Nessun jugoslavo vuol saperne di re Pietro

Nessun jugoslavo vuol saperne di re Pietro ne. Proprio com'è per Vittorio Nessun jugoslavo vuol saperne di re Pietro Stoccolma, 29 maggio. L'agenzia « Reuter » pubblica una interessante corrispondenza su quelli che sono i reali sentimenti nutriti dal popolo dell'ex«Jugoslavia nei confronti dell'ex-re Pietro, della monarchia e del governo fantasma del Cairo. La corrispondenza è di un giornalista « alleato » che ha soggiornato per qualche tempo in una delle zone infestate dalle bande di Tito. « Le persone con le quali ho parlato — afferma il corrispondente — non erano soldati o partigiani, ma membri di collettività civili locali. Il loro atteggiamento nei riguardi del governo reale, che ritengo sia quello stesso della maggioranza della popolazione jugoslava, pud essere riassunto come segue: i gabinetti in esilio non godono di alcuna considerazione, l'opinione corrente è che i membri di questi gabinetti vivano comodamente, mentre il paese versa il suo sangue e che a null'aitro siano intenti se non a litigare fra loro ». Più avanti il corrispondente osserva che gli abitatiti .della zona da esso visitata erano, prima della guerra, dei fedeli monarchici, ma che oggi soltanto una parte estremamente esigua di essi nutre simpatie per l'ex-re « più quale persona che quale monarca ». Ciò che si rJmprovera unanimemente all'ex-Re — prosegue il giornalista alleato — è che abbia lasciato il paese, anziché rimanervi e battersi ». Riferendosi in particolare ai seguaci di Tito, il corrispondente afferma, infine, che è matematicamente certo che « i partigiani, qualunque sia il gabinetto formato dall'ex-re all'estero, non ritorneranno sulla decisione presa nello scorso novembre dal loro « consiglio antifascista », decisione in base alla quale sarà il popolo a scegliere, dopo la guerra, tra la repubblica e la monarchia ».

Luoghi citati: Jugoslavia, Stoccolma