I combattenti nella vita della Nazione
I combattenti nella vita della Nazione ggc I combattenti nella vita della Nazione Quartier Generale, 15 luglio. |II Decreto legislativo del Duce del 7 giugno che affida, ;nel nuovo clima politico della]Repubblica Sociale Italiana, nu'ove e più vaste funzioni alla Associazione Nazionale Combattenti, ha richiamato la attenzione di tutti i combattenti, ai quali è stato riconosciuto il diritto della di retta rappresentanza in seno a tutti gli organismi politici sociali, amministrativi, sia al centro che alla periferia del Paese. Il Ministro plenipotenziario medaglia d'oro Bruno Gemei U, reggente l'Associazione Nazionale Combattenti, ha fatto in proposito all'Agenzia Stefani importanti dichiarazion: : u Ogni "combattente — egli ha detto — e per tale intendo ogni italiano reduce di guerra, deve trjovare, appena congedato o rientrato nella propria famiglia, il suo vero 1 domicilio assistenziale, sia I 1 dal lato morale che spelale, nella nostra Associazione. Chiunque abbia impugnato! un'arma per la difesa della Patria, con la consapevolezza ni priomniero nd un sacro d:o.ldi adempiere nd un sacro d;o_ vere, è clegno di appartenervi, L'Associazione ndn è un Mpartito: l'unica nostra politi-) ca è l'Italia, l'unico nostro fi-'Gne è chs i saicrifici sopportati Adaiogni combattente degno di dtlbquesto nome, sia esso reduce dalle battaglie del Carso, del Piave, sia da quelle sulle sabbie o sulle ambe d'Africa 0 da quelle in terra di Spagna o sui ghiacci di Russia, non risultino vani e non vengano calpestati dai nemici della nostra Patria. L'Associazione intende dunque che tutti i reduci delle guerre nazionali senza alcuna distinzione, costituenti la forza sana della Nazione, convergano liberamente nel suo seno, ove sotto i segni della Repubblica Sociale Italiana, si sia d'accordo nell'assiomatica verità che la Patria, sebbene attualmente gravemente muti- lata e sanguinante per le fe- rite infertèle, con la glorifica- , o.j,,ii «™ A*, tttÌg.. I figli migliori e più fedeli, dazione dei suoi Caduti, non de- ve perire, ma deve, anzi, usci-re ancora, per virtù dei suol Iquesta, immane 1 radiosa sventura più e niù grande di prima » Senza dubbio l'infausto ar mistizio ha avuto il suo dele- terio effetto anche sui combat- tenti ha proseguito il ministio Geme'li i quali in gran parte o avviliti ' erano stati abbando-av \ iui.1 .. nati a se stessi; ma e di gran- de conforto constatare che oggi essi ritornano più fìdu-ciosi di prima alla propriaAssociazione, che vuole, nonsolo riassumere la rappresen- tanza dei loro interessi mora- li e materiali e la loro tutela presso il Governo, cosiamo le venne affidato con il Decreto 19 aprile 1923. ma altresi cau telare il patrimonio spirituale della massa dei reduci esercitando la prerogativa dell'assistenza e della rappresentanza dei combattenti e delle loro famiglie. Purtroppo troppi uffici al- |l'infuori dell'Associazione el rano stati creati in passato , ; per l'assistenza, ma in effeta]ti spesso è accaduto che il combattente abbia peregrinato dall'uno all'altro di essi senza ottenere niente più che vaghe promesse raramente tradotte in realtà, oppure aiuti irrisori, modesti ed inefficaci. , i a o l l o e a a i Nessuno più del Duce, combattente egli stesso, poteva comprendere tali necessità ed è perciò che appena io giele ho prospettate, egli, in accoglimento della mia proposta, ha immediatamente disposto l'emanazione del Decreto legislativo del Z55E£ f gÌ'Uf?° 1944 n' l66, S?i^??e^!, 1 afférmazione del diritto esclusivo dell'Associa fì?ajla rappresentaiiza ed alla assistenza dei combattenti LnnoLZìJ?™**^ ,e C1° m riconoscimento del valore spi- rituale del combattentismo. , L'°,n(.H "«Marnalo decreto^ I legislativo ohe abroga.tutte le ; disposizioni precedenti in con. jr/V-!-0 0 comunque incompa-.! "bili con esso, ali Associazio-, ne sontp stali, per la pnma: volta, concessi 1 poteri piùlamPi o necessari in tema dil amP', ««»•>-«*»»»;.« -<=•««. ui. legislazione ed assistenza| Mcomoauentlsuca, ) «Insomma — ha concluso 'Gemelli — ogni sforzo dellai Associazione è intero a rea-i lizzare il massimo possibile1 di assistenza per i combattenti in modo che trovi nell'ambito della famiglia combattentistica ed esclusivamen. te in questa, il diritto alla vi-!ta in riconoscimento di quan- t'o pp-Iì l-.n dato e darà allo ! Ì2L.2§i r^ortr3 Wout aUa|grande madre oltana». \
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