Perchè gli istituti d'assicurazione non vi partecipano con parte dei guadagni?

Perchè gli istituti d'assicurazione non vi partecipano con parte dei guadagni? Ricostruzione edilizia Perchè gli istituti d'assicurazione non vi partecipano con parte dei guadagni? / 26 punti negativi di una polizza - Miliardi in tempo di pace, piccoli sacrifici in guerra Su richiesta ilegli interessati, |alle. noll''.?.c ili assii-urazione vita, dietro congruo éompeuso, è Stalin aggiunta la clausola relativa ai rischi di guerra. [Logica pre\ {(lenita, poiché gli attacchi aerei alle »--11ti. inette gli abitanti, lio1 ilifili e donni', nello stesso l'ischio che corrono : combattenti, ! le «ss.curazi.mi comro gli i j„,.(,,uH provocati dalie incursioni .nemiche, invece, le società sì so Lo garantite da ogni onere di „a Lamento aggiungendo alle molte clausole contenute nella polizza e ! ,„t,te :nlo<.c a nudare- le Socio t;,, queiia 0he le esonera dal pa L,.m. | ,iami; causai, da incendi provocati dalla, guerra invasili jm. tumulti popolai-:, occupazioni 'multare od arbitraria, ecc. Si i tratto, Insomma, di ben 26 punti negativi per l'assicurato e a tutto vantaggio dell'assicurando. In realtà se le società avesserc ' ammesso il risarcimento dei don a o - r e i i i o. o - a d a i n o s.1 ti il a! provocati dalle immb- e dagli spezzoni incendiari, i loro bilanVi, die sono stati sempre fiorcntlssimi, tanto che si calcola grosso modo — così ci dice un espello — clie su dieci milioni di premi incassati vengono pagati risarcimenti solamente per un milione, sarebbero ben presto caduti n passivo. Tuttavia — c sempre l'esperto .die ce lo comunica — era state avviata una pratica tra. tutte le società, ai fine di costituire un nuovo ente, che assicurasse i danni di guerra contro gli incendi, ilielro un sopraprémio da stalr1 rsi. Ma le trattative rimasero lettera, morta. L'intervento dello Stalo, il quale si e assunto il grnviss'nio onere del risarcimento dei donni di guerra, ha messo le società in una condizione diprivilegio, le ha nsomma totalmente esonerate da ogni rischio di risa rei mento. Mentre tutte le attività ' della Nazione hanno duramente risentito della guerra, le Società di assicurazione che trattano il ramo inoendi hanno continuato a prò perare, ad ammassare sommeà, o, eiadi' o n t o a ole to favolose, miliardi. Tutte le plauso le. diciamo pure tutti i cavilli contenuti nelle polizze d'assicurazioniincendi hanno ridotto, durante iperiodo della guerra, anziché aumentarli, i rischi delle società ctesse. Queste ultime considerazioni le ha fatteuninedico.il dott. Emidio Tirale, ri. il quale si domanda se sia giusto che vi sia un settorequale quello delle Assicurazionisorto appunto allo scopo di lenire le altrui disgrazie, che nel nio mento del maggior bisogno si apparti, si attenga rigidamente allclausole di un contratto che con tempia solamente gli irrilevantrisarcimenti di danni che gli Incendi provocano in tempi normali. Poiché questi istituti d: assicurazione — giustamente osserva idott. Tirafcrri — sono sorti ed hanno prosperato esclusivamentcol denaro pagato in tanti e tanti anni di pacifico ritmo di vitlliiltliliiiiiiiiiiiiliitiiimiuiiiiifiiiiuii limim da coloro die volevano assicurare le loro proprietà contro i pericoli degli incendi, oiriri rhe tale pròpni'tìi è .-tata e continua ad es. sere duramente colpita, gli isti, luti stessi dovrebbero essere chiamati a contribuire, sia pure in una modesta proporzione, con un 2(1 od un 2.ri per renio, alla ricostruzione die'i editici distrutti, sollevando in tal modo parzialmente le finanze dello Stato da un gravame indubbiamente fortissimo. Ciò facendo le società di assicurazione mentre compirebbero un atto di solidarietà, si preparerebbero inoltre il terreno per l'avvenire poiché con il risorgere dell'edilizia aumenterebbe per lo* ro. ii campo del lavoro assicura tivo.

Persone citate: Emidio Tirale, Stalin