Riserve strategiche della Wehrmacht da tre giorni sono entrate in azione

Riserve strategiche della Wehrmacht da tre giorni sono entrate in azione Riserve strategiche della Wehrmacht da tre giorni sono entrate in azione (DAL NOSTRO INVIATO) Fronte italiano, 30 maggio. La battaglia infuria nei vari settori del fronte italiano, che la colossale offensiva anglo-americana ha investito diciotto giorni fa. Non si può, però, ancora dire che essa accenni ad una decisione radicale in un senso o nell'altro. Gli obbiettivi finora raggiunti dagli attaccanti sono tutti tattici e diverrebbero strate gici solo nel mome7ito in cui la Casilina fosse, non solo attinta, ma anche nettamente sorpassata in tutte le sue numerose deviazioni e ramificazioni che, lasciate in mano ai germanici, potrebbero loro permettere egualmente un traffico, sia pure meno intenso, tra le sedi di rifornimento e le linee più avanzate. In ogni modo, anche per quanto riguarda Roma, questa sera la situazione non presenta nessun carattere di emergenza. Non si possono fare previsioni, ovviamente, in una situazione cosi fluida nella quale da una parte co me dall'altra sta dominando fra ieri e oggi soprattutto un larghissimo uso di truppe celeri e di mezzi corazzati; pe rò da una valutazione obbiet Uva appare che la minaccia diretta su Roma sia piuttosto allentata che mantenuta stazionaria. Due sforzi formidabili ha fatto oggi Alexander. Ope rondo con estrema decisione e senza alcun risparmio di uomini e di mezzi verso i col li Albani, il generale britannico, con una visione tattica della battaglia indubbiamente di largo respiro, ha cercato di insaccare nella zona tra il fiume Sacco e il fiume Liri le numerose unità germaniche che colà si stanno difendendo sui due lati del fronte. In direzione di Velletri molti attacchi anglo-americani sono stati respinti; anzi anche quelle propaggini del comune che già erano state conquistate dalle truppe di avanguardia del gen. Clark sono stasera ritornate in possesso dei germanici. Un altro combattimento violentissimo al quale hanno partecipato centinaia di carri armati si è svolto all'imboccatura delle valli del Sacco e del Liri superiore in direzione nord-ovest. ' Ma anche qui il formidabile attacco dei carri armati tipo « Shermann > è stato bloccato dalla prima divisione dei paracadutisti, comandati dal generale Éeidrich. Si combatte anche ai margini dei monti Lepini, e qui pure la situazione non accenna ad avere una decisione da una parte o dall'altra. Nel pomeriggio, poi, con centinaia di carri armati il generale Clark ha sferrato un improvviso colpo di ariete dalla pianura Anziate in direzione nord e cioè verso Roma. Dopo ore e ore di combattimento furioso, di eroismo inenarrabile da una parte e dall'altra, le artiglierie anticarro della Wehrmacht hanno bloccato l'assalto e hanno costretto le unità corazzate superstiti a ripiegare sulle linee di partenza. I contrattacchi di oggi, specie di mezzi corazzati, che il Feldmaresciallo Kesselring ha ordinato su vari settori del fronte sono in stretta dipendenza col fatto che in questi ultimi tre giorni le riserve strategiche dell'Alto Comando Tedesco sono entrate nella lotta. Innegabilmente queste diciotto giornate di vigorosa offensiva hanno procurato al generale Alexander molte soddisfazioni; e prima di tutte, certo, la caduta di Cassino; nè si può negare che le sue truppe si siano battute benissimo, specialmente i polacchi e i degollisti con un mordente che non è mai scemato, malgrado le spaventose perdite loro inflitte dalle armi della difesa germanica. Sì faceva però rilevare questa sera nei circoli di solito assai bene informati che nemmeno la battaglia per Roma è ancora pienamente decisa. I prossimi giorni potrebbero riservare molte sorprese e da una parte e dall'altra. A C.

Persone citate: Albani, Kesselring, Sacco, Shermann

Luoghi citati: Cassino, Roma, Velletri