"Mobilitazione generale,, risposta di Sofìa alle minacce di Mosca

"Mobilitazione generale,, risposta di Sofìa alle minacce di Mosca La Bulgaria fedele al suo onore •■■■«■BHBBMBMHaMMMMaaHMBMMHBIH^MB^^^^HJ "Mobilitazione generale,, risposta di Sofìa alle minacce di Mosca Sofia, 20 maggio. Più di due settimane sono trascorse dal grottesco « ultimatum » anglo-russo-americano a Finlandl», Bulgaria, Romania ed Ungheria e, come era prevedibile, i Governi interessati neppure ai sono preoccupati di rispondere alla ridicola pretesa nemica di deporre le armi, abbandonando la grande alleata Germania. Di questo insuccesso, dovuto evidentemente ad un'iniziativa di Mesca, il più irri. tato dei tre compari si dimostra Stalin che si vede costretto a metterlo nel conto passivo dell'attuale campagna intimidatoria assieme al «no» della Finlandia alle note proposte d'armistizio, all'indifferenza con cui la Romania ha accolto le sue minacce ed al modo come l'Ammiraglio Hwr-thy e le forze germaniche hanno risolto il problema ungherese. Bussato inutilmente a tutte queste porte, Mosca picchia ora furiosamente a quella della Bulgaria. E' cosi che. di giorno in giorno-, la campagna di minacce e di lusinghe al popolo bulgaro continua, s'inasprisce, si fa più violenta. Tutto è messo in atto per esortare la popolazione ad insorgere centro i proprii governanti: dalle fals-e notizie (è di tre giorni fa l'annuncio di un « ultimatum » di 24 ore pre sentato da Mosca a Sofia per chiedere l'immediata rottura dei rapporti con l'Asse) allo Intimidazioni, dalle accuse più menzognere ai'.'le previsioni più fosche, dall'insinuazione alile allettanti promesse d'ogni bene. Ma tutto è vano, poiché il popolo bulgaro ascolta imperterrito questo nuovo « bluff » propagandistico e continua per la sua strada, tenendo fede alla parola data. E il Cremlino perde le staffe. Ne fa fede l'ultimo nume, ro della Pravda che, in un lungo commento dedicato alla Bulgaria, tra il'altro, scrive: « Quindici giorni sono trascorsi dall' ammonimento rivolto dagli alleati ai paesi satelliti della Germania. In questo lasso di tempo i governanti dell'Ungheria, della Romania, della Finlandia e della Bulgaria non hanno manife¬ stato alcun desiderio di ascoltare la voce della ragione e di evitare la catastrofe cui vanno incontro i loro paesi. Al contrario, durante questi ultimi quindici giorni essi hanno dato una prova eloquente del loro immutato desiderio di continuare e marciare insieme alla Germania hitleriana, completamente dimentichi degli interessi dei loro paesi ». Dopo questa premessa oltre modo significativa, la Pravda prende in esame l'atteggia mento del governo bulgaro che, in base ad una lunga serie di menzogne, viene definito «provocatorio ed impudente». L'articolo del giornale sovietico termina rivolgendosi alla nazione bulgara dal cui atteggiamento dipenderebbe ora la sorte del Paese, poiché stima inutile parlare ancora al Governo bulgaro « il quale ha risposto ai mòniti degli alleati con la mobilitazione generale delle sue forze armate ». Per certo, il compagno Molotoff non può dirsi soddisfatto di una simile non tutt'altro che cortese risposta di Sofia ed il dispetto suo e quello di Stalin sono più che comprensibili. D'altra parte, giova confermare ancora che la Bulgaria — Governo, popolo ed esercito — rimane imperturbabile e prosegue con serena e fredda decisione la via intrapresa, che è quella dell'interesse e dell'onore nazionale. » Stasera sorto stati, infine, ufficialmente annunciati importanti cambiamenti negli alti comandi delle Forze armate bulgare. Il Capo di Stato Maggiore, gen. Lucas, è stato sostituito dal generale di corpo d'armata Trifonoff e nominato ispettore generale dell'esercito. Il generale di divisione Bojdeff, comandante dalla guarnigione di Skoplje, in seguito a sua domanda, è stato coLlocato e- riposo e sostituito dal gen. Stojanoff. Il nuovo Capo di Stato Maggiore gen. Trifonoff, si è particolarmente distinto nella lotta contro i ribelli.

Persone citate: Mosca Sofia, Stalin