La battaglia per Livorno nel suo pieno sviluppo

La battaglia per Livorno nel suo pieno sviluppo L'offensiva nemica ripresa in Italia La battaglia per Livorno nel suo pieno sviluppo Fronte Italiano, 15 luglio. , Su tutto il fronte meridie- ! file il nemicò ha rinresa laifile H nemico ha ripreso ta\inaie i sua offensiva 1 germanici Jwnno accolto i] rinnovati attacchi nemici, po-\ fensiati dall'intervento di carri armati lanciafiamme, di cannoni lancia razzo e da grossi obici, con un fuoco imcidiale che, ovunque, è costato agli angloamericani perdite impressionanti. Dove la lotta ha raggiunto il suo acme è stato nella sona di Poggibonsi. Contingenti di degollisti, unpoggiati da forti gruppi corazzati, partendo dalle pendici settentrionali del Colle di vai d'Elsa si sono lanciati all'attacco della città riuscendo dopo scontri di eccezionale violenza a raggiungerne l'abitato. A questo punto, però accorrevano in aiuto dei granatieri del Reich, potenti nuclei di paracadutisti che, con un tratto contrattacco respingevano l'avversario sulle primitive posisioni. In successive operazioni la città — come informa l'odierno bollettino — veniva per la seconda volta abbandonata dai germanici e la lotta si è riac cesa sulle colline a nord di Poggibonsi. Sul versante tirrenico la lotta per Livorno è stata ripresa e gli americani, insistendo nella loro pressione dall' interno, sviluppano i loro assalti attorno a Chianni ed a sud di Peccioli, sulla stiada che conduce a Pontedera. Nel settore centrale del fronte vivaci combattimenti si sono accesi fra Areso e Citlà di Castella, mentre ad oriente tlell'ulto corso del Tevere opposte azioni di artiglierie si sono avute sulle precedenti posizioni di Pietrahmga. Nella zona di Fabriano ed ai due lati di questo centro si è aspramente combattuto e gli avamposti tedeschi si sono attcstati su più solide difese, più aneti-ite di poche centinaia di metri. Lungo il corso del Musone, da Cingoli all'Adriatico, 7e| forma» oni polacche hanno ef- \fettuato azioni dt sondaggio i% previsione di attacchi che [si ritengono prossimi, dati [ ali ingenti ammassamenti di \truppe che la ricognizione ger- -Iman-.ca, trovie. ha rilevato nelle" re-1• J£SPEélA\CàsrelnjovoG \/ fe-SL iMaf/adi Cesena £y oR.S.Casc/anc1 S-Looénzo;', ò,/ Dico ro Merlalo

Persone citate: Areso, Castella