I britannici impegnati sul fianco da contrattacchi di granatieri tedeschi

I britannici impegnati sul fianco da contrattacchi di granatieri tedeschi I combattimenti sull'ala, adriatica I britannici impegnati sul fianco da contrattacchi di granatieri tedeschi Ifo.„„„ „ „.,„ ;.. „„„,..,;,; maltempo e che in <™""<' • Fronte Italiano, 8 settembre. L'odierno bollettino « alleato », a giustificazione del rallentaménto subito dall'offensiva dell'VIII Armata sull'ala adriatica, dice che le operazioni sono stale ostacolate dal combattimenti sono spinti « potenti contrattacchi germanici ». Non è una formula che rie.r sea nuova per chi abbia modo di seguire i comunicati nemici quella del maltempo che impedisce gli attacchi alleati mentre consente ai tedeschi di sferrare contrattacchi così potenti da originare scontri accaniti, ma questo sia pur slridentissimo contrasto ha importanza in quanto viene a dare l'avallo anglo-americano alla fase di stasi che ha subilo negli ultimi due giorni l'offensiva nemica sul fronte adriatico. Lo sforzo britannico ha, indubbiamente, conseguito vantaggi territoriali e strategici, portando la minaccia di sfondamento della difesa germanica sino a pochi chilometri da Rimìni e, cioè, in prossimità dell'angolo meridionale della piana del Po, ma proprio quando necessitava disporre di forze poderose per frantumare il diaframma e spezzare l'ultimo tratto del corridoio, Leese si è trovato con le sue !divisioni migliori decimate e le *«c formazioni corazzate riìdottc alla metà degli effettivi cui disponevo venti giorni or \sòno, all'inizio della spallata \in direzione di Rimini. ] Kesselring alla superiorità . j. j , numerica e di armamento deh nemico ha opposto una tutticuìdi logoramento caparbia cheìnon ha subito soste in nessun\punto, sganciando lentamente! le sue forze, lasciando Sfocia-! re il nemico sino a Cariano ■ di una zona sempre più ri- stretta, portandolo così a tro-ìcarsi schierato con il /ionco| sinistro in posizione diagonali, nei confronti della costa, e costretto, per evitare la minaccia di un possibile strozzamento, di impegnare notevoli forze nella zona montana del Montefeltrc dove inefficace diventa il tiro delle artiglierie navali. Inoltre, la strozzatura compresa fra il territorio neutrale della Repubblica sanmarincse e l'Adriatico è saldamente. protetta da parte delle forze] che Kesselrinii è riuscito al syanciare indenni durante f„/-jto il corso dell'offensiva nemi- ca, preferendo cedere terreno al nemico piuttosto che cor-1di tino sfonda- rere l'alea men to. Questa è la situazione che deve ora affrontare il nemico per ixiterc sfruttare i successi iniziali: farsi largo, trovare respiro e liberarsi il fianco., per poi, con nuove forze in sostituzione di quelle esaurite, tentare lo sfociamento nella valle del Marecchia e, di qui, trovare sfogo ai suoi corazzati sulla via Emilia. In questo senso vanno quindi intesi gli scontri degli ultimi giorni attorno MacerataFeltria e Saludecio, l'ammassamento di corazzati che, sotto il continuo martellare delle artiglierie tedesche, gli alleati « ,1 „ ■ > Ih effettuane nella valle del Con- ìca e i violenti contrattacchi dì ìdisturbo dei graantieri del<\Reick. ! Nella zona a sud di Corvino ! un feroce scontro fra le fan- ■ ferie germaniche e forze co- ramate nemiche ha portato ìalla distruzione di 31 carri | Sull'ala tirrenica del fronte. a nord di Firenze e nei pressi dj Lucca, non si sono avuti che scontri locali, mentre notevoli contingenti amerioani si stanno riunendo a settentrione dell'Arno j

Persone citate: Corvino, Kesselring

Luoghi citati: Firenze, Lucca, Rimini, Saludecio