Sforza ha preparato il terreno ad altre più gravi divulgazioni

Sforza ha preparato il terreno ad altre più gravi divulgazioni fion era tutta far/ria del suo sacco Sforza ha preparato il terreno ad altre più gravi divulgazioni La lapide dell'Impero divelta da Montecitorio - L'arresto di Jacomoni - Il coprifuoco per le donne a Roma alle 19,30 - Quindici milioni per ricostruire Cassino.,. agosto, ipuò rite- 'Tange-i, 22 Un testo clic si nere quasi integrale, del di- iscorso Sforza a Roma, è sta- to trasmesso ieri notte dal ; s«Notiziario delle Nazioni U-; nite ». sOltre quanto è già stato re-'so noto, Sforza ha voluto nmettere in luce la collabora zione, « cordiale leale e generosa », data dagli alleati al popolo italiano, ■ a parte pochi e forse inevitabili eitrori ». Quindi ha dichiarato di essere spiacente di <: non poter annunziare la liberazione di Parigi ». Ha condannato, poi, la formula di politica estera enunciata da Sonnino nel 1015. che avrebbe dovuto mantenere la pace nel futuro. Proseguendo Sforza ha detto « di essere stato pervaso da un brivido di orrore, quando apprese che, pochi giorni prima del fatale e criminoso IO giugno 1940, Roosevelt, il Capo di Stato più potente del mondo, aveva mandato al Capo del Fascismo una lettera, con la quale, lo assicurava che l'I-1 talia, se non fosse entrata in guerra, avrebbe avuto tutti il prestiti che la ricchezza americana poteva concedere, nonché arricchimenti coloniali, e che ogni domanda circa le sfere di influenza, sarebbe stata esaminata con benevolenza Ciò ha indotto l'oratore a scagliarsi contro la politica mussoliniana, affermando con ironia che se Mussolini dovesse essere giudicato, egli vorrebbe essere il suo difensore, <-. poiché le circostanze attenuanti sono inevitabili ». Sforza ha rivelato in segui- I | .to di essere 1 ispiratore di un manifesto -redatto da Paul Reynaud alla vigilia dellahguerra italo-francese, nel qua- le si facevano ali Italia pio- messe d'ordine territoriale, e-conomico e politico, per il ca- so in cui l'Italia non fosse en- trata in guerra, questo mani- festo — ha soggiunto —■ in- dusse 50 mila italiani del Sud della Francia ad arruolarsi Inell'esercito francese. Ancora)insistendo nel voler dimostra- re gli «errori» delia politica fascista e nel magnificare quella che sarebbe stata la■magnanimità delle Nazioni U- rute nei nostri riguardi 1 ora- toi-e ha infine, ^Jev^o che Eden. ? ^torto considerato ne-! i1mico dell'Italia », era favorevole a concessioni all'Italia prima della guerra di Etiopia, purché si salvasse l'indipendenza di quel Paese. Queste concessioni, Mussolini le avrebbe rifiutate. Dopo questo sfoggio di presunti retroscena, allineati al- l'evidente scopo di far passare il pezzo forte del disco sulla rinuncia alle colonie e al Do- decanneso, oltreché sul sacri- ficio di Trieste e Fiume, rima- ile sempre da chiedersi se ilrinunciatarismo dell'uomo ac-ciecato dal più bieco livore antifascista, sia sufficiente a spiegare un atto che ripugna alla coscienza non solo degli italiani, ma di ogni persona onesta di qualsiasi nazione. E la risposta non può essere che negativa. Per quanto dal vecchio atrobiliare, dal cui animo ventanni di assenza dall'Italia hanno completamente cancel- ilato ogni residuo di compren 'sione dei pivi vitali e più sacri | interessi della Patria, ci fosse - tutto da attendersi, la -liel ; struosità della parte principale -; del suo discorso è troppo pale se per non indurre nel sospet- -'to r'hl-s ess:l sia avviluppata o n.°_Hc sPlre dl lln altj;° e P'« vi~ l . r i , a . i n a o o n -1 n il e e e a n sre, ei- cino retroscena. No. questa ' non è tutta farina rinunciata-, ria di Sforza. Evidentemente egli non ha fatto che da bat-i tislrada. da preparatore della opinione pubblica a più clamorose, e non sue. • rivelazioni \ quelle della vergogna del tra-j dimento. E in quésto caso la sua figura, al servizio di una cosi trista causa « alleata », non ne diventa che più losca. Intanto la Batter informa che le dichiarazioni di Sforza hanno avuto un'eco immediata nei circoli greci del Cairo, dove si afferma che per il ritorno del Dodecannesò alla Grecia non vi possono essere discussioni. Quanto alla Jugoslavia si torna a parlare di ingrandimento dall'Adriatico al Mar Nero a spese della Bulgaria. In tal modo la Jugoslavia diventerebbe la più forte potenza balcanica, che con l'annessione della Venezia Giulia costituirebbe una costante miI naccia per l'Italia. Senonchè a Roma, dopo la occupazione, in fatto di vei'go| gna (ina tira l'altra, come le ciliege. Dall'aula della Camera dei Deputati è stata divelta la grande lapide postavi a ricordo deila fondazione dell'Impero, e dal corridoio sono stati rimossi i busti delle personalità fasciste. Anche per Bonomi. come per Sforza. l'Italia di U.Mussolini era troppo grande! n Sui medesimo piano, si può ul mettere quest altra notizia: ah'Alto Commissario aggiunto a- ; per l'epurazione ha spiccato o- mandato di cattura nei cone-'fronti di Francesco Jacomoni. a- che è slato ari estato. Jacomon- : nj fU vice-capo di gabinetto i- dell'ex-sottosegretario agli en- steri Suvich. poi governatore d : dell'Albania e ambasciatore, si I si annunzia d'altra parte a) ci,e un folto gruppo di profua- gni dell'Africa italiana, riunia tosi in S. Pietro per impetra /t|alia-{(• a— -1 ie re da! Pontefice l'onore di es- ca■ sel0 ricevuto, come vennero! U- ricevuti centinaia di militarii ja- degli eserciti invasori, si è vi- .ne ata rifiutare l'udienza. Senza L-! commenti. Li Intanto il coprifuoco, a Ro- cma, è stato portato alle 20,30! ,1 per gli uomini, e alle 19,30 per tle donne. Siano lodate le auto- L, rità di occupazione, animate pdal gentile pensiero di sottrai-- jIre le romane, belle e brutte,'dagli oltraggi delle truppe di ' a a, ne ael- j colore, cui è affidata la'tutela re ! dell'ordine nella Capitale, la | Ma la generosità degli « aio- j leati » si esplica anche sotto i- forme... archeologiche. Il sina- daco di Cassino, che deve es il!sere un socialista, ha illustrac-]lo sull'ovanti.' le prime dispo- n a na gli na E he cmo ia el- sizioni impartite per la ricostruzione della sua città. Per la bonifica del territorio circostante e per la riattivazione dell'acquedotto sono stati stanziati cinque milioni; dieci sono stati destinati a lavori di vario genere. Totale quindici milioni. Capperi! Ai prezzi odierni, ce n'è tanto... àa rimuovere almeno le macerie.