La Wehrmacht fronteggia l'"attacco triangolare,, di Guido Tonella

La Wehrmacht fronteggia l'"attacco triangolare,,La situazione nei commenti berlinesi La Wehrmacht fronteggia l'"attacco triangolar,," (Dal nostro corrispondente) Berlino, 3 luglio. La situazione che si è determinata sul fronte orientale al termine dei primi dieci giorni della nuova offensiva d'estate sferrata dal comando sovietico è considerata a Berlino con immutato sangue freddo e, conseguentemente, col più assoluto spirito di realismo. Senza sottovalutare i successi colti dal nemico, specialmente nel settore di Vitebsk, Orscia, Mogilev e Bobruisk, si ricorda qui, ancora una volta, come il solo modo per avere una visione esatta di quanto avviene sul fronte russo sia quello di inquadrare le operazioni colà attualmente in corso nello sviluppo strategico di tutto l'insieme della guerra. E' evidente — e del resto il nemico non ha fatto alcun mistero dei suoi intendimenti in questo senso — che la nuova grande offensiva sovietica è stata concepita come una parte soltanto del famoso « attacco triangolare » (fronte d'oc cidente, fronte est e fronte mediterraneo) preannunziato dn tempo atti inverai portavoce nemici e particolarmente dal sudafricano Smuts. Nonostante le tergiversazioni di cui hanno dato prova gli angloamericani alla vigilia di entrare per primi in lizza, bisogna riconoscere che, questa volta, il coordinamento ha funzionato e che la Wehrmacht si trova effettivamente costretta a tener testa all'eventualità di una guerra su più fronti. Per grave che possa apparire da questo punto di vista la realtà attuale, essa, tuttavia, non distoglie il Comando germanico, secondo quanto notava nei giorni scorsi il Voelkischer Beobachter, dall'analizzare freddamente le ulteriori possibilità di cui può valersi il nemico nello sviluppo dei suoi piani strategici. Innanzitutto, è da notare che il fatto di essere finalmente riuscito a superare il progettato attacco triangolare non signìfiqhi che le tre azioni imn°gnate dalla coalizione nemica abbiano a svilupparsi unicamente nel senso delle attuali direttrici e secondo un ritmo uniforme, essendo, invece, presumibile che, sia intenzionalmente cioè in base ai piani preparati dal comando nemico, sia per ragioni contingenti, cioè indipendentemente dall' originario programma di azione, si determini una maggiore pressione lungo uno dei lati del triangolo di attacco. Si considera qui assai probabile che vi saranno, sia a sud, sia a ovest e sia infine / all'est, di fronte con subitaneo spo stamento della pressione offensiva nemica. Per evitare il pericolo di sorprese e di inasprimenti di situazione, tali da portare a delle crisi vere e proprie, si impone come non mai al Comando tedesco la necessità di tenersi pronto per tutte le eventualità a cui può dare luogo l'assalto generale che il nemico va sviluppando rquvcqmgpulteriori ampliamenti iIdcmdgnllMs concentricamente contro le posizioni continentali tenute dalla Wehrmacht. Come in nessun'altra fase della guerra, la situazione si prpspetta oggi agli occhi della Germania e dei suoi alleati continentali nella drastica alternativa: vittoria o sconfitta. Una suprema sfavillante possibilità è offerta nel momento stesso del maggior pericolo ai difensori dell'Europa: quella di realizzare attraverso un grandioso successo difensivo la premessa per una rapida conclusione della guerra. Le conclusioni sviluppate in questi giorni dalla stampa germanica, e in modo speciale dal già citato Voelkischer Beobachter, chiariscono, cosi, al popolo tedesco, con il linguaggio dei forti che è proprio di questa grande Nazione di soldati, l'importanza decisiva del momento attuale. Guido Tonella

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