Uno è morto da eroe l'altro da diplomatico

Uno è morto da eroe l'altro da diplomatico K0GA E KN0X Uno è morto da eroe l'altro da diplomatico Berlino, 22 maggio. In occasione della morte del Comandante In Capo della flotta nipponica, Grand'Ammiraglio Koga, avvenuta quasi contemporaneamente a quella del colonnello Knox, ministro della Marina statunitense, la « Deutsche Allgemeine Zeitung ■>/, traccia un profilo del due capi, attraverso il quale giudica i sistemi di comando e l'opera delle due marine avversarie. Prima di avventurarsi a pronunciare un giudizio, scrive il giornale, è necessario tener presente che per il ministro americano la flotta era un prezioso mezzo di propaganda personale; il Grand'Ammiraglio Koga era un « soldato » che comandava da soldato la flotta del suo Paese, e non una sola delle sue dichiarazioni era destinata al pubblico. Da questa premessa, uno arriva al giudizio della storia dal suo letto di morte, l'altro da un aeroplano in fiamme. Le operazioni della flotta giapponese, durante due anni e mezzo di guerra, sono state di una estensione e di una varietà tali da apparire come opera impensabile, quasi sovrumana. Geograficamente essa ha manifestato la sua vitalità con operazioni che vanno dalle coste della California e dell'Oregon a tutto l'Oceano Indiano, l'oceano Pacifico e quello Atlantico. Considerata nel tempo ha, giornalmente, operato sotto tutti i climi: da quello Artico delle isole Aleutine, all'inferno dei Tropici e dei mari di corallo.

Persone citate: Knox

Luoghi citati: Artico, Berlino, California, Oregon