La costa dalla foce dell'Orne a Bayeux e la zona Carentan-Valognes epicentri della grandiosa battaglia a quarantotto ore dallo sbarco

La costa dalla foce dell'Orne a Bayeux e la zona Carentan-Valognes epicentri della grandiosa battaglia a quarantotto ore dallo sbarco Sul fronte occidentale ove il nemico cerca la soluzione della guerra La costa dalla foce dell'Orne a Bayeux e la zona Carentan-Valognes epicentri della grandiosa battaglia a quarantotto ore dallo sbarco Il Bollettino germanico Berlino, 7 giugno. Dal Quartier Generale del Fiihrer, il Comando Supremo delle Forze Armate germaniche comunica: Le operazioni di sbarco nemiche sulla costa settentrionale, della Normandia fra Le Havre e Cherbourg sono state appoggiate per tutta la giornata da poderose forze navali. Numerose formazioni di truppe aerotrasportate a tergo delle nostre fortificazioni costiere avevano il compito di agevolare questo sbarco e im- Bedire l'afflusso di riserve, opo duri e, in parte brevi combattimenti, queste formazioni sono state per la maggior parte annientate quando già avevano subito gravi perdite ad opera della nostra artiglieria contraerea nelle operazioni di atterraggio. Il nemico è riuscito a metter piede dal mare su parecchi punti. La maggior parte delle teste di ponte del nemico sono state tuttavia eliminate in contrattacco. Numerosi mezzi da sbarco sono stati incendiati davanti alla costa. □alle due parti della foce dell'Orne e a nord di Carentan si sono accesi violenti combattimenti con importanti forze nemiche alle quali è riuscito finora, se pure a costo di gravi perdite, di mantenere queste teste di ponte. Nelle prime ore della mattinata del 6 giugno torpediniere tedesche hanno attaccato con buona efficacia nella baia della Senna una formazione di navi da battaglia nemiche che assieme ad incrociatori e cacciatorpediniere proteggeva la flotta da sbarco. Nella notte sul 7 giugno forze navali leggere germaniche hanno attaccato una formazione di cacciatorpediniere britannici ad occidente di Le Havre, mettendo a segno parecchi siluri. Un cacciatorpediniere e stato immobilizzato con incendio a bordo. In violenti duelli d'artiglieria, batterie da costa della Marina da guerra hanno causato gravi danni a navi da battaglia e cacciatorpediniere. Parecchie unità nemiche sono affondate in seguito ad urto contro mine nelle zone di sbarramento predisposte dalla Marina da guerra germanica. L'attività aerea dalle due parti è stata ieri fortemente intralciata dalle condizioni atmosferiche. Sulla zona di sbarco le forze della difesa antiaerea hanno abbattuto, secondo i rapporti finora pervenuti, 104 aeroplani nemici. In Italia, dopo aver concentrato poderose forze nella zona ad occidente di Roma, il nemico è nuovamente passato all'offensiva. Con preponderanti forze di fanteria e di mezzi corazzati, il nemico, avanzando dalle due parti della strada litoranea, £ riuscito, dopo duri combattimenti a fare irruzione nelle nostre posizioni. Anche a nord di Roma, non ostante l'eroica resistenza delle nostre truppe, il nemico è riuscite ad operare una profonda breccia. Aspri combattimenti sono ancora In corso in questo settore. Ad oriente di Roma il nemico ha nuovamente sferrato per tutta la giornata violenti ma vani attacchi contro le nostre posizioni presso Tivoli e ad occidente di questa località. Sul fronte orientale non si sono svolte ieri che operazioni di rastrellamento nella zona a nord-ovest di Jassy. Grosse formazioni di aerei da combattimento e da battaglia sono intervenute nei combattimenti terrestri ed hanno inflitto ai sovietici elevate perdite in uomini e materiali. Nelle operazioni di martellamento del traffico di rifornimento del nemico ad opera dell'arma aerea, sono stati distrutti numerosi nodi ferroviari e parecchie linee di comunicazione sono state interrotte. Durante la notte i nodi ferroviari <*i Proskurov e di Smerinka sono stati obbiettivo particolare di violenti attacchi di bombardieri germanici che hanno pròvocato forti esplosioni ed estesi incendi. Nel Balcani la lotta contro le bande comuniste è stata condotta con particolare successo nello scorso mese di maggio. Il nemico ha subito gravissime perdite umane. Esso ha perduto oltre 17.200 uomini rimasti uccisi e 8700 prigionieri o disertori. Numerosi cannoni, armi leggere e pesanti per fanteria nonché depositi di munizioni e viveri sono stati distrutti o catturati. Formazioni di bombardieri americani hanno sganciato bombe su diverse città dell' Europa sud - orientale causando danni e vittime particolarmente a Ploesti, Brasov, Turnu Severin e Belgrado. Le forze della difesa germanica e romena hanno abbattuto 21 aeroplani nemici tra cui 13 bombardieri quadrimotori. La scorsa notte aerei nemici isolati hanno sganciato bombe sulla zona urbana di Mannhelm. Uno dei mille cannoni pesanti germanici che hanno fatto e fanno gli onori di casa agli invasori sulle coste francesi dell'Atlantico.

Persone citate: Turnu Severin