Anche territori italiani ceduti ad altre potenze

Anche territori italiani ceduti ad altre potenze Le clausole segrete del "Grande Armistizio,, Anche territori italiani ceduti ad altre potenze Tangeri, 17 luglio. Nella prima riunione del Consiglio dei ministri bonomiano_ si sono discusse, come è noto, varie questioni fra cui quella riguardante la pubblicazione o meno delle clausole di armistizio dello scorso settembre. A tale proposito, l'agenzia degollista A.F.I. riferisce che il testo della convenzione firmato tra il plenipotenziario di Vittorio Savoia e gli alleati riguarda semplicemente la resa incondizionata e, quindi, non comprende nulla di più d quanto è ormai noto. Ciò che è, invece, rimasta inedita è la convenzione firmata dopo l'8 settembre dal generale Eisenhower e Badoglio, e chiamata il « Grande Armistizio ». Secondo detta agenzia, le ragioni che non avrebbero indotto fino ad oggi gli «alleati» e i governi di Badoglio e di Bonomi a non rendere di pubblica ragione tale documento, dovrebbero ricercarsi nel fatto che tra le clausole ve ne sono alcune che prevedono l'occupazione da parte degli «alleati» di certe zone della Penisola per diversi anni, la cessione di territori ad altre Potenze ed altri gravami di carattere militare, morale ed economico. Radio-Londra, intanto, dichiara in tono dimesso che gli arruolamenti di volontari nell'Italia invasa procedono lentamente. Questa asserzio ne costituisce un chiaro indice della maniera con la quale vengono accolti dalle popolazioni dell'Italia invasa gli inviti rivolti dagli anglo-amerileani ad imbracciare le armi. I Eppure, secondo il Daily ExI press, numerosi disoccupati ; circolano nell'Urbe, e si tratta ! per la maggior parte di ex | militari che all'epoca della caIpitolazione abbandonarono ì I loro reparti e non poterono raggiungere per svariati motivi, non esclusa l'occupazione nemica, le loro famiglie, proseguendo la loro attività negi uffici trasferiti nel Nord Italia; neppure- in mezzo a questa massa è, dunque, possibile reclutare gli elementi da man dare a combattere contro la Patria. Fra i disoccupati, vi sono | [ini anche l numerosi funzionari ed impiegati fascisti licenziati dal famigerato Polet- ti. A proposito di persecuzioni fasciste, si annuncia che Armando Zanetti, appartenente al partito liberale, in seno alla commissione di epurazione operante nell'Italia invasa, agli ordini dell'avv. Lionello Manfredonia, si è dimesso dalla carica. Nella lettera di dimissioni, Zanetti afferma di aver preso tale decisione, non condividendo le pregiudiziali alle quali la suddetta commissione uniforma la sua attività. Il sindaco di Roma principe Doria Pamphili, non ha poi voluto lasciar trascorrere la ricorrenza nazionale francese del 14 luglio senza rendere omaggio ai degollisti di stanza nella capitale. Egli ha infatti disposto che negli edifici pubblici venissero esposte le bandiere francesi e italiane. Al generale comandante le forze militari francesi a Roma, egli ha inviato un messaggio in cui fra l'altro dice: Accogliete l'omaggio delle autorità [di Roma ai valorosi soldati Lfrancesi, che con gli "alleati" 1 sparsero il loro sangue per la liberazione, delia Patria ». Nel volgere di due settimane è questo il secondo omaggio \Ica antitaliana e non sémpli- ! cemente antifascista, perse- ' all'esercito nemico reso dal filo-inglese Doria Pamphili. 11 morti italiani sul fronte occi-|dentale contro quei francesi ! che egli esalta, sono eviden-!temente entità trascurabili, come trascurabile è la politi-iguita da tutti i governi fran cesi. Il clamoroso incidente politico avvenuto sabato, ha avuto nuove ripercussioni. Come è già .itato comunicato, i componenti del governo Bonomi, dovevano recarsi prima della; seduta al Viminale, in una lo- calità di Roma. Avuto sentore che sul luogo della cerimonia sostava Umberto Savoia, i ministri hanno rifiutato di affiancarsi al luogotenente generale. Il Coi riti e di Roma e ['Unità, che avevano pubblicato la piccante notizia, sono slati sequestrati per ordine delle autorità alleate ;. Una disposizione diramata dalla censura anglo-americana, ha fatto divieto ai giornali di fare qualsiasi accenno sull'accaduto. Nulla di male, in fondo, tanto più che questa gente non ha mai giurato alla ino narchia, ma solo alla nazione. I