Primi rapporti sui terribili effetti della nuova arma. Londra in fiamme, la base navale di Southampton sconvolta

Primi rapporti sui terribili effetti della nuova arma. Londra in fiamme, la base navale di Southampton sconvolta La corsa dei bolidi non ha soste verso i centri nevralgici nemici Primi rapporti sui terribili effetti della nuova arma. Londra in fiamme, la base navale di Southampton sconvolta Berlino, 23 giugno. La corsa delle « meteore » nei cieli dell'Inghilterra meridionale continua con una regolarità impressionante che la fa sembrare ad una terrk bile gara di resistenza), che abbia per posta la morte e la distruzione. . Giorno per giorno, come in una pista giro per giro, i « bolidi del terrore » partono dalle basi sconosciute dell'Europa, volano al di là della Manica a colpire i punti nevralgici del paese nemico e le ore si accumulano — ieri «erano 160, oggi 184, otto giorni da quando il primo bolide è partito — le distruzioni si fanno sempre più vaste, gli Incendi segnano con le loro fiamme, lalte nel cielo, ogni tappa di questa terribile arma germanica. Un pilota tedesco, di ritorno da un volo di osservazione su Londra, ha affermato che a Rouen, a 200 Km. di distanza dalla capitale britannica, si vedeva ancora la città Nuovi focolai si sono aggiunti in parecchi punti del mare di case di Londra, dalle quali s'innalzano sempre nuove frecce di fuoco. Neanche l'impiego di centinaia di riflettori e di palloni di sbarramento, come pure l'intervento in massa della caccia, hanno permesso ai britannici di conseguire alcun risultato difensivo. Un corrispondente americano ha dichiarato: « Con questa nuova arma aerea tedesca non arriveremo alla mèta e tutte le personalità inglesi responsabili da me interrogate sono di questo parere ». Secondo il giornalista, in Inghilterra si stanno facendo sforzi inauditi per riorganizzare la vita pubblica. Però tutti gli adattamenti escogitati sono assai limitati. « La cosa più terribile è l'impossibilità di poter dormire — ha soggiunto il giornalista. — Se io dovessi esprimere un desiderio sarebbe quello di fare un lungo sonno in una località lontanissima dai luoghi battuti dalla nuova arma germanica». Gli osservatori germanici riferiscono che lo strato di nuvole sul territorio preso di mira non è dovuto soltanto a ragioni meteorologiche, ma è composto anche dal fumo della città ardente. I danni recati alla città di Londra devono veramente essere notevoli se Re Giorgio di Inghilterra si è recato nelle località maggiormente colpite dalle « meteore », per rendersi personalmente conto delle gravi devastazioni provocate. La stessa Reuter ammette che dopo aver bombardato per tutta la giornata di ieri il territorio dell'Inghilterra meridionale, esse hanno continuato anche nella notte scorsa e nella mattinata i loro attacchi. D'altra parte, dichiarazioni autorizzate germaniche hanno lasciato chiaramente intendere che l'uso della poderosa arma avrà in avvenire più vaste applicazioni in coincidenza con l'impiego di altre armi nuove. DÌ ciò pare comincino a rendersi conto anche gli stessi avversari. Anzi, si può ormai dire che l'incubo delle « meteore alla dinamite » ha raggiunto anche gli Stati Uniti. Si ha-da New York che il noto costruttore aeronautico americano Glenn Martin ha dichiarato che gli americani possono attendersi per l'anno prossimo una pioggia di « bombe volanti » che, avendo un raggio di azione di 5 mila miglia, raggiungeranno il territorio ame¬ ricano, partendo dall'Europa. Un'arma così impressionante, capace di suscitare simili terrorizzanti apprensioni in campo avverso, è diventata naturalmente il centro dell'attenzione e degli studi degli anfelo-americani. Per neutralizzarne l'efficacia ben poco hanno potuto fare finora ì tecnici d'oltre Manica e nemmeno pare siano riusciti a capirne esattamente la costruzione, se sulle riviste e sui giornali anglo-sassoni vengono pubblicate le ipotesi più strane. Tra queste le più interessanti, se non altro come curiosità, parrebbero indicare una tendenza anglo-sassone a considerare le « meteore » come piccoli aeroplani dell'apertura alare di oltre dieci metri, con propulsione a razzo e pilota automatico, volanti tra due fasce di radio-onde, che ne assicurerebbero la direzione e lo « stop » al momento opportuno. Con particolare rilievo vengono oggi pubblicate dai giornali tedescni le notizie precise sugli effetti distruttivi delle meteore. Secondo quanto comunica il DJ?.B., le fotografie prese dagli apparecchi da ricognizione tedeschi recatisi in volo sulla Inghilterra meridionale, permettono di constatare la portata apprezzabile delle distruzioni desili obiettivi miditari di Southampton. Da queste fotografie appare che un vasto bacino galleggiante ha subito gravi danni. Parecchie navi, che erano ormeggiate nel porto, sono sbandate. Tre piroscafi di medio tonnellaggio, che si trovavano alla fonda nell'avamporto sono in fiamme; delle grandi colonne di fumo si elevano dai magazzini, dagli impianti portuali e da importanti depositi di nafta e di carburante incendiati. I binari della ferrovia e la stazione di smistamento appaiono cosi gravemente danneggiati che il traffico ferroviario nella zona di Southampton rimarrà senza dubbio paralizzato per un periodo considerevole di tempo. Anche un grosso impianto industriale alla periferia della città, con ogni probabilità il gasometro, appare avvolto da fiamme e fumo. Nessun danno si nota nei quartieri d'abitazione e nella psrte centrale di Southampton. Le distruzioni nella base di Southampton e nell'Inghilterra avranno indubbiamente una notevole ripercussione sulle operazioni belliche dell'invasione. Il corrispondente militare del D.N.B., Martin Hallensleben, giudica infatti la nuova arma come una flotta aerea complementare delle formazioni da bombardamento pesanti. « Ogni proiettile aereo germanico produce gli stessi ef¬ fetti di tutte le bombe che può lanciare una delle «fortezze volanti » nordamericane. « Inoltre un alto fattore an- " cora più importante merita di essere menzionato al riguardo, e cioè che, mentre gli angloamericani hanno perduto la settimana scorsa 350 bombardieri, con circa tremila uomini di equipaggio addestrati, una parte sempre maggiore del potenziamento aereo britannico viene neutralizzata dal lancio irregolare degli esplosivi aerei, in quanto la caccia nemica è sempre m azione col proposito di intercettarli. Helmut' Sundermann, vicepresidente della stampa del Reich, parlando oggi davanti ai rappresentanti della stampa estera, ha dichiarato che I'« Arma di rappresaglia numero uno » è l'appellativo dato alla nuova arma tedesca a grande raggio d'azione, il cui scopo è quello di opporre un contrappeso strategico alla condotta di guerra introdotta dalla Gran Bretagna coi « bombardamenti aerei strategici ». Sundermann ha inoltre dichiarato che impiegando questa « prima nuova arma di rappresaglia» la Germania si trova nella situazione favorevole di riservare la sua Luftwaffe unicamente per degli impieghi tattici. Egli ha detto: « Per bombardamento strategico si comprende la messa in opera dell'arma aerea contro le vie di comunicazione e contro gli obiettivi economici di guerra, nel retroterra del paese nemico, mentre la messa in opera tattica dell'arma aerea ha luogo, soprafcti *;o, in relazione con le ope: ..zioni militari delle truppe terrestri. In base a documenti lasciati dall'ex-presidente del Consiglio francese, Daladier, il bombardamento strategico come mezzo di guerra, è stato stabilito per la prima volta dal primo ministro britannico Chamberlain. « L'attacco contro l'isola tedesca di Sylt, avvenuto nel 1940, al principio della guerra, è stata la prima esecuzione pratica dei principi d' guerra stabiliti dall'Inghilterra, molto tempo prima che si iniziasse l'attuale conflitto ». A questo riguardo, Sundermann ha dichiarato che l'arma segreta germanica è in azione contro la Gran Bretagna da otto giorni « senza interruzione ». Ad intervalli irregolari e con colpi concentrati, gli esplosivi tedeschi del più grosso calibro hanno come oblettivo i concenti-amenti bellici britannici situati nell'Inghilterra meridionale. Il più lungo periodo di tregua, accordato all'avversario durante questi otto giorni non è E.'ato che di circa tre ore e mezzo.

Persone citate: Chamberlain, Daladier, Glenn Martin, Martin Hallensleben, Re Giorgio