Re Michele fa assassinare Antonescu ed offre la Romania all'invasore bolscevico

Re Michele fa assassinare Antonescu ed offre la Romania all'invasore bolscevico Un altro sovrano che tradisce il suo popolo Re Michele fa assassinare Antonescu ed offre la Romania all'invasore bolscevico Un Governo Nazionale di patrioti si è costituito per continuare la guerra a fianco dell'alleata Germania contro il monarca traditore e la cricca di Maniu e Bratianu e dei comunisti Berlino, 24 agosto. Il D.N.B. comunica: Re Michele di Romania ha rivolto un appello all'Esercito romeno per indurlo a cessare la lotta contro l'invasore bolscevico. Il Capo del Governo romeno, Maresciallo Antonescu, è stato eliminato con un atto di suprema viltà in un'imboscata tesagli dal re e da una cricca di traditoli, di politicanti anglofili e di magnati rcazioìiari. Un sedicente governo democratico, insediato dal sovrano sotto la vecchia etichetta di Manin e di Bratianu, ma in realtà costituito da comunisti, ha offerto a Mosca la consegna del Paese. In tutto il territorio romeno sono scoppiati rttsordtrct. Un gruppo di patrioti ha costituito un nuovo Governo Nazionale che ha rivolto un appello all'Esercito romeno dichiarandosi nettamente contro il re e il suo tradimento ed esorta i soldati a continuare la lotta contro il bolscevismo per la vita e la libertà contro la morte e la decadenza. L'appello dei patrioti all'Esercito e al Popolo L'appello del Governo Nazionale Romeno all' Esercito ed al popolo romeno dice: Romeni!. - La vostra vita e la vita dei vostri figli e dell'intera Nazione sono in pericolo. Dopo che i nostri valorosi soldati, per lunghi anni, eroicamente, hanno difeso il loro suolo, re Michele, docile strumento di una piccola camarilla di corte e di una cricca di traditori ha soppresso il Capo dello Stato, Antonescu, e vuole, mediante un tradimento vergognoso, consegnare la Romania al nostro mettale nemico, il bolscevismo. Re Michele promette la pare; in realtà, però questa pace non significa che l'occupazione della Nazione da parte delle armate rosse e la conse- fuente bolscevizzazione del aese e la schiavitù del nostro popolo. E' un'infame menzogna che inglesi e americani abbiano garantito l'indipendenza romena, poiché, in - realtà, essi già da lungo tempo hanno promesso la Romania a Stalin. Come Re Carol, per due volte, negli anni passati, ha lasciato vilmente il Paese e conduce ora una vita senza fastidi in America, a vostre spese, coSl Re Michele si è accordato con gli inglesi e gli americani per trovare presso di loro un rifugio, a prezzo del tradimento del suo Paese e del suo popolo. L'aeroplano per Re Michele è già pronto por metterlo al sicuro all'estero, al momento opportuno, col suo sèguito. Le ricchezze rubate al popolo romeno e allo Stato romeno egli le ha già fatte portare all'estero da mesi. Nell'ora in cui il Paese romeno ed il popolo romeno si trovano in grave pericolo a causa del tradimento del re e di una combriccola di Badoglio romeni, si è costituito un Governo Nazionale Romeno composto di uomini che sono decisi a non lasciare in alcun ca- so che cada nelle mani dei bolr scevichi il Paese ereditato dagli antenati che l'hanno difeso por secoli contro l'est. Romeni! Il nuovo Governo Nazionale vi chiede di non seguire in nessun caso gli ordini dati dal re traditore Michele e dalla sua combriccola, nonché dalla cricca degli affaristi di Bucarest. Soldati romeni! Il Governo Nazionale vi chiede di non obbedire agli ordini del re traditore e dei suoi accoliti nelle file dell'esercito. Restate fedelmente a fianco del nostro alleato germanico che versa come voi il suo sangue per la difesa del territorio romeno. Opponete un'estrema resistenza ai bolscevichi. Romeni! Noi sappiamo che questa lotta contro il bolscevismo è dura. Mu c'è. forse, un solo romeno che voglia che 11 sangue del padri e del figli sia stato sparso invano, negli anni passati, e che il popolo ed il Paese romeno siano abbandonati al bolscevismo? No! Ogni roméno che avesse simili idee sarebbe uri traditore. Per ogni romeno onestà-che ami il suo Paese ed il suo popolo non c'è che una sola parola d'ordine: resistere l'ino alPestcemo e non perdersi d'animo! Il bolscevismo è già estremamente indebolito dalla lotta che dura da anni. Romeni, se noi ora resistiamo risolutamente e se diamo tutto, la Romania sarà salvata. Vivs. la Romania! Il Conducator Da una famiglia di militari e di agricoltori, a Pitesti, nell'anno 1882, nasceva colui che cinquantotto anni più tardi sarebbe diventato il condottiero del nuovo Stato romeno. Jon Antonescu, che aveva legato fin dal 1934 la sua azlone politica a quella del captano Codreanu e della Guardia d\ ferro, il 9 luglio del 1940 veniva Imprigionato nel monastero di Bistritza. Ma la lotta contro -il liberalismo disintegratore veniva condotta dal movimento legionario- romeno ccn intransigente volontà e con spirito rinnovato. Liberato il 2 settembre del '40, gli avvenimenti del 6 settembre mettevano il generale Antonescu alla direziono dello Stato q'iale Presidente del Consiglio. Nominato quindi « Conducator Statului », egli raccoglieva nella sua mano sicura le redini del Paese col nobile intento e la ferma decisione di riorganizzare la Romania materialmente e spiritualmente e conquistarle il posto che e3sa merltaVa nel nuovo ordine europeo che si andava forgiando per merito delle g'.nndl Nazioni dell'Asse. E il 22 agosto del 1941 Re Michele elevava il generale di Armala Jon Antonescu al grado di Maresciallo di Romania, per i servizi resi alla Patria c al Trono, concuctr,do vittoriosamente !a gucr ra di liberazione dcl'e frontiere orientali e lo decorava pure dell"Ocd;::c militare di guerra «Michele :1 Bravo» ^: prjnf. classe. il Maresciallo Jon Antonescu lo