I tre cardini della dilesa

I tre cardini della dilesa I tre cardini della dilesa Fronte Occidentale, 13 giugno Una settimana fa, poco dopo la mezzanotte, il ten. Ohrsen, comandante della batteria costiera di Marcouf, che doveva poi diventare famosa per la sua eroica resistenza, ordinava ai pezzi antiaerei di aprire il fuoco contro una formazione di velivoli nemici. Come se i cannoni tedeschi avessero incendiato una lunga miccia scoppiettante, tutta la costa di Normandia diventava in poche ore un enorme terribile vulcano che sprigionava nella notte fuoco, fiamme e morte. Il «secondo fronte» era iniziato, e con esso si era dato principio ad una battaglia che comunque possano andare gli avvenimenti passerà certo alla storia per la sua importanza, per l'impiego grandioso di uomini e mezzi e per fa violenza della lotta. Ora, a sette giorni dall'inizio della « grande avventura », il nemico ha a sua disposizione una stretta fascia costiera lunga una novantina di chilometri, ma priva di comodi punti di approdo. Le forze schierate per la battaglia della costa, secondo informazioni da fonte jnilitare berlinese sono così ripartite. Le truppe nemiche sbarcate finora, al comando del generale Montgomery, si aggirano sulle 21 Divisioni, assommanti con i servizi a circa 400 mila uomini. Però, secondo testimonianze concordanti di prigionieri, la Divisione britannica aviotrasportata, come pure la 82.a e lOl.a Divisione nord-americana hanno perso più della metà dei loro effettivi nel corso dell'impresa, cosicché si può calcolare che 5 Divisioni nemiche dì fanteria e 3 di paracadutisti siano già state fortemente intaccate. Da parte tedesca, i Feldmarescialli voti Rundstedt, comandante delle truppe tedesche dell'occidente e Rommel, comandante del Gruppo di Armate operante in Normandia, possono contare su uno schieramento altrettanto imponente. La sola prima linea germanica è forte, secondo ammissioni britanniche, di 250 mila soldati ai quali si aggiungono le riserve tattiche, quelle strategiche e infine la ntassa di manovra. Frattanto la situazione può essere caratterizzata dai seguenti tre dispacci diramati dalla Transocean all'ultima ora, nei quali sono stnteti»zate le direttive di attacco nemiche e le resistenze dei germanici a: OHERiBOURG. - Gli americani non sono avanzati di un solo passo, in direzione di Cherbourg. Furiosi combattinienti imperversano attorno a Montebourg che continua ad essere in possesso dei tedeschi SAINT LO. - Malgrado violento attacco di carri armati anglo-americani la città non è stata raggiunta. Il nemico trovasi a circa 10 km. di distanza da questo centro. CAEN. - Nella regione di Caen i britannici., durante tutta la mattinata, hanno attaccato le posizioni germaniche oltre Bretteville e Andrieux. L'artiglieria e formazioni di caccia-bombardieri hanno inflitto dure e sanguinose perdite al nemico. Nella sola mattinata 1S carri armati inglesi sono stati distrutti nei pressi 1di Andrieux. Tali perdite sono \P°i ulteriormente salite ed a ^ ben 59 carri armati m'»1™.. P&,a«'* e<* «««pesanti {risultavano annientati. In con seguenza dello scacco subito dall'invasore in questa azione diretta a sconvolgere le posizioni germaniche a nord di Caen, attaccando le stesse dal fianco sinistro, l'attacco frontale inglese che il nemico si proponenti di condurre oltre Andrieux non ha più avuto luogo. A complemento di quest'ultima notizia incominciano ad arrivare i particolari sugli effetti distruttivi dei bombardamenti nemici sopra la storica città. L'Abbazia della Trinità, eretta nel 1060 per volontà di Matilde delle Fiandre, sposa di Guglielmo il Conquistatore, andata distrutta. Inoltre la\ basilica di St. Etienne, che risale alla stessa epoca, che fu fondata anche da Guglielmo il Conquistatore, ha, subito ddvrpncstntmdlrngmtvrcpgdtcpmtcvpgnclaz \ danni così gravi che tutto l'edificio, con la sua grande navata ed il coro è da considerarsi perduto. Infine si apprende che nella parte nord-orientale della penisola del Cotentin gli americani avevano Zanet'cfo venerdì scorso, nel settore compreso tra St. Vaast e Cosqueville, numerose unità, aviotrasportate ed avevano sbarcato « via mare » piccoli gruppi di soldati, sotto Za protezione dell'artiglieria pesante della marina. Le truppe tedesche hanno ora rastrellato tutta la regione. E' probabile però che il nemico intraprenderà nuovi attcrraggi, poiché numerose navi da guerra si trovano in mare e tengono sotto il loro fuoco le batterie tedesche. Dalle prime ore del mattino del 1& giugno la violenza del duello d'artiglieria è ancora aumentata. I pezzi tedeschi hanno conseguito parecchi colpi in pieno impedendo alle navi nemiche di avvicinarsi. Le batterie costiere navali di Marcouf sono intervenute a loro volta nella lotta colpendo a parecchia riprese navi da guerra e trasporti. Al termine dell'ottava giornata si può pertanto notare che i progressi nemici sono lenti e sempre sproporzionati alla massa di uomini e di mezzi impiegata. Inoltre le perdite dell'avversario vanno sempre aumentando. In proposito riescono mol*o significativi i particolari svila fresa di Carentan da parte di forze corazzate americane avvenuta ieri. Un inviato della Reuter dice che Za battaglia che decise le sorti della città è stata molto sanguinosa. Già da sabato sera Carentan era in .fiamme. La posizione era divenuta inteni biZe per i tedeschi, esposti co m'erano al tiro dei calibri navali. Però le alture intorno alla città erano un vespaio di mitragliatrici. Gli americani dovettero avanzare allo sco perto, fatti segno ad un fuoco rabbioso di armi automatiche e di pezzi da 88. Una tregua di due ore fu concessa ai tedeschi per capitolare: ma il loro comandante, un giovane capitano, respinse la' propo sta, e continuò la lotta. Le perdite degli attaccanti aumentarono ancora, cosicché ogni metro di terreno occupa to fu bagnato di sangue. Per completare il quadro della giornata sono da segnalare i combattimenti ad oriente della foce dell'Orne, dove forze britanniche hanno tentato di allargare «Z Zoro piccolo saliente avanzato in direzione della foresta di Bavent. Quantunque le navi da guerra inglesi appoggiassero per mare gli attacchi, col fuo co delle loro aitiglierie, i tentativi effettuati verso il nord, nelle vicinanze di Breville. sono foniti con gravi perdite per il nemico. In seguito agli e & o n a a e o i attacchi fatti da est e da sudest si sono sviluppati dei violenti combattimenti nelle vicinanze di Escoville e Truffrevìlle. Il contrattacco tedesco si è rinforzato ed è penetrato profondamente nello stretto saliente del fronte. Nelle operazioni navali un gruppo di cinque vedette rapide tedesche ha conseguito un grande successo affondando nel corso di una sola spedizione un incrociatore e due cacciatorpediniere nemici. Lo incrociatore è stato colpito da tre siluri mentre *i trovava. nel mezzo di un gruppo protetto da almeno 16 cacciatorpediniere, dopo che le vedette germaniche erano riuscite a passare attraverso il cordone di sicurezza. Un altro lancio di siluri ha colato a picco due cacciatorpediniere, uno avvolto in una densa nube di fumo e l'altro, come definisce il comandante tedesco, « in silenzio ». Durante la scorsa notte la Luftvoaffe ha affondato quattro navi mercantili alleate per complessive 20 mila tonnellate, e due cacciatorpediniere. Sono sfate inoltre colpite e gravemente danneggiate nove grandi unità da trasporto, tre delle quali sono state viste incendiarsi. Infine tra Caen e TiUy sur Seulles, il nemico ha avanzato con formazioni blindate e di fanteria, seguendo le strade che da Bayeux si dirigono verso sud-èst e sud-ovest. Tutti gli attacchi, che hanno provocato unicamente una lievissima breccia immediatamente colmata ad est di Tilly, sono stati respinti. Nelle prime ore del pomeriggio forze navali leggere germaniche hanno silurato due cacciatorpediniere nemici neZZa baia della Senna. Nel corsa del combattimento sono stati respinti gli attacchi di numerosi cacciabombardieri britannici. Quattro di questi veZivoZi sono stati abbattuti. Altri due si sono allontanati con fiamme a bordo. In tutta la giornata hanno avuto luogo accaniti combattimenti aerei, terminati con l'abbattimento ii 43 veZivoZi nemici. Durante la notte, in azioni sopra la Baia della Senna e nella Francia del nord, altri 21 apparecchi erano stati fatti precipitare dalla caccia germanica. Inoltre la D.C.A. dell'aviazione, dislocata nel settore di invasione, ha registrato nell'ottava giornata dall' inizio dell'invasione il più grande successo finora ottenuto. Secondo le informazioni fornite da fonte autorizzata, si apprende infatti che le batterie contraeree della Luftwaffe hanno abbattuto in un solo giorno 55 apparecchi angloamericani, fra i quali si trovano numerosi quadrimotori da bombardamento, velivoli da caccia e da trasporto, nonché degli aZianti carichi di truppe. Con questi abbattimenti le perdite totali avute finora dal nemico nelle operazioni dell'invasione ammontano a più di 500 aerei.

Persone citate: Andrieux, Montebourg, Rommel, Tilly, Zoro

Luoghi citati: Cherbourg, Francia, Normandia, Trinità