Bonomi al traguardo delle condizioni d'armistizio

Bonomi al traguardo delle condizioni d'armistizio Maturano i frutti del tradimento Bonomi al traguardo delle condizioni d'armistizio Il vecchio Orlando suo successore? - Pantelleria e l'Elba pomo di discordia fra Churchill e De 6aulle - L'arcivescovo di Siena e gli invasori Tangeri, 5 luglio, iAttorno al Ministero Bono- i mi suonano campane a mor- to. E' Cecil Spriggs che, con I britannlca brutalità, rivela la Isituazione delincatasi negli Iultimi giorni, e che sta por - j tando la crisi al suo apice. ! L/inviato della « Reuter » 1 attribulsce questo fatto mio-ivo alla campagna di mal- contento promossa da alti uf- fidali dell'Esercito e della ; Manna e da alti funzionari delle amministrazioni contro | silo Iil presidente del consiglio al quale si muove l'accusa di es- ; sor venuto meno alle sue prò-i messe di « una forte politica nazionale ». D'altra parte, l'atteggia- mento di Bonomi e del suo gabinetto di fronte agli occu- panti, soprattutto per le con-'dizioni di armistizio, sembra iaverlo messo in urto anche i con costoro. Sarebbe dovuto ' a ciò se la giurisdizione asse- i gnata al governo, e a tempo resa nota, non è stata 1 allargata con l'avanzare de- j gli anglo-americani a nord di l Roma, in modo da consentire I a! luogotenente e al gabinet-1 to di trasferire la loro sede nella capitale. 1 In proposito la « Reuter » dice: il Governi alleati hanno suggerito al Governo italiano che è giunto il momento per la pubblicazione delle con. dizioni dell' armistizio, concluso fra il generale Eisenhower ed il maresciallo Badoglio il settembre scorso. I dettagli delle condizioni sono stati tenuti segreti, in conformità all'accordo sottoscritto dalle parti contraenti di non pubblicarli senza il reciproco accordo. Badoglio ha sollevato obiezioni contro la pubblicazione di dette condizioni, probabilmente con la speranza di poter ottenere la revisione di alcune di esse. Il Governo Bonomi non ha ancora risposto al suggerimento degli « alleati» , ma si può supporre che finirà per rispondere affermativamente. In primo luogo, al Governo non è stata lasciata nessuna illusione circa la possibilità di una modifica delle condizioni; in secondo luogo, il Governo troverà forse utile poter fare osservare le strette limitazioni imposte alle sue attività, quando viene accusato dagli avversari di non riuscire ad iniziare una forte politica nazionale ». Il giornalista inglese non esita ad ammettere che la pubblicazione sollecitata dagli « alleati », è stata considerata finora inopportuna, perchè, se conosciute le condizioni potrebbero facilmente avere « un effetto scoraggiante » sui patrioti italiani e prevenire altri paesi dall'intavolare negoziati analoghi. A. Bonomi tocca, quindi, l'ingrato compito, facilmente prevedibile, dell'uomo preso in mezzo da un ferreo dilemma: o consentire all'imposizione degli invasori, o andarsene. Infatti, non solo per realizzare una politica forte, ma anche semplicemente per reggere al governo, occorre, prima di o gni altra cosa, averne il pre stigio; ora questo esista, verrà infranto inesora- dato "che i conosca in che cosa consista no le condizioni che il tradiI mento ha permesso di imporIre all'Italia per la capitolazio Ine. Un fatto esclude l'altro. Ed j ecco perchè, dopo un'esisten ! za cosi breve, il gabinetto Bo 1 nomi si trova con l'acqua alila g'ola. Ma si deve credere ohe Spriggs non cerchi di Irò- nizzare la situazione, quando, ; per rimediare alla incapacità di Bonomi, afferma che negli | ambienti napoletani si segna- Ise a fare delle concessioni "ter- la l'ottantaquattrenne e lacri ; mogeno Vittorio Emanuele Or i landò come suo successore? Intanto da Londra viene in luce perchè Churchill non ha voluto riconoscere De Gaulle e il suo comitato algerino. Sin dall'inizio dell'invasione, De 'Gaulle aveva chiesto al gover ino britannico che l'Italia ri i nuncias.se non solamente alle ' .'.uè rivendicazioni di territori i francesi, ma che si obbligas 1 ritortali cedendo specialmente j l'isola d'Elba e l'isola di Pari l telleria. Londra desidera, in I vece, tenere per sè quest'ulti1 ma, ed ha tenuto duro anche dopo che il delegato degollista 1 ha diclvarato che il rappre-non tu Tifa cmriptl™ ori Al™™ n sentante sovietico ad AÌéeri n™,,,„i„,, „Bogomolov, aveva fatto valere la sua influenza in questo affare. Quanto all'Elba, da fonte inglese si informa che De Gaulle, sbarcatovi con le truppe del comitato, ha dormito nel letto di Napoleone I, che si conserva ancora nella casa da lui abitata prima dei cento giorni. La "osa è talmente buffa, che ogni commento la sciuperebbe. Essa può tuttavia fare ipaio con un'altra notizia, in base alla quale, prima di recarsi a Roma, il ministro della guerra statunitense, Stlmson, si è recato sul luogo dove sorgeva il monastero dMontccaf.sino. Viene spontanea la considerazione che icriminale è spinto a tornare sui luogo del delitto. E nel mazzo ci sta anchquesta. Una radio nemica Informa che l'arcivescovo di Siena, Mario Toccabelli, ha datla benedizione al comandantfrancese che, appena entratin città, si è recato nella cattedrale. Proprio come nel medioevo e in una cornice rima sta medioevale, il capo declero locale si è recato incontro al comandante delle truppe « liberatrici ». All'eccellenza Toccabelli c'è solo da opa porre la condanna del vescoi a e n vo di Pola contro 1 terroristdell'aria che hanno sparso lmorte sull'Inerme popolaziondella patriottica città adriatsigne basilica. ca, distruggendone anche l'in

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