La risposta della Wehrmacht all'attentato del 20 luglio

La risposta della Wehrmacht all'attentato del 20 luglio La risposta della Wehrmacht all'attentato del 20 luglio Berlino, 25 luglio. Il tenente generale Dittmar, portavoce della radio tedesca, ha cominciato la sua odierna conferenza ponendo in rilievo l'attentato criminale commesso contro la vita del FUhrer. Egli considera questo attentato come un tentativo di usurpazione del potere destinato al fallimento già. al momento della sua preparazione. « L'Esercito ha ormai preso posizione e la mezza dozzina di traditori — come sottolineato dall'ordine del giorno del FUhrer — è stata eliminata, senza che vi fosse bisogno di altra forza da ufficiali e soldati fedeli e questo negli stessi locali in cui è nato il piano criminoso. L'Esercito ha dato dunque una risposta che dà a questo avvenimento il carattere di un'azione isolata di alcune persone deboli, senza testa e senza onore. Non vi è però dubbio che il complotto ha causato in passato dei gra vi danni alla potenza combat, ti va del nostro Esercito al fronte. La constatazione, fat¬ ta da altri, che l'attività dei traditori circa quel che hanno fatto o non hanno fatto era sabbia negli ingranaggi della macchina, è assolutamente giusta. Non vi è dubbio che questa macchina è capace di dare il suo pieno rendimento soltanto con un'integrale epurazione. E' certo che alcune misure necessarie per fronteggiare delle situazioni critiche presentatesi nella parte centrale del fronte dell'Est, misure che facevano parte della competenza degli attentatori, non sono state eseguite con la rapidità richiesta dalla situazione. Cesi il momento in cui l'ascesso è stato estirpato dal corpo dell'esercito della riserva ha un'importanza tutta particolare. Noi possiamo arrivare a dire che l'azione di epurazione effettuata in seguito a detto tradimento avrà delle ripercussioni nel senso che si avrà un alleggerimento del nostro fronte orientale che combatte cosi duramente.

Luoghi citati: Berlino