Londra e Washington piegano ai voleri di Stalin

Londra e Washington piegano ai voleri di Stalin LA QUESTIONE POLACCA Londra e Washington piegano ai voleri di Stalin Stoccolma, 27 luglio, i In risposta alle imbarazzate dichiarazioni di Eden, il Krem lino he dato il suo riconoscimento ufficiale al « Comitato di liberazione polacco » costituitosi a Mosca ed ha avallato questo riconoscimento stipulando con questo comitato un accordo militare. Lo smacco di Londra e Washington, che segue a breve distanza il siluramento del governo fantisma jugoslavo, è quanto mai scottante e davvero non si sa immaginare cosa mai abbian potuto rispondere Ministro • tr«dit°ri » f*^Sr mente loro affibbiato dal manifesto del nuovo « soviet » fabbricato da Stalin. Churchill al Primo polacco Mikolajczyk e Hull al- l'Ambasciatore Ciechanovski.lSintomatico è, in proposito, l'atteggiamento della stampaiche si erano « messi a rapporto » per protestare sull'improvviso gesto di Mosca e per l'appellativo di « avventurieri i londinese che consiglia i com ponenti del governo-fantasma £ trattare direttamente con Mosca per arrivare ad un accordo, e, particolarmente, quello dell' Exchange Telegraph che arriva a suggerire al Primo Ministro Mikolajczyk di fare un viaggio a Mosca per raggiungere questo fine. Alle proteste di Londra, Stalin avrebbe risposto informando che egli sarebbe tut- laoducala l'edrLghl'echcietercozioEgfai più disposto ad acconsenti^Itere che elementi moderati del|lengoverno esiliato facciano par- di te del Comitato moscovita, po-'penendo quale condizione base il [ritriconoscimento delle richieste Sa sovieticne in nlerito al rego- pellamento dellc frontiere. LCome si vede, anche questa mavolta, Mesca impone i suoi de- te siderata, noncurante di getta- re a mare fatiche e prestigio vigdegli anglo-americani senza heriguardo alcuno ner i noM ac- ru3T£i£^lRlIm esocorai cne impegnano gì allea- abti alla reciproca consultazione fig su di ogni problema politico o spi militare. .Fa

Persone citate: Churchill, Hull, Stalin, Stalin Stoccolma

Luoghi citati: Londra, Mosca, Washington