Oltre 800 edifici storici e culturali distrutti in Italia dai "liberatori,,

Oltre 800 edifici storici e culturali distrutti in Italia dai "liberatori,, Ogni pietra un episodio e una ricchezza Oltre 800 edifici storici e culturali distrutti in Italia dai "liberatori,, Le opere d'arte di Parma, Mantova e Vicenza crollate nelle ultime incursioni -1 terroristi su altri centri italiani Quartier Gen., 30 maggio. Duecentododici chiese. 315 collegi, 64 teatri e biblioteche, 50 ospedali, 117 istituti culturali e 36 monumenti nazionali, questo è 11 quadro riassuntivo degli «obiettivi* scelti dai terroristi sull'Italia. Oltre 800 fra edifici storici, culturali e religiosi ridotti a cumuli di macerie, oltre 800 monumenti di cui è stata privata l'Italia e la civiltà, la cui distruzione resterà nei secoli legata al ricordo dell'ignominia anglosassone. Tutto il patrimonio di tradizione, di cultura e di storia cui è ricca la nostra penisola è minacciato dai barbari anglosassoni. Ci si vuol privare di ogni ricchezza, colpendoci in quella che è la nostra più sacra, perchè ad essa è legato tutto un passato di storia e di gloria, che va dal fasto virile di Roma, al fulgore del Rinascimento, dalla austerità dei Comuni, agli episodi della unità nazionale. Nelle strade di Roma. Firenze, Genova, Torino, Milano, Bologna e molti altri centri minori si levano 1 tronconi dì case e di chiese, dove ogni particolare è una ricchezza, ogni pietra un episodio. E le pietre rimaste diranno alle generazioni future l'ultimo, il più obbrobrioso episodio che le ha brutalmente sconvolte, divelte, segnate più di quanto non avesse potuto fare il tempo o l'odio di parte degli uomini che nei secoli si sono attorno a loro succeduti. Nell'incursione nemica del 13 marzo su Parma crollava il colossale palazzo cinquecentesco « Pilotta », disegnato dal Boscoli, sede della Galleria del Museo, della Biblioteca dell'Archivio di Stato, dell'Accademia di Belle Arti e del famoso Teatro Farnese, uno fra i rarissimi teatri del cinquecento ancora superstiti, e la magnifica statua di Maria Luisa, dei Canova, è precipitata con tutte le opere di protezione. Gravemente colpito è stato pure il settecentesco Palazzo del Governo, la massiccia chiesa gotica di S. Francesco e la bella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Anche Mantova è stata colpita il 14 maggio nei suoi più insigni monumenti. Uno spezzone incendiario colpiva la quattrocentesca cappella di S. Gottardo danneggiandone le volte, mentre altri spezzoni cadevano sul palazzo Capriani. Nell'incursione aerea del 14 maggio su Vicenza, la bella chiesa settecentesca di San Gaetano, opera di Girolamo Frigomelica, ha subito gravi lesioni nel complesso arcfiltet tonico e nella parte decorati va; il palazzo già Caldono, ora da Schio, magnifica costruzio ne del '300 e del '400, è in parte rovinato; così pure dan neggiati sono stati la contigua casa ogivale, il cinquecentesco alazzo Bertolini, l'arco della Icaletta, ornato da statue di Marinati, e l'interessante Ca stello dell'Isola, opera del tre dicesimo secolo. Gravissimi danni ha sofferto il Duomo maestosa costruzione del 17.o secolo, ed il palazzo Thiene attribuito al Palladio. Danni e irreparabili perdite sono stati prodotti anche a Faenza, nella incursione de 13 maggio, durante la quale è stato distrutto il famoso Museo Internazionale della ceramica. Nei giorni scorsi il terrorismo nemico si è sfogato su centri cittadini e rurali dell'Emilia, della Toscana e dell'Umbria, colpendo case d'abitazione e mitragliando contadini nei campi.

Persone citate: Bertolini, Boscoli, Canova, Girolamo Frigomelica, Teatro Farnese