«La Provvidenza ha protetto il Führer»

«La Provvidenza ha protetto il Führer» Le prime reazioni berlinesi «La Provvidenza ha protetto il Führer» e Berlino, 20 luglio. Sul fallito attentato alla vi. ta del Fuhrer il noto giornalista Adolfo Schroeder scrive: Contro la vita del Fuhrer sono stati commessi due attentati ed entrambi sono falliti. Sulla .natura di quest'ultimo attentato si mantiene, da parte ufficiale tedesca, il più scrupoloso segreto e, oltre all'informazione che esso è stato compiuto con un mezzo esplosivo, non vengono forniti altri particolari, nè in riguardo del luogo, nè della persona che ha commesso l'ignobile gesto. Anche dopo l'attentato commesso contro il Fuhrer nella « Bucrgerbrau » di Monaco, i particolari sono stati forniti dopo tredici giorni. E' ovvio che l'inchiesta della- polizia e le misure contro l'assassino o gli assassini ed i loro complici sarebbero ostacolate se fossero, fin da ora-, divulgati al pubblico « particolari di cui le competenti autorità sono per il momento a conoscenza. Queste sono le ragioni del silenzio che, probabilmente, sarà mantenuto ancora per alcuni giorni. Stamane i giornali hanno pubblicato la notizia sotto titoli giganteschi e la grande gioia pery il mancato successo dell'attentato e riflessa nelle loro espressioni, riassunte in quasi tutti i commenti nella frase: '(La Provvidenza ha protetto il Fuhrer ». Il vice-capo dell'Ufficio stampa del Reich, Sucndcrmann, ha dichiarato: «I nemici della Germania hanno voluto assassinare il Fuhrer, vincitore del bolscevismo, simbolo del popolo tedesco e principale protagonista della rinascita della Germania. Essi hanno nuovamente tentato di aiutare la loro condotta della guerra con metodi criminali. La Provvidenza ha deciso altrimenti. Per il popolo tedesco l'insuccesso di questo diabolico attentato è il segno che il Fuhrer porterà a termine la sua missione sotto la protezione di un potere divino ». Negli ambienti ufficiali tedeschi si attira l'attenzione sul (atto che mal si addice agli « alleati » di gridare al triónfo, se essi si danno all'assassinio. Negli stessi ambienti si attira anche l'attenzione sul fatto che, già 18 mesi addietro, un giornalista americano aveva consigliato i -Governi alleati di fare tutto il loro possibile per far assassinare il Fuhrer. Nel primo attentato contro la vita di Adolfo Hitler, avvenuto il giorno 8 novembre 1930 nella « Buergerbiau-» di Monaco, la bomba è esplosa dopo che Hitler aveva lasciato la sala; in esso hanno perduto la vita sei persone ed - set persone (,//,-e fc-<( ,,ono ,j„IU5te /cnte; fautore dell'attentato, G-ior,,ìo Elser, era stato arrestato „e»e vicinanze di Costanza, mentre tentava di attraversa- re illegalmente la frontiera svizzera. Per delle settimane egli aveva clandestinamente lavorato per installare in un pilastro della « Buernerbrau » l'ordigno, munito di un movimento ad orologeria, che doveva esplodere sci giorni dopo. Secondo dichiarazioni di ambienti ufficiali tedeschi, l'ordine ed i denari per quel complotto sono stati emanati dalia Intelligence Service britannico, e chi aveva organizzato il complotto è staio Òtto Strae dei un tedesco che aveva cmigrato in Inghilterra. Alla stessa epoca era stato ufficialmente annuncialo dalla Germania che il capo del quartier generale dell'Intelligence Service dell'Aia, un certo Best, ed il capitano Stevens, addetto allo stesso servizio, erano stati presi in trappola a Venlo sui confini germano-olandesi, rfi/ servizio di sicurezza tedeseo ed arrestati,

Persone citate: Adolfo Hitler, Adolfo Schroeder, Best, Elser, Hitler, Stevens

Luoghi citati: Aia, Berlino, Germania, Inghilterra