LA CROCIATA per la speculazione di Concetto Pettinato

LA CROCIATA per la speculazione LA CROCIATA per la speculazione Poco meno di cinque anni |nor sono, il 24 agosto 1939, !tvon Ribbcntrop firmava a Mosca il paltò di non aggressione, russo-tedesco. La vertenza per il possesso di Danzica era allo stadio acuto. 11 giorno dopo l'Inghilterra rispose con l'annuncio della Iaalleanza anglo - polacca, c'Chambeiiain, ai Comuni,1*proclamò urbi et orbi che S/intervenendo nel conflitto polacco l'Inghilterra difen- ldeva la legge morale del j ccGpnarmondo ». L'Europa, per nulla rassicurata da tale dichiarazione, palpitava di angoscia. Dalle stazioni di Londra convogli di bimbi sfollati partivano per la provincia. A Parigi .si faceva coda alle wflirte.s per ritirare la maschera antigas. A Roma, Mussolini non si staccava dal suo tavolo di Palazzo Venezia. Il 25 agosto Henderson parte in aereo da Berlino per sottomettere a Downing Street i 16 punti delle ultime proposte tedesche. Hitler reclama la restituzione di Danzica, la Fiume del Baltico, ma in quanto al « Corridoio » ammette una soluzione transazionale. Ecco i paragrafi salienti del documento: « 2. — H territorio del cosidetto Corridoio che va dal Mar Baltico fino alla linea Marienwerder-Grauclenz-Kullm -Brombcrg (comprese) e alquanto più a ovest verso Schònlanke deciderà della sua appartenenza alla Germania o alla Polonia. 3. — A tale scopo detto territorio procederà a un plebiscito. Avranno titolo di voto tutti i tedeschi radenti nel territorio stesso al l.o gennaio 1918, ovvero ivi nati prima di qu»l giorno, come pure tutti i polacchi zaschubi ecc. abita iti il territorio fino a quel giorno ovvero nati in esso. I tedeschi espulsi dal detto territorio vi torneranno per esercitare il loro diritto di voto. Ter assicurare una votazione obbiettiva e garantire i preparativi ad essa necessari, il territorio — come fu fatto nella Saar — .•-•ara sottoposto ad una costituenda commissione internazionale delle quattro grandi potenze: Italia. U.R.S.S., Francia e. Inghilterra. La. commiwiionc eserciterà sul territorio tutti I diritti di sovranità. A ta- ~Te scopo esso dovrà essere sgomberato da militari, polizia e autorità polacche. 4. — Dal eletto territorio resta, eccettuato il porto polacco di Gdynia, che è territorio di sovranità polacca in quanto territorialmente limitato a località polacca. Le frontiere della città portuale polacca dovrebbero essere stabilite d'accordo fra la Germania e la Polonia, e in caso di bisogno tracciate da una commissione arbitrale internazionale. 5. — Per assicurare il tempo necessario agli ampi lavori necessari a un'equa votazione, questa non avrà luogo prima di dodici mesi. 6. — Per garantire durante questo tempo senza limitazioni alla Germania le sue comunicazioni con la Prussia orientale, e alla Polonia le sue comunicazioni col mare, saranno stabilite strade e ferrovie che rendano possibile un libero traffico .f rC-' sull'appartenenza de.jterritorio decide la maggio-ranza. semplice dei voti. Allo scopo di assicura-jre, dopo eseguita la votazione (indipendentemente dal suo esito) le libere comunicazioni della Germania con la sua provincia di Danzica - Prussia oricntale e alla Polonia le sue comunicazioni col mare: (inqualora il territorio del plebiscito andasse alla Polonia, sarà data alla Germania una zona extra-territoriale di traffico, eventualmente nella direzione Butow-Danzica, ovvero Dirschau, per impiantarvi un'autostrada e una linea feitovia- ria a quattro binari. La <o- ! gtruzionc della strada e della ferrovia sarà, fatta in moclojche le vie di comunicazione polacche non ne vengano toc- -u. „„,=i-« ^nr= I cate ossia che passino sopra o sotto. La larghezza di questa zona viene stabilita in un chilometro e sarà territorio di|sovranità tedesca; b) qualora la votazione riescisse ivolo alla Germania Polonia tatoVtraffico verso Vi' suó'por-1 to di Gdynia gli stessi diritti1 di strada e ferrovia extra-territoriali che competerebbero alla Germania, 0 — Nel caso che il corridoio tornasse al Reich germanico, questo si dichiara disposto a uno scambio di popolazione con la Polonia. 10 — I privilegi eventualmente desiderati dalla Polonia nel porto di Danzica verrebbero stabiliti alla stessa stregua dei diritti accordati alla Germania nel porto cii Gdynia. 11. — Per eliminare nel detto territorio ogni impressione di minaccia alle due parti, Danzica e Gdynia assumerebbero carattere di pure città commerciali, ossia senza inipianti militari e senza fortificazioni. 12. — La penisola di Hela, che in conseguenza del plebiscito apparterrebbe alla Polonia o alla Germania, dovrebbe ugualmente essere in ogni caso smilitarizzata. 13. —■ Siccome il governo del Reich intende presentare le più energiche proteste contro il trattamento polacco delle minoranze e il governo polacco dal canto suo crede anche di dover presentare reclami contro la Germania, le due parti si dichiara.10 d'accordo per sottoporre i reclami ad una commissione d'inchiesta costituita da clen enti inter- s nazionali e che avrà il compi to "i esaminare tutti i reclami Ia.revocare tutte le"espropria 'z 10ni 0 arl accordare per esse 1* P^"*'^ danni alla vita SSnltà* Zm?™^* 14. _ rer toEiiere ai do lacchi rimasti in" Germania e j W tedeschi rimasti in Polonia circa i danni economici e fisi ci o gli atti di terrorismo. La Germania e la Polonia si impegnano a riparare tutti i danni economici o di altro genere arrecati alle rispettive minoranze dal 1918 in poi; inoltre i r l a m o a o o l e i i e i - e e . i , a e o e o il sentimento d'una privazione dei diruti internazionali e peri dare loro prima di tutto la sicurezza di non poter essere adibiti ad azioni ovvero a servizi inconciliabili con il loro sentimento nazionale, la Germania e la Polonia si accordano per assicurare i diritti alla rispettiva minoranza con patti molto ampli e impegnativi onde garantire a dette minoranze il mantenimento e il libero sviluppo del loro carattere nazionale e a permettere particolarmente la organizzazione che essi ritengano opportuna a tale scopo. Entrambe le parti si impegnano a non imporre il servizio militare agli appartenenti alla minoranza. 15. ■—■ Nel caso di un accordo sulla base di queste proposte, la Germania e la Polonia si dichiarano disposte a ordinare e a eseguire immediatamente la smobilitazione delle rispettive forze armate * Non si negherà che la proposta tedesca fosse equa e permettesse, se non altro, ai due governi di trattare. Chamberlain si guardò bene dal consigliare a Va-savia di entrare in tale ordine di idee. « Guai a chi tocca la Polonia! », sembrò essere la parola d'ordine di Londra. Certa qual'era dell'alleanza britannica, la Polonia avrebbe, d'altronde, probabilmente tenuto duro anche se consigliata a moderarsi. Convinto che non ci fosse più altro da fare, il 3 settembre Hitler spingeva le sue truppe al di là della Vistola. Il giorno prima, alla Camera francese, Daladier, alludendo all'intenso scambio di comunicazioni telefoniche in corso fra Mussolini e Bonnet, ministro degli Esteri francese, aveva dichiarato alla Camera fra gli applausi dei deputati : « Sono felice di rendere omaggio ai nobili sforzi per salvare la pace fatti dal governo italiano ». Al che Plntransigeant aggiungeva : « L'Italia si è nobilmente adoperata per la causa della pace». E la Répiiblique: Mussolini ha fatto del suo meglio ». Aveva fatto del suo meglio, infatti, ma l'Inghilterra si era dimostrata intrattabile e la seconda guerra mondiale era scoppiata egualmente. Cinque anni sono passati. Beck è morto. Sikorski è stato ucciso. 1 Russi entrano in Polonia. E questa volta non si tratta più di perdere „„„„i„i„ jj „n„„Q i^ff^?^:0.1!1? S!,aJ;°S!"|ni come la Fiume del Baiti- \co: si tratta di rimetterci la!indipendenza dell'intero ter- ritorio nazionale, si tratta di i.lasciarsi inghiottire nel ma- .jre.a o^i dell^R Or- i-bene: che fa l Inghilterra? L Inghilterra non fa nulla. -jL'Inghilterra se ne iava ie\e i e mani. Churchill offre un Si- garo al capo del governo po-\ncenda da sè, se gli riesce , e - - ! polacchi che farebbero mea _jj0 a togliere il disturbo e oj» »Darire come i dodici e ufficia» X Katin mila, urne au ai Aatin. I E la «legge morale del lacco di Londra e gli soffia [nell'orecchio di recarsi ^Mosca per aggiustare la fac- Eden dichiara asciutto ai Comuni che la questione po-Ulacca non è cosa che possa!turbare il buon andamento |delle relazioni anglo-russe. I 'giornali londiffesfsi sforza-\^no di far capire agli ospiti\mondo », signori, per la cui difesa Chamberlain aveva |scatenata la guerra? Quella non imp0rta più nulla. In itangibile nel 1939, nel 1944 1 danno cancellata dalla carta 1 d'Europa: non un figlio di Albione verserà una lagrima sulla sua sorte. Questa è la fedeltà inglese alla parola data. E questa è, oltre tutto, la morale storica, secondo i nostri nemici. Si bandisce la Crociata, si armano i vascelli e gli eserciti, si devasta e si piomba nel lutto mezzo mondo: ma, strada facendo, si scopre che i luoghi santi da liberare potrebbero più utilmente servire a una comoda speculazione commerciale. E allora si lascia la Crociata per la speculazione, e si torna a casa gloriosi e contenti lo stesso. Concetto Pettinato