri, non è stato ancora | chiamato ad intervenire in fa' vore dell' Italia per l'opposizione della Grecia s della JuIgoslavia), e nell'interessamen;to di Myron Taylor, inviato : speciale di Roosevelt presso il Vaticano ». Più cinico, ma più sincero, il Daily Express, ^conclude un grave articolo in argomento, scrivendo in merito alla Capitale: ■sii vettovagliamento e ia luce costituiscono motivo di preoccupazione per i romani, nè al riguardo si può sperare in qualche migiioramento. Roma dovrà continuare a soffrire la fame fino a quando perdurerà l'attuale situazione militare In relazione a ciò, è anche la questione dei prodotti far: inacetitici. Ora il Ministro degli interni, con suo decreto ha stabilito di autorizzare l'aumento dei prezzi nella misura ! dell'80 per cento. In tal modo, j sia pure nel lodevole intento di moralizzare e normalizzare II prezzi stes.si, si è venuta a dar valore legale alle imposizioni della borsa nera, che si aggirano appunto sull'aumento autorizzato. Bonomi ha. inoltre, deciso di l emanat e un decreto, in base al quale è proibito fregiarsi dei i distintivi commemorativi della j campagna di Albania, del nastrino della Croce di Scanderi beg e dei distintivi della campagna di Albania, di Grecia e I Jugoslavia,

Persone citate: Bonomi, Myron Taylor, Roosevelt, Sini, William O'dwjcr