Gli uffici comunali agricoli

Gli uffici comunali agricoli Agricoltura di guerra Gli uffici comunali agricoli e e - ^ a n l * i o i -, -1 , o i n Ogni istituzione è figlia del bisogno. La sua efficacia è in funzione del valore degli uomini che la reggono e che vi cooperano e la sua valutazione è nel giudizio che ne formula il popolo. Ogni individuo porta nel compito e nel man- ' dato le virtù e i vizi della propria natura e ciascuno potrà essere abile ma non sarà mai volontefoso se la retribuzione, disancorata dal costo della vìt ta e resa irregolare, inducesse — come oggi induce — la stanchezza nell'animo e la pigrizia nella vclontà. Gli uffici comunali, che pure colmano un'avvertita lacuna, non hanno soltanto nella disponibilità e nel trattamene to economico del personale il loro tallone d'Achille. Anche la loro struttura organica non appare indicata alla snellezza dell'azione. Giova peraltro e* saminarla. Essi — nell'attuale organizzazione dei servizi per l'agrir coltura — confluiscono negli Uffici provinciali e questi a loro volta nell'Ufficio centrale, posto all'apice della piramide e alle dirette dipendenze del Ministero. Fra gli Uffici provinciali della regione e il Ministero stesso è incastonato un Ufficio di coordinamento e d'ispezione. Malgrar do la congiunzione di questo potere ispettivo, v'è fra il Centro e la provincia una soluzio^ s ne di continuità che attarda il funzionamento dell' organizzazione. Indovinato è perciò il suggerimento di sostituire gli ispettorati dì coordinamento con altrettanti uffici regionali che colleghino il Centro alle unità provinciali, con quella autonomia di procedura che le difficoltà logistiche e il dina» mìsmo bellico della vita oggi imperiosamente richiedono. La provincia è un'unità politico-amministrativa e la regione è appena una unità storico-geografica. Ma mentre la prima non è mai dal lato economico indipendente, la seconda si giova invece della complementarità delle economie provinciali. Sotto questo aspetto la regione può definirsi uno Stato nello Stato. L'Ufficio regionale potrebbe perciò sviluppare le direttive del Ministero, adattarle alle situazioni locali, con maggiore aderenza alla realtà di quel che non possa fare il Ministero stesso nel suo collegamento diretto con la periferia. Un aggravamento della burocrazia? E' da escluderlo, ove si faccia di esso un distaccamento ministeriale, limitato nell'organico e dotato — nella sua relativa autonomia— di ampi poteri discrezionali. In breve, l'Ufficio regionale dovrebbe essere nel campo economico quello che la divisione è nel campo militare: una grande unità di manovra, restando 1' Ufficio provinciale, come il reggimento, un'unita più logistica che tattica, più di coordinamento che di decisione. Attuata che sia questa riforma organizzativa, e limitati gli Uffici comunali ai centri tipici secondo il criterio della triangolazione economica — di cui abbiamo già fatto cenno — e della selezione più rigorosa del personale, gli Uffici stessi dovranno essere congiunti — tramite l'Ufficio provinciale — ccn gli Ispettorati dell'agricoltura per la collaborazione tecnica e con i Sindacati di categoria per la collaborazione economica. Pena altrimenti lo spettacolo continuato del rurale in città, nell'affannoso e spesso inconcludente annaspamento per gli uffici in cui è disseminata la amministrazione dell'agricoltura nazionale, in alcuni dei quali è di solito più sistemata la posizione del dirigente che disimpegnata la funzione dell'organismo. L'agricoltore deve dirimere nell'ambito comunale tutte le pratiche d'ufficio, dal conferimento dei prodotti all'approvvigionamento delle materie prime, dal censimento delle colture all'unificazione dei con. tributi sindacali. E dirimerle con semplice e sollecita procedura. Certe lungaggini burocratiche sembrano perfino inverosimili. Prendete il caso del grano da seme. Per ottenerne U buono di prelevamento l'agricoltore avanza domanda all'Ufficio comunale, il quale — vistata che l'abbia — la trasmette al fiduciario degli agricoltori del luogo e questi all' Unidhe provinciale, ultima sede d'istanza. A questo lungo viaggio di andata corrisponde un non meno lungo viaggio di ritorno. Pazienza se a compierlo fosse soltanto la prenotazione dei semi, ma non dissimile è lo sperpero di tempo — che raggiunge annualmente milioni di ore lavorative — e di pazienza che il formalismo burocratico richiede agli agricoltori nell'approv-vigionaniento dei concimi e dei mangimi, degli antiparassitari e dei carburanti, nel disbrigo delle pratiche derivanti dalle bardature di guerra. Il sistema burocratico — cui risale tanta parte di responsabilità della nostra tragedia — è tuttora operante. Si direbbe che la determinazione massonica « di provocare confusione e malumore verso il Regime sottraendogli le simpatie » abbia ancora — ad onta della palingenesi nazionale valere di disposizione e in¬ lSgrtS^*^**S Pe«.r " cne 1 uomo onesto de! la strada non può a meno di sospet¬ tare, con la stanchezza e "l'amarezza del disinganno, che la ma-soneria fra tutte le cose umane ed effimere ha... l'eternità della natura. Emanuele Battistelli

Persone citate: Emanuele Battistelli