La battaglia delle strade

La battaglia delle strade La battaglia delle strade Fronte Italiano, 27 maggio, La « guerra delle strade » proscguc, accanitamente su tutto l'arco del fronte. In po- chi casi come in questa gi-\gantesca battaglia manovrata che si sta svolgendo iti Italia meridionale, si è potuto più positivamente constatare come la guerra moderna, guerra di uomini ma anche di « corazzati » di cannoni semoventi e di autocarri, si sviluppi e viva in funzione delle rotabili. Da quando gli anglo-sassoni hanno sferrato la loro grande offensiva e Kesselring, giocando su forze che sono in proporzione di uno a sette in confronto delle più numerose divisioni avversarie, ha opposto la strategia germanica alla massa anglo-sassone, si può vedere come tutte le fasi della lotta si siano svolte in funzione di una strada o di un nodo stradale. Due vie determinano lateralmente gli scopi e lo svolgimento della battaglia: la Casilina e la Appia, lungo a rotabili di minor portata si svolgono i combattimenti accessori al possesso delle strade principali. E si verifica, per di più, il fatto che si combatte ora sulla « Appia » 0 nei suoi immediati dintorni, per il possesso del tratto fronteggiante della via Casilina, distante in linea d'aria una trentina di chilometri. I combattimenti in questa zona hanno due nomi: Cisterna, dapprima, ed ora Velletri. Superato a prezzo di sforzi sanguinosi lo sbarramento della città dell'agro pontino (che, sia detto per inciso, si trova appunto presso un nodo stradale) il nemico ha puntato i suoi sforzi maggiori verso la seconda località, che si trova sulla via Appia e, sussidiariamente, è avanzato lungo una carrozzabile in direzione di Cori, per cercare di convergere poi su Bocca Massima e quindi su Velletri. E' evidente l'intenzione dell'avversario di penetrare nella difesa germanica fra ì monti Lepini e i colli Laziali per tagliare la Via Casilina in prossimità di Valmontone, isolando in tal modo il grosso delle forze di Kesselring che combattono ancora a una settantina di chilometri di distanza in direzione sud-est. A tal fine gli americani fanno affluire continuamente nuove riserve. Nelle immediate vicinanze di Velletri, a sud e a sud-ovest della città, sono stati respinii nume-rosi attacchi effettuati da forze corazzate: llt2 carri armati risultano distrutti, in questo settore, nelle ultime S-'f ore. Le formazioni italiane checombattono in questa zona tra i monti Lepini e i colli Albani hanno continuato a dare prova di ardimento c di tenacia. Particolarmente ammirevole il comportamento degli uomini del ■< Barbarìgo » e delle S.S. italiane che, duramente'impegnati in un settore del fronte, hanno resistito ai ripetuti attacchi concentrici di soverchiatiti forze nemiche. Un ufficiale del <Barbarigo » con sette soli soldati ha tenuto in scacco un forte con ] tingente avversario che per più "»'* inutilmente intimato la i,''''ì" " a"rl V»!ino di prodi\lsolaloJ circondato, il piccolo ;g> uppo ha resistito fino all'ul- tima cartuccia. Superati m/i ne dalla preponderanza numc rica del nemico, gli otto vaio rosi hanno scagliato le ultime \ bómbe a mano contro i carri , armati che avanzavano. Un nostro reparto di S.S. tagliato fuori da ogni collegamento, ha resistito fino all'esaurimento delle, munizioni, quindi, con un'audace sortita, e riuscito a rientrare nelle linee germaniche. La sezione mortai della prima Compagnia delle S.S., esaurite le munizioni, è passata più volte all'assalto all'arma bianca, infliggendo numerose perdite all'avversario. All'altro estremo dell'arco di battaglia, nella Valle del Liri, il nemico, facendo largo uso di mezzi meccanizzati, ha impegnato' violento combattimento sulla riva destra del Mei fa. Questa situazione ha avuto ripercussioni nell'attiguo settore appenninico dove la zona Terelle-Monte Cairo-Pìediinonte è stata sgomberata dalle forze di retroguardia tedesche che si sono attestate su Pizzo di Muro Marro, cima alta 125 metri che si erge .alcuni chilometri a. nord di Roccasecca. Sulla riva destra del Liti e del suo affluente il Sacco le truppe degolliste hanno continuato i loro movimenti, riprendendo frequentemente contatto con le retroguardie germaniche che ne hanno 0stacolato l'avanzata. La tattica tedesca in cotesto settore, sembra essere quella di tenere impegnate le unità avversarie, senza mai accettare battaglia in condizioni che sarebbero svantaggiose per le armi tedesche. In base a questi criteri di economizzare le >♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦♦»

Persone citate: Albani, Bocca Massima, Cisterna, Kesselring, Marro, Mei

Luoghi citati: Cairo, Italia, Roccasecca, Terelle, Valmontone, Velletri