Lo scandalo Togliatti e le accuse di Miglioli e C.

Lo scandalo Togliatti e le accuse di Miglioli e C. DA MARAT A BELA KUN Lo scandalo Togliatti e le accuse di Miglioli e C. Lisbona, 23 maggio. ! dli « caso » Togliatti h-a qual-1Ijche eco anche in questi ambienti dove, a parte l'accusa dello storno di fondi a danno dell'ex-partito comunista italiano, si dà specialmente rilievo al lato politico dell'avventura in cui è Imbarcato l'uomo che Stalin ha inviato nell'Italia occupata a far da? buttafuori e insieme da controllore di Badoglio. Cominciamo col dire, a proposito di fondi, non a scarico — Dio ce ne scampi! — dell'antico redattore del torinese Ordine Nuovo, ma a edificazione dei lettori circa l'ambiente dell'antifascismo in cui il nostro uomo si muove, che se l'accusa rispondesse al vero, il vederla lanciata, fra gli altri, da Miglioli, il famoso expopolare antifascistissimo,' i cui successivi ed aurei rapporti con la nostra Ambasciata a Parigi, Farinacci ha a suo tempo precisati, costituirebbe tale materia di risate da disgradarne quelle omeriche, più celebri. Arcades ambo: se mai l'uno varrebbe l'altro. Ciò che però qui maggiormente interessa, come dicevamo, è l'intrigo che d'improvviso balza fuori dal campo comunista a rivelare una situazione torbida e losca, cne, grazie al tradimento, ha potuto dstgdqinmpngrsled determinarsi in territorio itaIjano, col proposito di esten- dersl all'intera penisola. Que sta situazione ci rivela un Togliatti — ministro badogliano di un governo cosidetto regio, quello del Savoia — il quale in Russia, membro del Comintern, per mezzo della Ghepeù si sarebbe sbarazzato di numerosi compagni, colà rifugiatisi, rei soltanto di essersi rifiutati di sottomettersi ai i ■suoi voleri e dei testimoni d«J-|le sue sottrazioni dalle casse j dcl partito. I -N'on siamo noi a muovere un cosi terribile atto d'accusa; sono i compagni Miglioli, Stagnetti, anche questo, se non erriamo, assai noto a Torino, e Fortichiari. Onde c'è chi si domanda se nella sua attuale qualità di ministro badogliano egli non abbia messo in atto nuove rappresaglie contro i suoi accusatori del « Comitato dissidente ». Il tipo potrebbe, dunque, far pensare a una reincarnazione tra il Marat e il Robespierre di una ipotetica rivoluzione bolscevica italiana: ma questi modelli storici, se pur sanguinari, sono troppo classici. In Francia il re e la regina sottoposti a processo, sono periti sotto la lama della ghigliottina; in Russia la famiglia imperiale senza ombra di procedimento, colta nel sonno, è i stata assassinata. Semplice ■vnnnfa T<,if-f*nl «1,*. nuiurli Tln |mente. Tutt'al più, quindi, To j giiatti è paragonabile all'un I gherese ed effimero Bela Kun. [ì i

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Russia, Torino